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Libri di Umberto Livadiotti

Te che sei la mia Roma

Te che sei la mia Roma

Umberto Livadiotti

Libro: Libro in brossura

editore: Momo Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 160

«La Roma non si discute, si ama». «Questo motto esprime alla perfezione la dedizione assoluta con cui il pubblico capitolino ama rap-presentare la sua passione per la squadra giallorossa. Un amore senza interesse, una fedeltà cani-na. Una devozione gratuita e incrollabile, “a prescindere”, indifferente all’amarezza dei risultati e, soprattutto, manifestata senza alcuna vergogna». Questo libro è il libro sulla Roma che non è mai stato fatto. Il tifoso dell’As Roma, infatti, è una per-sona che vive la sua squadra con un fervore para-religioso. Non si comporta in modo ordinario e i tratti della sua condotta – tanto allo stadio quanto nella vita quotidiana – ne fanno un fenomeno cul-turale estremo.I comportamenti della tifoseria romanista, quando vengono separati dalla vera e propria mitologia che li determina e li circonda, appaiono incomprensibili. Questa mitologia (aggiornata fino a i giorni nostri) è il centro gravitazionale del libro di Livadiotti (stu-dioso e, of course, romanista):dal campo di Testaccio al gol di Turone, da Di Bartolomei a Zeman, fino a Mourinho e al «Capitano» Francesco Totti. Questo libro si assume la responsabilità di «pren-dere sul serio» il fenomeno popolare del travolgente tifo romanista e di tentare di spiegarlo sia a chi ha il cuore giallorosso, sia a chi non ce l’ha. «Tifare significa essere convinti di aver tessuto una relazione sentimentale con la squadra oggetto del nostro amore ed è proprio sui seggiolini di una Curva, o attaccati alla radio, o davanti a uno schermo, e poi nelle interminabili discussioni al bar, o a scuola e in ufficio, che si impara a sentire, riconoscere, dominare, esternare, gestire le proprie emozioni. In particolare a godere di un rapporto amoroso sfuggente a ogni definizione, a volte dedizione religiosa, a volte desiderio carnale, a volte cura paterna, a volte passione cavalleresca. Come se immaginando il nostro modo di tifare imma-ginassimo le forme dell’amore. Un amore al tempo stesso tossico e vitale».
15,00

La forza del nome. Identità politica e mobilitazione popolare nella Roma tardorepubblicana

La forza del nome. Identità politica e mobilitazione popolare nella Roma tardorepubblicana

Umberto Livadiotti

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2017

pagine: 271

Roma, estate del 100 a.C: una folla in delirio irrompe nel carcere dove è trattenuto un tale che si professa figlio di Tiberio Gracco, il tribuno martire ammazzato trentanni prima. Liberato a forza, il sedicente Gracco è accompagnato a casa da una massa festante, che presto lo eleggerà tribuno. Roma, autunno del 45 a.C: nel parco di Trastevere dove Cesare ha organizzato la grande manifestazione per celebrare il suo rientro vittorioso dalle guerre civili, una folla immensa si accalca entusiasta sotto al palco dove tra omaggi e applausi si esibisce al pubblico un individuo che si professa nipote di Gaio Mario, il salvatore di Roma che il senato condannò all'onta dell'esilio. Come spiegare questi scenari di mobilitazione popolare? Davvero la credula plebs, come la stigmatizzavano le fonti antiche, si lasciava semplicemente sedurre e imbrogliare da impostori e arrivisti? O era la memoria traumatica evocata da questi nomi a stimolare emotivamente migliaia di cittadini e a spingerli per strada, per affermare se stessi e la propria identità politica?
25,00

Lo sport nel mondo antico. Per le Scuole superiori
3,62

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