Libri di V. Sanna
Atlante di filosofia. Luoghi e percorsi del pensiero
Elmar Holenstein
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 306
Immanuel Kant era appassionato di geografia. Secondo la tradizione, sua è la massima: «Nulla affina e forma la ragione addestrata più della geografia». Qualunque cosa intendesse dire, la geografia è, per la natura della propria materia, una disciplina ermeneutica: conferisce visibilità ai contesti. La geografia mostra le cose all'interno di una cornice e, se praticata in maniera «globalizzata», quella cornice è il mondo. Questo atlante si occupa delle correnti filosofiche in giro per il mondo, seguendo con particolare determinazione due aspetti: i rapporti e le possibili analogie tipologiche tra le diverse aree della Terra da un lato, e dall'altro - solo in apparente contrasto - la varietà degli sviluppi intellettuali all'interno di ciascuna. L'umanità nel suo complesso è più omogenea di quanto si pensasse all'inizio del secolo 20°; le singole culture sono invece più eterogenee di quanto in passato si fosse dogmaticamente ammesso. Tra le concezioni filosofiche degli esseri umani ci sono sensibili differenze. Quelle più profonde si registrano non tra zone diverse, ma tra gli individui e le scuole di pensiero all'interno di ciascuna.
Religio medici
Thomas Browne
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2008
pagine: 366
Per i suoi contemporanei, Thomas Browne fu un grande antiquario, un medico illustre e, soprattutto, un "wit", definito volta a volta pedante o ironico, scienziato retrivo o promotore entusiasta della scienza nuova. Le sue opere sollevarono dispute teologiche e scientifiche, eruditi gli chiedevano consigli su disparate questioni. I lettori più moderni, a partire da Lamb, Coleridge, De Quincey, fino a Borges, scoprirono che Browne poteva essere considerato innanzitutto come letterato; che il fascino della sua prosa era, in certo modo, ineguagliato nella letteratura inglese; che l'astrusità delle sue preoccupazioni rendeva i suoi scritti ancor più rari e curiosi; che l'aura del remoto avvolgeva ogni pagina. Così Browne divenne uno scrittore per raffinati, una preziosità letteraria, una felice aberrazione. La sua opera - elusiva, fondata su di una cultura composita e scritta in una cadenza naturalmente religiosa e cerimoniale - si presenta come una complessa figura sul punto di disfarsi, come un mosaico le cui tessere stiano per essere separate e disperse.
L'immoralista-La porta stretta
André Gide
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 255
"L'immoralista" e "La porta stretta" sono due romanzi di ammirevole fattura stilistica che affrontano, da punti di vista differenti, lo stesso problema: nel primo l'esigenza di autorealizzazione di Michel e il suo nichilismo finiscono per uccidere la giovane moglie; nel secondo, Alissa percorre l'opposta strada della rinuncia e dell'ascesi spirituale fino ad annullarsi nella morte. La contraddizione tra le due opere rispecchia esemplarmente il conflitto interiore di Gide e il loro senso finale sembra essere che tanto l'immoralismo, quanto la virtù conducono alla dannazione dell'aridità. Saggiamente, lo scrittore rinuncia a risolvere il contrasto optando per l'ambiguità.
Il lettore comune. Volume 1
Virginia Woolf
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 1995
pagine: 273
I lettori comuni siamo tutti noi. Ma lettrice comune si autodefinisce anche nella breve introduzione Virgilia Woolf, che qui affronta la lettura di buona parte della letteratura inglese libera dai condizionamenti che potrebbero influenzare qualunque addetto ai lavori. La Woolf si interroga sul compito del lettore, ma anche su quello dello scrittore, del recensore e del critico.