Libri di Valentina Valente
Il libro dei Lieder. Millecentoundici poesie tradotte
Erik Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: In Transito
anno edizione: 2024
pagine: 646
Il Libro dei Lieder di Erik Battaglia, pianista, docente, compositore, musicologo e direttore della presente collana, raccoglie 1111 sue traduzioni di Lieder, con il testo tedesco a fronte. I più importanti cicli vengono qui presentati nella loro interezza, insieme alla gran parte dei Lieder di Schumann, Brahms, Wolf, Mahler, Berg, nonché a un gran numero di quelli di Beethoven, Schubert e Schönberg. Uno spazio non sacrificato viene anche dato al Lied novecentesco (Reimann in particolare) e a compositori cosiddetti minori (Robert Franz). I grandi autori della letteratura tedesca hanno una rappresentanza altrettanto esaustiva in questa raccolta: Goethe, Heine, Mörike, Eichendorff, Rilke e molti altri, ormai ricordati non solo per le loro opere poetiche ma anche per la musica che, con quelle, hanno saputo ispirare.
Le confessioni
Jean-Jacques Rousseau
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 800
"Le confessioni di Jean-Jacques Rousseau costituiscono un'autobiografia, anzi un «ritratto d'uomo, dipinto esattamente al naturale», ma anche un vivacissimo affresco storico di vita settecentesca e la narrazione di una straordinaria avventura spirituale. In questo capolavoro letterario di sconcertante modernità, l'autore si abbandona al ricordo e al sentimento, all'incantata rievocazione dell'infanzia e ai torbidi deliri dell'immaginazione, ai capricci della memoria e al pathos del rimpianto, analizzando con chirurgica precisione l'inquieto moto di una coscienza alla ricerca di se stessa."
Il suono vivo. Storia, composizione, interpretazione
Giulia Accornero, Ljuba Bergamelli, Edoardo Segato, Valentina Valente
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 208
I saggi raccolti in questo Quaderno spaziano in ambiti diversi, mostrando la varietà e la ricchezza della ricerca svolta nel Conservatorio di Milano. Giulia Accornero affronta la fenomenologia musicale di Sergiu Celibidache, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento. Laddove vi è pensiero, la dimensione musicale è già esclusa: per questo egli rinuncia a scrivere un manuale di definizioni o regole, spendendo la sua esistenza a lavorare, instancabilmente, a contatto con il suono vivo. Ljuba Bergamelli ci parla della voce del cantante, partendo dalla sua esperienza di esecutrice di musica sperimentale. Edoardo Segato analizza l'opera di Salvatore Sciarrino Perseo e Andromeda, scavando nella musica per far emergere la rete dei significati evocati dall'autore. Valentina Valente esamina le ariette per canto e chitarra contenute in un manoscritto del Fondo Noseda della nostra Biblioteca. L'approccio interdisciplinare attiva molteplici percorsi di ricerca: sulla circolazione delle opere e dei cantanti nei teatri di tutta Europa in epoca napoleonica, sulla migrazione di arie e ariette da un'opera all'altra, sui costumi teatrali e sul consumo della musica in ambito concertistico e domestico.
La fabbrica dei mostri. Storie di ordinaria schiavitù
Antonella Graziani, Valentina Valente, Michele Vollaro
Libro
editore: Kogoi Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
Tre giornalisti e un fotografo raccontano un viaggio agli inferi: quello dell'accattonaggio forzato, il mondo ai margini del mondo dove sei disposto a qualunque cosa, anche a farti storpiare, mutilare perché non hai niente, non hai mai avuto niente o hai già perso tutto. Roma, Firenze, Milano, fino in Romania, a Baia Mare. La tratta. Il business dell'elemosina. Vittime: Lorian, Darina, Nicola, Mihaela. E carnefici senza nome. Ma anche persone che non restano indifferenti come Gina Stojan, Padre Albano o il Comandante Tullio Mastrangelo le cui voci restano impresse perché soccorrono e accusano. Questa è la storia-inchiesta di come si diventa mostri. Mostri che sfruttano. Mostri sfruttati. Il valore di una persona è essere o meno una fonte di guadagno. Il resto è... miseria. E di miseria si muore. Prefazione di Stefano Lamorgese.
Suleika. Il personaggio, le immagini, le poesie
Valentina Valente
Libro: Libro in brossura
editore: Analogon
anno edizione: 2018
pagine: 162
La storia di Suleika, la vergine sposa dell’eunuco Putifarre, capo delle guardie del faraone dell’Egitto, e del bellissimo schiavo cananeo Giuseppe è narrata concisamente nella Bibbia, più ampiamente nel Corano e nei paesi orientali da tutti i più grandi poeti (da Rudaki a Firdusi a Jamī a Hāfez). Ma è con Goethe, con la sua più elegante opera poetica della vecchiaia, il «West-östlicher Divan», scritto nel 1814-15, gli stessi anni in cui si innamorò della giovane Marianne Jung, che il mito di Suleika, l’eterno femminino islamico, si occidentalizza. Attraverso Goethe, come un orfano eternamente in cammino, «frammento di un’antichità persa nella notte dei tempi», ella passa i secoli e le terre lontane, giungendo fino a noi: a Byron, a Nietzsche, a Hesse, a Mann, autori che ebbero un rapporto intenso con il genio goethiano. Ringiovanito dalla passione amorosa per Marianne, Goethe scelse Suleika come veste poetica per l’amata e il poeta Hatem come alter ego. Dagli scambi epistolari dei due amanti, tra messaggi cifrati e citazioni di versi di Hāfez, nacquero molte delle poesie che confluirono nel Divan. In appendice un saggio di Erik Battaglia sui Lieder di Suleika dal «Divan» di Goethe.
Villa Amalia
Pascal Quignard
Libro: Libro in brossura
editore: Analogon
anno edizione: 2018
pagine: 316
L’amore si nutre di "una conversazione instancabile indirizzata a un solo e unico essere al quale tutto ciò che si vive è dedicato." Ma che succede se questo essere manca all'improvviso? "Villa Amalia" ruota attorno a questo vuoto e ne individua gli effetti sulla protagonista. Parigi: la musicista Ann Hidden, nascosta dietro al cancello di una casa, vede il suo compagno baciare un’altra donna. Da quell'istante la convenzione si spezza. Ann decide di rompere. Radicalmente. In poche settimane, in segreto, fa il vuoto, vende tutto, mente a tutti, parte. La fuga, non disperata ma volontaria e ragionata, senza commenti né giudizi. Poi la ricerca di "un luogo al di fuori dell’enorme città umana mondiale": Ischia e una casa a picco sul mare, Villa Amalia. Abbandonate le cerchie - coniugale, familiare, professionale, nazionale - sfronda ciò che è diventato ingombrante, dalle relazioni umane alle sillabe del suo nome alle fioriture dei suoi spartiti. La metafora musicale rispecchia lo stile narrativo di Quignard e il romanzo stesso sviluppato come una composizione musicale con temi ricorrenti - le case in riva al mare, l’acqua - e in tutta la gamma degli andamenti dall'adagio al furioso.