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Politica e governo

Infiniti mondi. Volume Vol. 41

Infiniti mondi. Volume Vol. 41

Libro: Libro in brossura

editore: Associazione Infiniti Mondi

anno edizione: 2025

pagine: 224

Temi del presente. Poeti palestinesi e di Gaza tradotti in italiano e in napoletano . Arturo Scotto dalla Flottilla in navigazione. Pasquale De Muro su Liberismo e neoliberismo. Virgilio Iandiorio su accoglienza ieri e oggi. Speciale dedicato ad Alessandro Dal Piaz intellettuale e urbanista. Aria di rigenera Agostino Petrillo sul Caso Milano e Achille Flora sulla Terra dei Fuochi. Sequs 9 lezioni sulla conversione economica dell’ecologia. Cultura e politica Aurelio Musi sulle riviste meridionaliste napoletane del dopoguerra. Nino Daniele sull’ultimo libro di Carlo Iannello. Gianfranco Nappi sull’ultimo libro di Aldo Schiavone. Massimiliano Amato ricorda Fortunato Cacciatore. In omaggio il secondo volume della Collana A sud del Vesuvio.
20,00

Closed arms. Non si accettano migranti

Closed arms. Non si accettano migranti

Rino Messina

Libro: Libro in brossura

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2025

pagine: 280

"Nell'agosto 2019 la nave Open Arms soccorse nel Mediterraneo centrale circa 150 migranti alla deriva. Per giorni rimase bloccata al largo di Lampedusa: autorizzata ad ancorare, ma non a entrare in porto né a sbarcare le persone salvate, costrette a bordo fino al 20 agosto, quando intervenne la procura di Agrigento. La medesima procura instaurò procedimento penale nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ritenuto responsabile dell’indebito trattenimento dei migranti a bordo per non averne consentito lo sbarco. Rino Messina ricostruisce e commenta la vicenda e l’intero processo di primo grado sino all’impugnazione della sentenza di assoluzione."
17,00

Gaza spiegata a mio figlio

Gaza spiegata a mio figlio

Tonino Scala

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2025

Una tavola apparecchiata. Un notiziario in sottofondo. Un bambino che guarda e non capisce. Un padre che decide di non tacere. Gaza spiegata a mio figlio è una lettera civile, un atto d'amore, un grido sussurrato tra le macerie. Non è un trattato, non è un saggio. È il tentativo ostinato di raccontare l'ingiustizia, la guerra, la prigione a cielo aperto che è Gaza, con parole che un figlio – e un lettore – possano sentire sulla pelle. Con uno stile crudo e lirico, tra il racconto urbano e la profondità etica, questo libro attraversa la storia della Palestina, l'orrore dell'occupazione, le voci zittite dei giornalisti, i bambini che non dormono mai, le parole che fanno male ma vanno dette. È un libro che si rivolge a tutti i figli. A chi vuole capire. A chi si ostina a non voltarsi dall'altra parte. A chi crede che la memoria non serva ai morti, ma ai vivi.
12,00

Geopolitica e geografia dell'innovazione. Le sfide delle teorie e delle prassi per l'innovazione al tempo del multipolarismo. Ediz. italiana e inglese

Geopolitica e geografia dell'innovazione. Le sfide delle teorie e delle prassi per l'innovazione al tempo del multipolarismo. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Mediabooks

anno edizione: 2025

pagine: 336

Questa pubblicazione arriva in un momento cruciale per la ridefinizione delle traiettorie dell’innovazione in un mondo attraversato da fratture sistemiche, competizione tecnologica e declino dell’unilateralismo globale. L’innovazione si presenta oggi come un campo di conflitto e produzione di senso, dove si intersecano questioni di sovranità, identità e potere. Il volume intende offrire al lettore uno strumento critico, interdisciplinare e geopoliticamente orientato per comprendere l’innovazione nel XXI secolo sia come un mezzo di sviluppo, sia come una posta in gioco fondamentale nella costruzione di un nuovo ordine mondiale. Non si tratta solo di chiedersi dove avviene l’innovazione, ma chi la governa, come la orienta, e a vantaggio di chi. In questo senso, la geografia dell’innovazione si rivela oggi inseparabile dalla geografia del potere.
32,00

Le porte di Gaza. Una storia di tradimento, sopravvivenza e speranza ai confini di Israele

Le porte di Gaza. Una storia di tradimento, sopravvivenza e speranza ai confini di Israele

Amir Tibon

Libro: Libro in brossura

editore: Orizzonte Milton Editore

anno edizione: 2025

pagine: 541

Le porte di Gaza racconta la storia vissuta in prima persona dal giornalista Amir Tibon e dalla sua famiglia dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 a Nahal Oz, il Kibbuz progressista al confine con la Striscia di Gaza, luogo dove avevano costruito la loro vita e le loro memorie. Un’ incredibile storia di sopravvivenza che rivela le profonde tensioni e i fallimenti che hanno portato agli attacchi di Hamas avvenuti quel giorno. All’esperienza personale e al dramma dei sopravvissuti si affianca dunque un’attenta ricostruzione storica che ripercorre le fasi del conflitto israelo-palestinese dalla fondazione dello Stato di Israele fino ai fatti più recenti. Un’oggettiva ed equilibrata ricostruzione dei fatti fanno di questo libro la dimostrazione che, se ad avere la meglio sarà la ragionevolezza e il desiderio di pace, una via di dialogo potrebbe essere aperta con l’obiettivo di riconoscere a ogni popolo il suo diritto di esistere.
22,00

Gli italiani e il voto. Come e perché sono cambiate le scelte elettorali nel nostro Paese

Gli italiani e il voto. Come e perché sono cambiate le scelte elettorali nel nostro Paese

Renato Mannheimer, Pasquale Pasquino

Libro: Libro in brossura

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2025

pagine: 128

Dagli anni Ottanta, le trasformazioni politiche nel nostro Paese sono state molteplici e tutte hanno influenzato il rapporto degli italiani con le scelte elettorali. Se quattro grandi eventi internazionali hanno marcato questo processo – la caduta del colonialismo; il crollo dell’Urss; la crescita della Cina; i flussi migratori verso l’Europa –, i partiti politici italiani si sono sviluppati e sono mutati anche alla luce di slittamenti più sotterranei, definendo un panorama in eterno cambiamento. All’epoca dei grandi partiti ideologici e identitari – DC e PCI su tutti –, è seguita quella dei poli, conclusasi con la caduta di Berlusconi e l’avvento dei governi tecnici, mentre la rappresentanza partitica ha continuato a frantumarsi e ricomporsi attorno a nuovi attori, come il M5S e Fratelli d’Italia. I blocchi politici si sono contrapposti in forma transitoria e mutevole, stabilendo alleanze e rinnovando ostilità, formando governi e sfasciando coalizioni. Cosa ne è stato nel mentre del sentimento politico degli italiani? Come e perché è cambiato il loro rapporto con il voto? Se si registra un inequivocabile scollamento tra i partiti e il corpo elettorale, l’attitudine dicotomica dei partiti sembra trovare però un riflesso anche negli elettori. Come si combina la preoccupante crescita dell’astensionismo e della volatilità elettorale con questa forma di attiva radicalizzazione? Dopo quarant’anni da un’indagine condotta sul voto degli italiani, Renato Mannheimer torna, questa volta con Pasquale Pasquino, ad analizzare le scelte elettorali nel nostro Paese, per tentare una presa su fenomeni storici in continuo divenire. Un fotogramma scientifico e rigoroso che è anche un ritratto estremamente accurato di tutti noi.
16,00

Il federalista

Il federalista

Alexander Hamilton, John Jay, James Madison

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Società Aperta

anno edizione: 2025

pagine: 756

La democrazia americana nasce come esperimento istituzionale, politico e sociale. "Il federalista" è un resoconto dei conflitti, delle teorie, dei timori e delle passioni che hanno animato il dibattito pubblico attorno alla formazione della Repubblica. Hamilton, Jay e Madison si misurano con le nuove ragioni della democrazia liberale e della separazione delle istituzioni. Allo stesso tempo, si tratta di un’avventura intellettuale che si confronta con la dimensione del consenso: nella loro visione, le istituzioni devono consolidarsi attorno a un modello di governo “composito”, capace di coniugare le virtù dell’autogoverno locale con l’efficacia del potere esecutivo (fugando i timori di un ritorno a un tiranno sotto mentite spoglie); un modello che ha permesso agli Stati Uniti di proiettarsi nel mondo. Un testo di straordinaria e controversa attualità e rilevanza in questi anni di violenta polarizzazione politica, in cui si continua a combattere la battaglia cruciale attorno al significato della Costituzione americana. Prefazione di Gianfranco Pasquino.
38,00

Una filosofia per le Americhe. La teologia politica di Michael Novak

Una filosofia per le Americhe. La teologia politica di Michael Novak

Gianmarco Botti

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 184

L’argomento del libro è costituito dalla ricostruzione dei concetti centrali del pensiero di Michael Novak - in particolare quelli di sistema e di individuo comunitario -, attraverso una rilettura delle sue opere più importanti, a partire da quella fondamentale sullo spirito del capitalismo democratico. Tali concetti vengono analizzati soprattutto in riferimento al contesto statunitense e a quello latinoamericano, alla ricerca dei lineamenti di una filosofia unitaria delle Americhe, riconoscibile in quella che l’autore chiama “tradizione cattolico-whig”. In questa prospettiva il pensiero di Novak viene interpretato come una teologia della liberazione alternativa a quella di origine socialista e pertanto valida per tutto il continente americano.
18,00

Divari regionali, politiche di sviluppo e impatti economici nel Mezzogiorno. Una nuova prospettiva di lungo periodo (1950-2024)

Divari regionali, politiche di sviluppo e impatti economici nel Mezzogiorno. Una nuova prospettiva di lungo periodo (1950-2024)

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 440

Questo volume è disponibile in Open Acces a questo link: https://openaccess.rubbettino.it/index.php/rubbettino/catalog/book/13 Questo volume, frutto del lavoro interdisciplinare di un’ampia équipe di studiosi, propone un’analisi dei divari territoriali, delle strategie di intervento pubblico e dello sviluppo industriale nel Mezzogiorno in una prospettiva di lungo periodo, per comprendere le dinamiche economiche dell’Italia contemporanea e il suo posizionamento nel contesto delle interdipendenze europee e globali. I contributi degli autori offrono un’interpretazione sistemica della “questione meridionale”, sulla base di una visione moderna e aggiornata. Un approccio teso a considerare il Sud come “problema aperto” e, allo stesso tempo, opportunità di crescita complessiva per il Paese. In questo modo, si possono superare vecchie impostazioni del dualismo italiano o modelli puramente localistici, misurando il fenomeno meridionale rispetto agli andamenti generali dell’economia e all’evoluzione stessa del capitalismo.
20,00

La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina

La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina

Ilan Pappé

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2025

pagine: 288

«Stiamo assistendo all'inizio della fine dello Stato di Israele». Dopo il 7 Ottobre e il genocidio a Gaza, il progetto sionista in Palestina – il tentativo secolare dell'Occidente di imporre uno Stato ebraico in un paese arabo – è destinato a una «disintegrazione inevitabile». È la tesi del celebre storico israeliano Ilan Pappé che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di Israele e della Palestina. Diviso in tre parti, nella prima – Il collasso – Pappé esamina il fallimento del cosiddetto “processo di pace” ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilità di Israele: l'ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all'interno della società israeliana, l'allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell'opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell'invincibilità militare di Tel Aviv. Nella seconda parte – La strada per il futuro – l'autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della Palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell'identità collettiva ebraica. Nella terza parte – La Palestina del dopo-Israele, anno 2048 – Pappé offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. Immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno Stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. Summa dell'analisi storico-politica di Pappé, "La fine di Israele" è un contributo fondamentale per comprendere l'insostenibilità del progetto sionista e la via possibile per la pace in Palestina.
18,50

La rivoluzione meridionale

La rivoluzione meridionale

Guido Dorso

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 448

“No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia; non chiede aiuto, ma libertà.” L’Unità d’Italia, si sa, fu il risultato di una pluralità di forze e tensioni mai realmente armonizzate fra loro, che l’impresa garibaldina da un lato e le manovre di Cavour e Giolitti dall’altro riuscirono a far convergere per il tempo necessario a realizzare lo scopo. Il Paese che ne risultava era un mosaico di tradizioni, culture e, soprattutto, realtà socioeconomiche molto diverse fra loro, portatrici fin dall’inizio di squilibri che con il tempo, lungi dal sanarsi, sono andati cronicizzandosi e aggravandosi. L’asimmetrica distribuzione delle risorse tra Nord e Sud all’indomani della “conquista regia”; il vecchio ordinamento del Mezzogiorno rimasto troppo a lungo intatto; il trasformismo forzato da Mussolini: tutto ciò, scrive Guido Dorso nel 1925, non ha fatto altro che esacerbare la tendenza della borghesia meridionale all’assenteismo politico e alla corruzione. E, in mancanza di un Meridione consapevole, parlare di Italia diventa impossibile. È per questo che, in pagine lucidissime, Dorso prospetta i contorni di una rivoluzione sociale volta a responsabilizzare il Sud Italia e invertire la marcia di una nazione che, nella sua incapacità di raggiungere le periferie, portava già in grembo i semi della crisi di oggi. Messo all’indice dalla propaganda fascista, a cento anni di distanza questo libro continua a descrivere una situazione tristemente reale. E il suo invito a sprigionare il potenziale inespresso del Meridione rimane più che mai valido e urgente. Con un testo di Nicola Lagioia, con scritti di Luigi Fiorentino, Amedeo Lepore e Guido Melis.
16,00

Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici

Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici

Vauro Senesi

Libro: Libro in brossura

editore: Compagnia Editoriale Aliberti

anno edizione: 2025

pagine: 192

Un libro per capire il genocidio dei palestinesi. «A oltre settecento giorni dall’inizio dell’assalto genocida che Israele ha lanciato contro Gaza nell’autunno del 2023, dopo quel giorno devastante che fu il 7 ottobre per Israele, per chi lo ama e pure chi lo critica, leggere le prime impressioni macchianti la coscienza come “sangue che gronda”, leggere di quando i morti erano “poche” migliaia, o anche i bambini uccisi erano “solo” diecimila, fa quasi venire nostalgia del tempo che fu. La distanza tra i primi mesi dell’assalto distruttivo di Gaza e oggi è la misura dell’indifferenza di troppi al dolore altrui, della nostra consolidata predisposizione al tollerare il male quando non ci tocca, della nostra miseria umana che alla fine ci schiaccia con questa sentenza: non abbiamo imparato niente o quasi dell’orrore che fu». (dalla Prefazione di Francesca Albanese). «Io sono colpevole è un atto necessario. Il titolo stesso è una denuncia che Vauro pronuncia contro sé stesso per non avere fatto e non avere saputo fare abbastanza perché il genocidio fosse impedito. Questa autodenuncia, scaturita da una profonda consapevolezza, ci interroga, ci chiama a chiederci: “Noi cosa abbiamo fatto? E cosa non abbiamo fatto?” Personalmente faccio eco a Vauro: “Anche io sono colpevole!”». (dalla Postfazione di Moni Ovadia)
17,90

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