Medicina
La comunicazione terapeutica. Interazione infermiere-paziente
Roberto Marchi
Libro
editore: Sorbona
anno edizione: 1993
pagine: 156
Nuovi modelli di intervento dell'infermiere psichiatrico
Emilio Gnocchi
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1993
pagine: 104
La formazione dell'identità professionale dell'operatore psichiatrico comporta l'acquisizione di un elemento aggiuntivo rispetto a quella dell'operatore di altre specialità: la capacità di usare sé stesso e le proprie emozioni come strumento utile alla diagnosi e al trattamento. In particolare, all'infermiere psichiatrico si richiede di uscire dal suo tradizionale ruolo passivo per assumere un ruolo attivo che, nel fornire risposte adeguate agli effettivi bisogni del paziente, nello stesso tempo garantisca utili contributi terapeutici al programma dell'intera equipe.
Introduzione all'epidemiologia moderna
Anders Ahlbom, Staffan Norell
Libro
editore: Il Pensiero Scientifico
anno edizione: 1993
pagine: 144
L'arte dei folli. L'attività plastica dei malati mentali
Hans Prinzhorn
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 1993
pagine: 130
Psicosomatica. Storia dei sintomi e delle patologie dall'Ottocento a oggi
Edward Shorter
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1993
pagine: 448
Non è una storia della medicina nel senso tradizionale e neppure una storia delle malattie, ma una storia del modo in cui la cultura, la società, le mode hanno influito sulla diagnosi delle malattie di origine psicogena, le cosiddette malattie psicosomatiche e del modo in cui queste diagnosi hanno influenzato a loro volta la produzione di sintomi da parte dei pazienti. Nel periodo vittoriano ebbero una grande diffusione malattie come l'isteria, nel clima più libero di oggi i disturbi psicogeni hanno assunto forme del tutto diverse: dolori e stanchezza, fatica e nausea, i sintomi dell'esaurimento.
Il processo interpersonale nella terapia cognitiva
Jeremy D. Safran, Zindel V. Segal
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1993
pagine: 328
Quello di Safran e Segal è un approccio che cerca di integrare tra loro psicologia cognitiva, psicologia dello sviluppo infantile e teoria delle emozioni allo scopo di dare risalto non solo agli interventi mirati al cambiamento, ma anche ai meccanismi che gli sottostanno. Grande importanza acquista il contesto interpersonale (alla Sullivan) in cui il cambiamento avviene: è importante che il mutamento avvenga non solo nei comportamenti e nelle cognizioni del paziente, ma anche nel modo in cui egli esperisce il proprio io. Il libro è pensato per psichiatri e psicologi, per la pratica terapeutica.
Presidi medici chirurgici. Volume Vol. 1
Augusto Scirocchi
Libro
editore: CESI
anno edizione: 1993
pagine: 346
Cinquantaseiesimo Congresso nazionale Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Venezia, 20-23 ottobre 1993)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: S.G.E.
anno edizione: 1993
pagine: 1380
La medicina indiana. Guida pratica per gli occidentali
Edde Gerard
Libro
editore: Xenia
anno edizione: 1993
pagine: 192
Musica per guarire. Storia, teoria e pratica degli usi terapeutici del suono e della musica
Randall McClellan
Libro
editore: Franco Muzzio Editore
anno edizione: 1993
pagine: 297
Storia del pensiero medico occidentale
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 1993
pagine: 610
Obiettivo dell'opera è mettere in evidenza le relazioni che si sono stabilite tra le conoscenze mediche e le mentalità, la filosofia, le scienze e le diverse arti, sottolineando sia l'influenza di queste discipline sullo sviluppo del pensiero medico che l'influenza di questo pensiero sugli altri campi del sapere e sul comportamento umano.
Che lavoro fa? Patologia occupazionale e medicina di base
Stefano Beccastrini, Giancarla Monechi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1993
pagine: 192
Bernardo Ramazzini, grande medico italiano del Settecento si è guadagnato l'appellativo di padre della moderna medicina del lavoro grazie a un punto interrogativo. Egli, infatti, raccomandava instancabilmente ai suoi colleghi non solo di intervistare i pazienti sulle loro abitudini di vita e sui sintomi lamentati, ma di porre anche quest'altra, troppo spesso dimenticata domanda: 'Che lavoro fa''. Già allora il lavoro rappresentava - e ancor più rappresenta oggi - uno dei determinanti epidemiologici più significativi della salute, e della perdita di salute, delle persone. Tuttavia, per mancanza do attenzione, di sensibilità e per carenza di formazione, l'origine lavorativa di un malessere, della sofferenza o di una malattia assai spesso non viene tenuta nella giusta considerazione e quindi riconosciuta come causa del sintomo. Questo libro è dedicato ai medici di base, che costituiscono, o dovrebbero costituire, il primo e più prossimo punto di riferimento per il cittadino sofferente: attirare la loro attenzione, stimolarne la sensibilità al rapporto tra lavoro e salute, e fornire loro le principali nozioni e alcuni schemi interpretativi in materia è la ragione profonda per cui è stato scritto.

