Libri di Valentina De Santi
L'occhio militare sul paesaggio. Il Trentino dei topografi napoleonici (1796-1813)
Elena Dai Prà, Valentina De Santi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2023
pagine: 131
Questo volume offre al lettore l'immagine del Trentino che emerge dalla lettura delle opere redatte dagli ingegneri-topografi militari francesi, le cui attività si svolsero in quest'area tra fine Settecento e primo Ottocento. In particolare si concentra sull'epoca napoleonica in quanto periodo-cerniera per la geografia francese ed europea, durante la quale prese avvio un ripensamento del rapporto tra lo spazio e la sua rappresentazione. L'area del Trentino, infatti, tra le altre, fu oggetto di un'intensa opera ricognitiva, di cartografazione e di progettazione in quanto spazio strategico, fulcro dei piani geopolitici napoleonici. Tale attività è stata quindi all'origine di una vasta produzione di materiali (memorie descrittive, dizionari statisticomilitari, carte a scala topografica e corografica, vedute di città, raffigurazioni di battaglie e plastici) che costituiscono una fonte preziosa per lo studio dei territori percorsi all'epoca. Con le loro relazioni, che non di rado sfociano in slanci fortemente letterari, di ispirazione romantica, questi militari-viaggiatori tracciarono descrizioni statistiche e paesaggistiche tanto realistiche quanto pittoresche.
Viaggi e scienza in territorio ligure. Dai naturalisti settecenteschi a Giovanni Capellini (1833-1922)
Valentina De Santi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 148
Giovanni Capellini (La Spezia 1833-Bologna 1922) è figura importante del mondo scientifico ottocentesco. Sulla sua opera è stato scritto molto anni addietro, mentre in tempi più recenti sono stati assai limitati gli studi che lo riguardano, se si escludono “i lavori in corso” in occasione del centenario della morte. In questo libro, fondato soprattutto sulla ricchezza delle fonti scritte, edite e in parte inedite, che Capellini, autore fecondissimo, ha lasciato, si è riletta la sua produzione scientifica dal punto di vista geografico. L’intenzione della ricerca che ha fondato il volume era di scoprire il suo apporto di naturalista alle conoscenze geografiche in generale e in particolare del Levante ligure, contesto che ha consentito ad alcuni studiosi di parlare dell’esistenza di una tradizione scientifica naturalistico-geografica spezzino-lunigianese. Riflettendo sul concetto di viaggio e sulle connessioni fra pratiche di osservazione di terreno effettuate nell’ambito delle scienze naturali nascenti e saperi geografici, il lavoro si divide in due parti. La prima ricostruisce il panorama (di lungo periodo: XVIII-XX secolo) degli autori che, a partire da fine Settecento, hanno percorso il territorio spezzino rilevandone le peculiarità naturalistiche. Si tratta di studiosi significativi (Lazzaro Spallanzani, Giovanni Targioni Tozzetti e molti altri) che dalle loro esplorazioni hanno derivato un importante insieme di documenti utili anche per la conoscenza della configurazione e della storia del territorio in questione. La seconda parte ripercorre le tappe della vita di Giovanni Capellini, ricostruendone dapprima la formazione e la carriera quale professore di geologia dell’Università di Bologna (1861) e, successivamente, l’impegno scientifico fondato sulla ricerca di terreno e sulla pratica del viaggio tanto in ambienti vicini quanto in terre lontane. I viaggi di Capellini consentono di analizzare lo sguardo dell’autore che, se è prima di tutto scienziato e naturalista, rivela una complessiva attenzione al territorio spezzino, coinvolto alla sua epoca in grandi trasformazioni urbanistiche, con interessanti considerazioni dal punto di vista della salvaguardia. Sono aspetti che fanno di Capellini, importante rappresentante del mondo scientifico del suo tempo ma non abbastanza conosciuto in campo geografico, un autore da prendere in considerazione sia a riguardo della geografia dell’ambiente sia per le intuizioni relative alla tutela paesaggistica.