Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di André Gide

La sequestrata di Poitiers

La sequestrata di Poitiers

André Gide

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1976

pagine: 104

12,00

Fatti di cronaca

Fatti di cronaca

André Gide

Libro

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 1994

pagine: 90

6,00

Prometeo male incatenato. Testo francese a fronte

Prometeo male incatenato. Testo francese a fronte

André Gide

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 1994

pagine: 127

9,50

Teseo. Testo a fronte

Teseo. Testo a fronte

André Gide

Libro

editore: Palomar

anno edizione: 1996

pagine: 168

15,00

Autoritratto di un uomo scontroso

Autoritratto di un uomo scontroso

André Gide

Libro

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2001

pagine: 38

André Gide riesce in queste pagine, come nei suoi "Diari" e nei grandi romanzi, a coniugare la chiarezza cartesiana della lingua francese con il rigore morale dell'etica protestante.
5,16

Le roi Candaule

Le roi Candaule

André Gide

Libro

editore: Prova d'Autore

anno edizione: 2002

pagine: 208

15,00

A Napoli

A Napoli

André Gide

Libro

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2002

pagine: 45

"A Napoli" è una delle ultime conferenze che il grande scrittore francese tenne nel secolo scorso. Sull'onda dei ricordi, in particolare dei suoi viaggi in Italia, Gide esprime tutta la sua simpatia e ammirazione per la città del Vesuvio, per i suoi abitanti e in genere per l'Italia.
5,50

Paludi-I nutrimenti terrestri

Paludi-I nutrimenti terrestri

André Gide

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2004

pagine: XXXVIII-272

Scrittore tra i più rappresentativi e influenti del Novecento, Gide è stato il maestro di due generazioni, quella che si espresse nel movimento surrealista e quella "esistenzialista", e ha lasciato un segno profondo nella cultura e nel costume contemporanei. La rivolta contro la morale puritana e borghese, l'evasione e il ritorno, il fascino dell'altrove, l'aspirazione alla sincerità, il conflitto tra il demoniaco immoralista e il mistico spiritualista, sono alcuni dei nuclei tematici "forti" della sua opera. Nella strenua esplorazione degli spazi segreti dell'io, nel suo lavoro di autoanalisi, nel suo sforzo di far coesistere etica e istinti, Gide è riuscito a illuminare ampie zone della natura umana.
12,00

Storia di Pierrette

Storia di Pierrette

André Gide

Libro: Copertina morbida

editore: Via del Vento

anno edizione: 2010

pagine: 35

4,00

Il processo di Franz Kafka

Il processo di Franz Kafka

André Gide, Jean-Louis Barraut

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 99

Racconta André Gide che un giorno del maggio 1942, a Marsiglia, mentre stava per imbarcarsi per la Tunisia, ebbe un incontro con Jean-Louis Barrault, che gli propose di ridurre per le scene "Il Processo" di Kafka. Sul momento, Gide gli oppose una serie di obiezioni perché le difficoltà dell'impresa erano per lui insormontabili. Ma la proposta del grande attore-regista continuò a far presa su di lui se è vero che, tornato in patria nel 1945 decise di affrontare l'impresa con entusiasmo. Nasceva così uno spettacolo straordinario, che messo in scena il 10 ottobre 1947, non ha dominato soltanto quella stagione teatrale ma si è imposto come modello di reinterpretazione teatrale di un testo letterario della complessità e sottigliezza del capolavoro kafkiano.
7,75

L'immoralista-La porta stretta

L'immoralista-La porta stretta

André Gide

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2008

pagine: 255

"L'immoralista" e "La porta stretta" sono due romanzi di ammirevole fattura stilistica che affrontano, da punti di vista differenti, lo stesso problema: nel primo l'esigenza di autorealizzazione di Michel e il suo nichilismo finiscono per uccidere la giovane moglie; nel secondo, Alissa percorre l'opposta strada della rinuncia e dell'ascesi spirituale fino ad annullarsi nella morte. La contraddizione tra le due opere rispecchia esemplarmente il conflitto interiore di Gide e il loro senso finale sembra essere che tanto l'immoralismo, quanto la virtù conducono alla dannazione dell'aridità. Saggiamente, lo scrittore rinuncia a risolvere il contrasto optando per l'ambiguità.
12,00

Dostoevskij

Dostoevskij

André Gide

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 160

"Acconsentire alla sofferenza e al peccato; abnegare alla pura diversità: accettare dunque la 'lingua', la revoca dentro ogni parola scritta e letta, sapendo che ogni parola, ogni sillaba, sono vere e assolute, il bene e il male, l'estraneità terribile e insieme innocente, come quel suggello che stringe in un abbraccio senza respiro Fédor ad André, Dostoevskij alla nuova modernità: Stavrogin. Quelle sere qualcuno assistette a una malattia che, attimo dopo attimo, creava il pensiero, rilanciando la letteratura nella assoluta profondità dell'uomo. Al Vieux-Colombier andò in scena il doppio dell'umanità; ma un doppio come fosse visto per la prima volta e con compassione, senza esotismo o esoterismo, nemmeno più terrore, nel vuoto della stenografia recitata. Come fosse stato un discorso epilettico: la malattia, la curva d'ombra che riporta l'uomo dentro l'uomo, oltre le convenienze e le bugie. 'Myskin è epilettico - conclude Gide -Kirillov è epilettico, Smerdiakov lo è. C'è un epilettico in ciascuno dei grandi libri di Dostoevskij'. L'epilessia è il male sacro; così come dichiara un proverbio di Blake: 'Se altri non fossero stati pazzi, ci toccherebbe a noi di esserlo'. Il Dostoevskij di Gide non significa altro che l'esaltazione di se stessi attraverso un colpo secco che non spiega eppure decide l'identità come alterità da tutto, quanto un segreto paradossale di rassomiglianza". (Arnaldo Colasanti)
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.