Libri di Ugo Cardinale
Storie di parole nuove. Neologia e neologismi nell'Italia che cambia
Ugo Cardinale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 240
Le parole nuove sono spesso guardate con sospetto o diffidenza, quasi costituiscano una minaccia per il solido edificio della lingua. Ma il cambiamento è sempre segno di vitalità, non di corruzione, e i neologismi sono la spia più evidente di questa ricchezza creativa che si innesta nella continuità. Un tempo gli inventori erano i poeti, i letterati come D'Annunzio, ora tocca ai giornalisti e agli influencer. A volte si tratta di meteore, altre volte diventano simboli di una stagione: dal fattore k all'edonismo reaganiano, da Sua Emittenza al vaffa-day, dagli inciuci alle rottamazioni, dalla pandemia alla rivoluzione della tenerezza. Rileggere sessant'anni di storia italiana attraverso le parole che li hanno segnati riserva molte sorprese. E nello sguardo retrospettivo dell'autore, le epoche passate si rivelano in tutta la loro originalità. Presentazione di Luciano Canfora.
L'arte di riassumere. Introduzione alla scrittura breve
Ugo Cardinale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 205
Dopo anni di polveroso oblio, la pratica del riassunto è oggi riscoperta e riproposta come insostituibile strumento didattico. Questa utile guida illustra con chiarezza tale complessa abilità, basata sull'interdipendenza di lettura e scrittura, attraverso un ampio repertorio di testi letterari, scientifici, o di attualità storico-politica che vengono smontati, analizzati e trasformati con diversi livelli di riduzione.
DAIF. Dizionario antologico italiano fondamentale
Ugo Cardinale, Manlio Cortelazzo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 605
Il DAIF è un dizionario agile e maneggevole. Un dizionario fondamentale che distingue con caratteri diversi gli strati della lingua di uso medio, parole cioè che per frequenza statistica e per comune opinione dei parlanti rappresentano il patrimonio essenziale da possedere per parlare, leggere e comunicare. Così disegnato, questo dizionario aiuta a dare un'immediata risposta a chi cerca di impadronirsi in un primo tempo non dell'universo del vocabolario, ma della sua sezione d'impiego più frequente e continuo. Un'antologia di esempi autentici che accompagnano le definizioni e illustrano i significati: un panorama variegato della lingua letteraria, giornalistica, popolare, saggistica degli ultimi ottant'anni. Un dizionario da leggere come un giallo per piste investigative e frammenti d'autore. Sì, da leggere come un romanzo. Ed è questa la grande originalità del DAIF: un ricco repertorio di "testi brevi" di contenuto storico, umoristico, narrativo, metalinguistico da rendere appassionante e intrigante la lettura e su cui praticare infiniti esercizi sulla lingua.
Il tempo delle parole
Ugo Cardinale
Libro: Copertina morbida
editore: Hever
anno edizione: 2012
pagine: 160
Questo opuscolo raccoglie gli articoli pubblicati tra il novembre del 1987 e il dicembre 1994, con cadenza quindicinale, su La Sentinella del Canavese, in una rubrica dal titolo "Parlar chiaro", a cui si è aggiunto qualche altro sporadico intervento giornalistico negli anni più recenti, sollecitato da problemi di attualità. Il filo conduttore che riflette la passione della vita dell'autore sono le parole: curiosità, neologismi, esotismi. Le parole sgorgano dalla facoltà del linguaggio che è per natura, ma si innestano nella storia e riflettono impercettibilmente i cambiamenti del mondo; segnalano le nostre mode passeggere, i nostri tic, le nostre abitudini; danno colore alle cose e ne sono lo specchio. La lingua scava mutamenti profondi come quelli geologici, ma in superficie produce cambiamenti passeggeri come quelli metereologici. Le parole analizzate rispecchiano questi due tipi di mutamento, a volte di lunga durata, a volte effimero e passeggero. Nel rileggere questi articoli si riaffaccia un mondo che sembra remoto e dimenticato: la storia che ne viene fuori è una storia curiosa, oggi ai più ignota, ma ancora viva.
Manuale di scrittura giornalistica
Ugo Cardinale
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2011
pagine: VII-198
Un buon giornalista deve saper lavorare con la lingua, sia che operi nell'intrattenimento televisivo, sia che si occupi della redazione di un giornale tradizionale, o di un giornale on-line. L'era televisiva sembrava aver soppiantato la comunicazione scritta della notizia, ma così non è stato. Il giornale, nella versione su carta stampata, continua a resistere alle usure del tempo, anche se spesso appare "inattuale" rispetto alla comunicazione in tempo reale. La scrittura non è ancora destinata al tramonto e apprenderne l.arte è quindi un requisito di base del buon giornalista, che si deve calare nella situazione e far proprio un obiettivo di comunicazione specifico, rivolgendosi ad un pubblico ben definito di potenziali ascoltatori/lettori. Questo "Manuale di scrittura giornalistica" guida lo studente nell'apprendimento del mestiere, coniugando magistralmente il rigore scientifico agli strumenti pratici che il futuro giornalista dovrà possedere.
Giovani oltre
Ugo Cardinale, Dario Corno
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 436
"Frammenti di una comunicazione interrotta": la lingua giovanile nelle sue manifestazioni fino alla "rivalsa linguistica dello scrittore precario" sembra rivelare una cesura profonda tra le nuove generazioni e gli adulti. Ma il solco non è solo linguistico. Quale significato rivela la continua sfida alla morte che si propone con sempre maggior frequenza alla nostra attenzione? È un'altra la realtà paradossale che emerge studiando la Screen generation: una generazione senza futuro, una generazione dal "pensiero corto", una generazione "dalle passioni tristi". Per la prima volta nella storia il futuro non è una promessa. È il risultato del papy-krach. Una generazione adulta che con i suoi privilegi incombe sulle spalle dei giovani, imprigionandoli come crisalidi nel bozzolo di un'età ovattata e irreale, che si dilata senza limiti. Giovanilismo diffuso, adolescenza senza termine, che non riesce a trovare la fine, il fine o il confine, perché il traguardo è sempre oltre. Questa frustrazione non è forse un effetto della riduzione degli spazi di azione dei giovani? Ma allora il problema dei giovani è anche un problema degli adulti. Un problema di tutti.