Lubrina Bramani Editore: Arte e letteratura. Testi, studi e ricer.
Per una storia della critica tassiana. Aspetti e problemi
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 336
[...] Un'esplorazione degli atteggiamenti, delle aspirazioni, persino del "gusto", delle diverse epoche storiche alla luce delle letture e dei giudizi espressi su autori e opere della tradizione letteraria. È quanto intende fare il presente volume, con orientamenti e ampiezza anche variabile, a seconda delle istanze dei diversi ambiti, non solo in accezione cronologica, cui vengono dedicati i singoli contributi qui raccolti: con un massimo di adesione alle questioni di teoria e prassi poetica ben presenti al Tasso (dalla «Liberata» almeno sino all'accidentato percorso delle «Rime») lungo la sua intensissima carriera letteraria; e poi con veri e propri ampi capitoli dedicati appunto alla ricezione del Tasso, e soprattutto della «Gerusalemme» e dell'«Aminta», nel corso delle età successive: giù giù sino al Novecento, e poi all'operosità critica e filologica attiva in Italia a partire dal secondo dopoguerra: esplorata per la verità con riferimento esclusivo a Fubini e Caretti, a titolo semmai di campionatura esplicativa di un panorama di tanto più esteso e variegato; ma poi con l'acquisizione, assai significativa, di una zona novecentesca di grande interesse, e non sempre adeguatamente esplorata, quella della "critica del poeti", intesa non già alla ricognizione dei "tassismi" della poesia novecentesca (come a suo tempo si fece magistralmente per il "leopardismo": testimonianza forse non insignificante di una "distanza" fra i due autori a fronte della sperimentazione poetica del xx secolo), ma all'acquisizione di contributi di tutto rilievo (il caso Fortini, almeno) offerti alla critica tassiana da studiosi che erano anche poeti in proprio. Un contributo, comunque, alla conoscenza della nostra tradizione letteraria, e al ruolo che in essa, per secoli, ha esercitato il magistero del Tasso. Autori Cristina Cappelletti, Guido Baldassari, Giovanni Ferroni, Vania De Maldé, Marco Corradini, Clizia Carminati, Emilio Boaretto, Stefano Fortin, Massimo Castellozzi, Luca Bani, Guido Lucchini, Arnaldo Di Benedetto, Stefano Verdino, Rossano Pestarino.
Luigi Angelini. Restauratore e innovatore
Antonella Versaci
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
Conosciuta a livello internazionale, in particolare, per la redazione del pregevole Piano di Risanamento di Bergamo Alta, la figura di Luigi Angelini rimane da esplorare ulteriormente e con sicuro interesse, negli aspetti teorico-metodologici e nelle espressioni operative che attengono alla sua esperienza nel campo della conservazione del costruito storico. Un contributo che appare di grande rilevanza nel quadro dell'importante evoluzione della dottrina che si attua nella prima metà del XX secolo ma che sembrerebbe non aver trovato, ad oggi, il dovuto riconoscimento. Benché egli non abbia mai formulato una vera e propria 'teoria', la sua riflessione sui compiti del restauratore e sulle finalità del restauro traspare dagli oltre sessanta interventi di 'restauro, completamento e ampliamento' condotti tra il 1913 e il 1963: tutti contraddistinti da rigore storico-critico, massimo riguardo per le preesistenze nel loro contesto antropico e naturale e, non in ultimo, coraggiosa umiltà. Un'eredità tangibile di opere tuttora interrogabili e presenti in palinsesti urbani, talvolta sensibilmente mutati che, ormai a cinquant'anni dalla sua scomparsa, questo volume si propone di ripercorrere, al fine di pervenire ad una ricostruzione sincronica e diacronica dell'apporto - per molti aspetti, innovativo e precursore - fornito dal colto progettista bergamasco.
La biblioteca della città. Storia e patrimonio della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2020
pagine: 216
"La Biblioteca Civica Angelo Mai si dota di uno strumento essenziale per la comprensione della sua storia e del ruolo che ha svolto e continua a svolgere nella vita culturale della città. Fu il cardinale Giuseppe Alessandro Furietti a dare origine alla Biblioteca, quando decise di donare «la nostra Libreria [...] all'Illustrissima Città di Bergamo nostra carissima Patria; con obbligo però che la medesima debba servire per commodo ed uso pubblico della stessa Città e Cittadini». E fino a oggi la Biblioteca è sempre stata fedele al mandato del suo fondatore di essere un luogo di democrazia, che garantisce a ogni cittadino l'uguaglianza nell'accesso alla conoscenza. In molti hanno seguito l'esempio di Furietti, rendendo la Biblioteca specchio di una comunità che ne ha costantemente incrementato il patrimonio librario e archivistico. È testimonianza della munificenza di tanti per la crescita culturale di tutti e per la custodia della memoria di una città intera. La pubblicazione di questa guida segna una tappa importante verso l'ampliamento della sede della Biblioteca, che, nei prossimi anni, aprirà al pubblico anche i rinnovati spazi di Casa Suardi e dell'ex chiesa di San Michele all'Arco. Piazza Vecchia è così destinata a diventare ancora di più il cuore culturale della città, che pulsa in un unicum monumentale civile e religioso, dove si integrano e collaborano alcune tra le maggiori istituzioni culturali cittadine." (Maria Elisabetta Manca)
Il nido
Gualtiero Oberti, Lucia Oberti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2019
pagine: 34
Un luogo. Un rifugio. Un nido. Un luogo familiare, che riconosciamo come nostro e del quale ci sono noti i confini. Un rifugio sicuro dove tornare, che ci isola e ci restituisce il respiro. Un nido avvolgente, che ci calma e ci rianima. Uno spazio vitale, a misura d'uomo. Una grande ellisse, pura geometria. Una curva perfetta concepita dal pensiero umano e assunta quale simbolo di armonia, ma non più compiuta e integra, bensì spezzata, ruotata e scivolata sul fianco. Una figura complessa, ma di nobile genesi, che, per estrusione, dà forma a un volume articolato e scomposto, le cui superfici laterali restituiscono profili diversi e inaspettati. Un volume aperto e chiuso al contempo dove i pieni dei tubolari di ferro si alternano ai vuoti degli interspazi e dove la percezione del fuori muta con il volgere dello sguardo: proiettandolo all'esterno, così da inquadrare i primi rilievi orobici, o trattenendolo al suo interno, facendolo vibrare al ritmo accelerato delle superfici metalliche stondate. Nel concreto, l'opportunità di dare una risposta architettonica a una latente esigenza urbanistica e sociale: ricostruire una terrazza pericolante e transennata, posta ai lati della via che attraversa il borgo montano. Un'occasione per trasformare un reliquato urbano abbandonato e cadente attivandone una metamorfosi fisica e formale, trasmutandolo da non-luogo - nell'accezione di Marc Augé - quale spazio irrelazionale e impersonale, a luogo, quale spazio relazionale e identitario. Restituire alla comunità un punto di sosta e d'incontro, affacciato sulla valle, nel quale riconoscersi e del quale sentirsi partecipi. Ecco allora una piccola piazza geometrica e misurata che si confronta con un paesaggio naturale, aperto e spazioso, composto da crinali e da vallate, da azzurri e da verdi, da luci e da ombre. Un luogo che isola e che si isola dal contorno, che accoglie e che respinge, che concede e che nega. Calcestruzzo, ferro e pietra: materiali naturali utilizzati al grezzo. Direttamente plasmati sul posto o prodotti dall'industria oppure coltivati in una cava. Un bulbo di béton brut che àncora a terra e sostiene come un piedistallo; un perimetro metallico che simultaneamente contiene e separa; un pavimento in ciclopiche lastre di Serpentino della Valmalenco che si spezza e, come deformato da una spinta ctonia, rende manifeste invisibili forze telluriche. Un luogo che nel tempo vedrà la sua partitura metallica rivestirsi e poi mutarsi in sostanza vegetale, assecondando e rincorrendo la natura metamorfica della pietra che ne ricopre il suolo. E poi il carattere quasi metafisico degli arredi in pietra artificiale. A-geometrici, pallidi e levigati; forme ovoidali e feconde; oggetti fuori scala, forse i prodotti di un'allucinazione, che sono al contempo organici e minerali e dei quali ne è sconosciuta la provenienza. Infine le ombre portate della recinzione metallica che tagliano la piazza ogni volta in modo nuovo: meridiane generate e mosse dal nascere e dal vagare del sole. Ritmate e geometriche sul piano orizzontale; mutevoli e sinuose quando lambiscono le indefinite sagome degli arredi: luce e materia che danzano insieme. Una piccola piazza ai margini della via, utile per incontrare un amico o per osservare il paesaggio oppure, semplicemente, per rincorrere un pensiero. Un luogo dove rallentare e, forse per un istante, elidere gli eccessi della surmodernità: l'aumento incontrollato dei riferimenti temporali e spaziali prodotto da una globalizzazione che non crea né identità singola, né relazione, ma solitudine e similitudine.
La fotografia e le fotografie
Virgilio Fidanza
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2019
pagine: 104
Indice: introduzione / La fotografia e le fotografie / L'immagine tecnologica / Strumenti e apparati tecnologici / Il momento decisivo / Il click fotografico / Riflessione sul concetto di contemporaneità / Fonografia e fotografia / Il frassino di Yggdrasill / Bibliografia. Cosa avremmo pensato se la corrente artistica del cubismo avesse parlato a nome di tutta la pittura? Allo stesso modo cosa possiamo pensare oggi del fatto che una sola pratica fotografica parla a nome di tutta la fotografia? Cosa penseremmo se di fronte alla pluralità espressiva di alcune correnti pittoriche, i critici andassero a cercare negli strumenti (pennelli, tele, spatole, cavalletti, pigmenti, ecc.) gli elementi unificanti, e con essi le ragioni di fondo della pittura? Le questioni appena toccate sono i punti di partenza di questo testo che nasce da un bisogno formativo in senso lato, e che è rivolto a stimolare alcune riflessioni in chi si appresta a muovere i primi passi nel mondo dell'immagine prodotta mediante un apparato tecnologico.
Una danza nascosta. Tra carcere e teatro
Mariella Sto
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 108
In questo libro due voci si alternano. Una racconta fatti in cronologia, l'altra avanza tra impressioni e inquietudini interrogandosi non soltanto sul senso del teatro o del carcere, ma più in generale sul tentativo di relazionarci a ciò che per noi è lontano, sconosciuto o inaccettabile. È il racconto intimo e insieme pubblico di cosa mi ha spinta, sostenuta e resa felice nel lavoro con persone detenute. Bisogna andare verso il basso per spiccare il volo.
Presenze
Mario Rondi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 40
"Un mondo gremito di presenze (vegetali, animali), un mondo fatto di concretezza e insieme di visionarietà, che prende corpo e consistenza per forza di scrittura in forme ritmicamente e stilisticamente controllate, quello che Mario Rondi è andato costruendo negli anni, a partire addirittura dall'85, da quell'Erbario immaginario, per il quale si era speso in uno dei suoi ultimi testi critici Adriano Spatola, che del Rondi sperimentalista degli esordi era stato un convinto estimatore ed editore (Corpo & poesia, 1978, Edizioni Geiger), e fino a questo prezioso mannello di Presenze. [...] Le tavole di Alfa Pietta (un nome fiabesco, di selenica astralità, da sembrare inventato), che bastano anch'esse a se stesse: non commentano o illustrano ma dall''incanto' delle parole del poeta sembrano polverizzarsi e librarsi in minime scaglie di segni, in un febbrile pulviscolo di sogno, che disintegra ogni realismo per immettersi in una dimensione luminosa e senza tempo: come una 'preghiera notturna' o una 'festa' in cui s'incontrano spiriti fraterni." (dalla prefazione)
A tavola con Giacomo Quarenghi. Una passeggiata tra gli aspetti legati al cibo in Russia attraverso la creatività del grande architetto bergamasco degli Zar
Piervaleriano Angelini, Rosanna Casari, Maria Chiara Pesenti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 32
"L'Osservatorio Quarenghi si adopera da vent'anni per approfondire e diffondere la conoscenza della vita e delle opere del più grande architetto bergamasco, Giacomo Quarenghi, la cui straordinaria attività in Russia tra i secoli XVIII e XIX ha segnato in modo indelebile il volto di San Pietroburgo. L'occasione dell'Expo di Milano 2015 ci ha stimolati a tentare un approccio inconsueto alla creatività di questo grande artista, anche per ampliare ulteriormente presso un più vasto pubblico (anche grazie all'edizione in tre lingue) la conoscenza della sua arte e del contesto culturale nel quale si trovò a operare. La straordinaria Raccolta di suoi disegni (la più grande al mondo) conservata nella Biblioteca Civica di Bergamo ha ottimamente consentito di addentrarsi in quella piega della vita sociale e delle radici culturali che si rispecchia nel rapporto con il cibo e l'alimentazione nella Russia di epoca neoclassica." (Piervaleriano Angelini)
A tavola con Giacomo Quarenghi. Una passeggiata tra gli aspetti legati al cibo in Russia attraverso la creatività del grande architetto bergamasco... Ediz. russa
Piervaleriano Angelini, Rosanna Casari, Maria Chiara Pesenti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 32
"L'Osservatorio Quarenghi si adopera da vent'anni per approfondire e diffondere la conoscenza della vita e delle opere del più grande architetto bergamasco, Giacomo Quarenghi, la cui straordinaria attività in Russia tra i secoli XVIII e XIX ha segnato in modo indelebile il volto di San Pietroburgo. L'occasione dell'Expo di Milano 2015 ci ha stimolati a tentare un approccio inconsueto alla creatività di questo grande artista, anche per ampliare ulteriormente presso un più vasto pubblico (anche grazie all'edizione in tre lingue) la conoscenza della sua arte e del contesto culturale nel quale si trovò a operare. La straordinaria Raccolta di suoi disegni (la più grande al mondo) conservata nella Biblioteca Civica di Bergamo ha ottimamente consentito di addentrarsi in quella piega della vita sociale e delle radici culturali che si rispecchia nel rapporto con il cibo e l'alimentazione nella Russia di epoca neoclassica." (Piervaleriano Angelini)
A tavola con Giacomo Quarenghi. Una passeggiata tra gli aspetti legati al cibo in Russia attraverso la creatività del grande architetto bergamasco... Ediz. inglese
Piervaleriano Angelini, Rosanna Casari, Maria Chiara Pesenti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 32
"L'Osservatorio Quarenghi si adopera da vent'anni per approfondire e diffondere la conoscenza della vita e delle opere del più grande architetto bergamasco, Giacomo Quarenghi, la cui straordinaria attività in Russia tra i secoli XVIII e XIX ha segnato in modo indelebile il volto di San Pietroburgo. L'occasione dell'Expo di Milano 2015 ci ha stimolati a tentare un approccio inconsueto alla creatività di questo grande artista, anche per ampliare ulteriormente presso un più vasto pubblico (anche grazie all'edizione in tre lingue) la conoscenza della sua arte e del contesto culturale nel quale si trovò a operare. La straordinaria Raccolta di suoi disegni (la più grande al mondo) conservata nella Biblioteca Civica di Bergamo ha ottimamente consentito di addentrarsi in quella piega della vita sociale e delle radici culturali che si rispecchia nel rapporto con il cibo e l'alimentazione nella Russia di epoca neoclassica." (Piervaleriano Angelini)
Il bergamasco in commedia. Vita, amori e passioni
Giovanni Milesi, Adriano Freri
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 120
"Queste pagine accompagnano la mostra "Il bergamasco in commedia. Vita, passioni e amori" organizzata dalla Provincia di Bergamo in collaborazione con l'Associazione Arlecchin Bergamask. Vi troviamo compendiati gli esiti delle ricerche condotte da Adriano Freri in numerose biblioteche europee. Alla nostra attenzione, ma anche alla nostra divertita curiosità, vengono proposti gli antichi testi degli albori della Commedia dell'Arte, scelti tra i numerosissimi in bergamasco. Il progetto rende omaggio alla tradizione secolare della "commedia di mestiere" nella quale i bergamaschi valorizzarono alcuni fra gli elementi più autentici della loro cultura. Ritroviamo la cara e suggestiva memoria degli Zani, veri e propri padroni della commedia, che a buon titolo rappresentano la folla di bergamaschi emigrati dalle vallate orobiche nella cosmopolita e scintillante capitale della Serenissima. Nella commedia dei bergamaschi troviamo esaltata l'arte della vita che riscatta se stessa da posizioni di umiliante subalternità. Su un piano di ritrovata visibilità vediamo riportata anche la lingua bergamasca di cui possiamo gustare ampi stralci della sua prodigiosa originalità espressiva." (G. Milesi)
Gianfranco Ferroni. In memoriam
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 196
"Sono stati molti gli amici di Gianfranco Ferroni. Non era facile guadagnarsi la sua compagnia, poiché era un uomo timido, schivo, un po' misantropo. L'amicizia arrivava solo dopo una lunga frequentazione e superato un percorso a ostacoli, costruito con molta perizia dallo stesso Ferroni. C'era di mezzo il diverso punto di vista: nella valutazione degli avvenimenti, nell'ideologia, insomma nel modo di guardare il mondo, di starci dentro. Questo atteggiamento valutativo teneva in considerazione anche lo scenario delle arti visive, passate e presenti. Su questo tema della vita anche le amicizie più resistenti e di lunga data potevano frantumarsi. Non era una faccenda da prendere alla leggera: i gusti figurativi rispecchiano sempre una riflessione sul mondo. Ferroni su questo punto era inflessibile. Intelligentemente intransigente." (A. C.)