Minimum Fax: Minimum classics
Sei stato felice, Giovanni
Giovanni Arpino
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 266
Leggere l'esordio di un classico è come assistere a un fenomeno naturale. In fondo, scrisse Calvino per tutti, il primo libro è il solo che conta, e forse bisognerebbe scrivere quello e basta. "Sei stato felice, Giovanni" è il grande strappo che Arpino diede alla sua vita. Aveva ventitré anni e alloggiava in una pensioncina di Genova, lurida e malfamata. Ci mise venti giorni. Venti giorni per inventare una voce. E un paesaggio. Per dire addio agli amici, alla giovinezza, agli amori impossibili, alle tante allegrie e disperazioni di ogni età precaria. Per gettarsi alle spalle gli Hemingway e gli Steinbeck, Vittorini e Pavese, il cinema francese e il lungo intervallo della guerra. Il primo libro di Arpino è un libro di congedi. Una storia da ultima sbronza, in attesa dell'età adulta e del porco avvenire. L'avventura di chi portava la solitudine come un berretto e si sentiva un proiettile disperso, un reduce, anche se non ricordava più da cosa. Il suo protagonista sa che deve muoversi, cercare un lavoro. Ma intanto si ubriaca, litiga, si innamora, contrae debiti e sfortune. È pigro, crudele e prodigo. Non può che abitare un porto, averne l'odore, appartenere a un'umanità di marinai, di prostitute, di vagabondi. Un porto che si chiama Genova, con quell'aria svelta e sottile di mare, ma che potrebbe essere Buenos Aires o qualsiasi altro posto. "Sei stato felice, Giovanni" è un libro che parla con parole vere, prepotenti e insostituibili.
Il primo quarto di luna
Giovanni Arpino
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 129
Una mattina d’inverno guardandosi allo specchio Saverio scorge sul proprio volto «un’ombra di losca malinconia» che lo convince a non alzarsi mai più dal letto. Il suo taxi quasi nuovo, che con tanti sacrifici è riuscito ad acquistare, rimane parcheggiato sotto casa. Madama Cernaia non si capacita del malanno che ha colpito il figlio, e chiede risposte ai suoi tarocchi; l’anziano zio Nino, che abita con loro, cerca di ricondurlo alla ragione e intanto beve; il pappagallo Gioachino, indifferente al dramma che si sta consumando, continua a inveire contro il tango. Ma tutte le loro parole non hanno più presa sul ragazzo, che ineluttabilmente comincia a sparire. Inizia così la sua parabola onirica: Saverio perde consistenza, assorbito in una dimensione interstiziale e sempre più astratta, e l’unica persona che non sembra turbata dalla sua progressiva evaporazione è Diana, la leggiadra venditrice di saponi che bussa un giorno alla sua porta e senza ragione decide di restare. In una Torino oscura e fantasmatica, popolata di ladri e di spettri che si passano accanto come navi nella notte, la fuga dal mondo di Saverio apre il varco per un altrove che lui brama senza saperlo descrivere, un luogo dove la morte potrebbe non esistere e c’è «un profumo d’erba bagnata, solo d’erba bagnata. E voglia di ridere sempre». Proprio come nei due precedenti romanzi della sua «trilogia fantastica» – "Domingo il favoloso" e "Randagio è l’eroe" – Arpino forgia la chiave di accesso a una realtà che è insieme modernissima e antica, tangibile e onirica, dove brilla quella scintilla di verità che è possibile trovare solo nella vertigine.
Legs
William Kennedy
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 386
Intriso di una malinconia struggente, riuscendo nel miracolo di restare fedele sia ai fatti sia a quel mito, "Legs" è il ritratto impossibile di un uomo la cui biografia è stata fin dall’inizio indistinguibile dalla leggenda, il cui volto era sulle prime pagine di tutti i giornali e le cui gesta erano offuscate dal fumo che avvolge i bar clandestini e il mondo sotterraneo della malavita: gli omicidi, la scalata al potere, le due gloriose prime attrici della sua vita, Alice e Kiki, la moglie inseparabile e l’amante sfavillante. Primo capitolo dell’osannata «trilogia di Albany» che valse a William Kennedy il Premio Pulitzer, "Legs" appartiene a pieno diritto alle vette più alte della narrativa americana: sullo sfondo di un’era fatta in egual misura di innocenza e corruzione, il superbo, ammaliante, ritratto di un uomo così grande che perfino i nemici ne erano segretamente sedotti, così vivo da non riuscire lui stesso a credere, quando infine il proiettile letale lo raggiunge, alla propria morte. Introduzione di Emiliano Morreale.
Il padre morto
Donald Barthelme
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 225
Il Padre Morto non è vivo, ma non è nemmeno morto. È morto «solo in un certo senso», dato che si rifiuta di restare inerte e lasciarsi trascinare da una spedizione con a capo il figlio verso la destinazione più ovvia. Prima di morire, ha governato con mano ferma, sicura e dittatoriale. È mezzo morto e mezzo vivo, in parte biologico in parte meccanico, è saggio e vanitoso, potente e indomabile, non si rassegna al destino di carcassa e con le ultime forze cerca di liberarsi dai lacci. Il viaggio è forse il simbolico parricidio che il figlio deve compiere per emanciparsi? È una satira di stampo freudiano? E il Padre è Dio, è il linguaggio, è la cultura? Tra dialoghi scombinati, carambole linguistiche, citazioni enciclopediche, divertissement eruditi, nonsense esilaranti e lampi di fulminante verità questo romanzo straordinario è un tuffo nell’universo di Barthelme: un imponente collage postmoderno dal quale è impossibile distogliere lo sguardo, in cui la scrittura ribolle e sembra animarsi di una vita biologica, procreando, mutando e proliferando in un’evoluzione incessante che dà l’impressione di scrutare direttamente nel magma del subconscio collettivo.
Il coltivatore del Maryland
John Barth
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 1006
Siamo alla fine del XVII secolo. Ebenezer Cooke, Poeta Laureato, dall’Inghilterra viene spedito nel Nuovo Mondo con un doppio incarico: amministrare la piantagione di tabacco del padre e scrivere un grande poema epico sulla vita nelle colonie del Maryland. Inizia così un’odissea in cui, tra doppi e tripli scambi di identità, si susseguono naufragi e rapimenti, pirati e indiani, trafficanti d’oppio, prostitute amate, gemelle perdute, re indigeni, una misteriosa ricetta afrodisiaca e continui attentati alla vita del Poeta. Come non bastasse, ci sono poi le continue insidie carnali da cui Ebenezer cerca di difendere quel che ha di più caro: la propria verginità. In questa imponente satira di tutti i vizi umani John Barth eleva a un livello quasi filosofico il suo talento nel mescolare il virtuosismo linguistico a una materia pulp, e il risultato è uno dei romanzi più esilaranti mai scritti. Tra echi di Rabelais, Voltaire, Boccaccio e Cervantes, Il coltivatore del Maryland è considerato una delle opere più importanti del secondo Novecento e una delle massime espressioni della letteratura postmoderna, il cui potere di ammaliare e strabiliare ne fanno un classico fuori dal tempo.
Ho sempre amato questo posto. Storie del Wyoming. Volume Vol. 3
E. Annie Proulx
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 252
«Nessuno è felice come due giovani innamorati nella casetta che hanno costruito con le proprie mani in un luogo fatto di bellezza e solitudine», scrive Annie Proulx a proposito di una coppia di sposini che cerca di mettere dimora nella brulla prateria spazzata dal vento: di tanto in tanto, come nota il New York Times, nel mondo di Annie Proulx – un mondo in cui la furia degli elementi è letale, e gli uomini non sono molto meglio – si intravede un fugace scorcio del giardino dell’Eden. In questi nove racconti, spesso segnati da una tristezza ineluttabile, tutti i personaggi sono, in qualche modo, dei pionieri, che lottano disperatamente per conquistare un ritaglio di paradiso in una terra impietosa. Con la sua prosa composta e struggente Proulx dipinge un panorama feroce e viscerale, brutale e magnifico, abitato da generazioni di americani che lottano disperatamente per sopravvivere in una terra difficile da amare. Pubblicato a dieci anni dal primo volume delle Storie del Wyoming “Ho sempre amato questo” posto aggiunge un nuovo tassello al monumentale affresco con il quale il Premio Pulitzer Annie Proulx ha riscritto il mito del Far West.
Una sala di specchi
Robert Stone
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 547
Reinhardt è stato per diversi anni un virtuoso del clarinetto, fino a quando l’alcolismo gli ha reso impossibile suonare. Approdato a New Orleans a caccia di soldi e di liquori, si lega sentimentalmente a Geraldine, un’ex prostituta con il viso solcato da una cicatrice, e accetta di lavorare come disc-jockey e commentatore per una radio di estrema destra, anche se le sue amicizie eccentriche, il suo aspetto fisico e il suo amore per la marijuana tradiscono tendenze politiche di ben altro segno. Morgan Rainey, vicino di casa di Reinhardt, ha appena accettato un incarico dal consiglio municipale, che dovrebbe consentirgli di contribuire al miglioramento dei programmi di assistenza per i più poveri, ma scopre ben presto di essere manipolato da un gruppo di politicanti senza scrupoli, il cui vero scopo è escludere per quanto possibile la popolazione nera di New Orleans da qualunque sostegno economico. Le vite di Rainey e di Reinhardt si incroceranno, in una battaglia senza quartiere tra sogni di eguaglianza e disillusione, impegno politico e cinismo. Premiato nel 1967 con il William Faulkner Award per la migliore opera prima e con lo Houghton Mifflin Fellowship Award; salutato da Wallace Stegner come «uno dei due romanzi d’esordio migliori che io abbia mai letto» e da Joyce Carol Oates come «un romanzo fantastico, brillante, implacabile», "Una sala di specchi" ha imposto Robert Stone come una delle voci più potenti e originali della scena letteraria americana.
I grandi racconti
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 1368
In "Festa mobile", Hemingway scriveva di come l’amico Fitzgerald gli avesse confessato il suo disprezzo verso i racconti pubblicati per le riviste, spesso assemblati in fretta e furia per ricavarne soldi facili, con i quali alimentare il suo folle e leggendario stile di vita. Fitzgerald arrivò a scriverne 178 in tutto nell’arco di un ventennio ma ne inserì solo una quarantina nelle raccolte pubblicate in vita: una selezione accurata, dunque, e sempre decisa dall’autore in base alla qualità dei singoli racconti e alla loro coesione tematica e stilistica. Per la prima volta in Italia, e non solo, minimum fax ha deciso di pubblicare questi gioielli tutti assieme, per ordine di raccolta. Si parte così da "Maschiette e filosofi", del 1920; si prosegue con "Racconti dell’età del jazz", forse la sua raccolta più celebre, per passare a "Tutti gli uomini tristi", del 1926, e concludere il percorso con "Adunata" del 1935.
Gli uomini della sua vita
Mary McCarthy
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 291
Ambientato nella New York degli anni Trenta, "Gli uomini della sua vita" è la storia di Margaret Sargent, una donna giovane e brillante che si fa conoscere nei circoli intellettuali più bohémien della città sostenendo posizioni politiche provocatorie e conducendo una vita sessualmente disinibita, lontana anni luce dalla rigida educazione cattolica ricevuta da bambina. Questo romanzo a episodi fotografa Margaret in sei momenti chiave della sua vita. Di volta in volta la vedremo rivelare un tradimento al marito, lavorare come segretaria per un gallerista truffaldino, attraversare l'America nel vagone letto di un uomo sposato, scandalizzare gli ospiti a una cena mondana, animare la redazione di una rivista culturale e infine stendersi sul lettino dell'analista per una lunga, forse salvifica seduta. Pubblicato originariamente nel 1942, l'esordio letterario di Mary McCarthy è il ritratto di un personaggio femminile estremamente moderno, che a distanza di settant'anni ci affascina ancora con l'anticonvenzionalità e la libertà delle sue idee. Prefazione di Guia Soncini.
Azzurro tenebra
Giovanni Arpino
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 284
Stoccarda, mondiali 1974. Forte del rapporto privilegiato con Facchetti e Bearzot, l’inviato Arp è uno dei pochi a prevedere la tragedia a cui stanno per assistere: sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale italiana verrà eliminata al primo turno. Sotto la pioggia insistente dell’estate tedesca ogni cosa è trasfigurata, l’azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali – il castello del ritiro, i bar desolati a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale – e sugli spalti, nei discorsi sempre più amari tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera) le sorti del mondiale e dei suoi protagonisti (Riva, Rivera, Anastasi, Chinaglia...) si confondono con le sorti politiche dell’Italia, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio in cui il divismo sta per soppiantare la poesia. Grazie al talento di Arpino per le storie "Azzurro tenebra" – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – è un libro indimenticabile, un malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».
Il geranio e altre storie
Flannery O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2023
pagine: 234
Il primo libro di Flannery O’Connor non è mai stato pubblicato nel corso della sua breve vita. Si intitolava "Il geranio. Una raccolta di racconti", ed era la tesi di laurea dell’autrice, presentata all’Università dell’Iowa, dove aveva completato gli studi. Includeva i primi sei testi di questo libro, e rappresenta oggi una sorta di «ritratto dell’artista da giovane», nel quale la scrittrice affina progressivamente il suo talento e la sua capacità di condensare, in una serie di descrizioni corrosive e cariche d’ironia, il mondo nel quale era cresciuta. I sei testi successivi – tra i quali i racconti che, rivisti da O’Connor, sono diventati alcuni dei capitoli più struggenti dei romanzi "La saggezza nel sangue" e "Il cielo è dei violenti" – sono invece esempi di un’arte pienamente matura, caratterizzata da strutture narrative più complesse e da una feroce padronanza stilistica. "Il geranio e altre storie" è il libro che meglio racchiude l’itinerario di O’Connor, e rappresenta la summa ideale dei suoi temi: l’irruzione del numinoso nella vita quotidiana, la povertà di spirito e quella materiale, il razzismo e l’intolleranza, la grandezza e la miseria un Sud insieme nobile e senza riscatto.
Da Quarto a Torino. Breve storia della spedizione dei Mille
Luciano Bianciardi
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2023
pagine: 235
Da Quarto al Volturno di Giuseppe Cesare Abba era stato uno dei primi libri che gli aveva regalato il padre, perché imparasse a leggere. Quando, per celebrare il centenario dell’unità, la casa editrice Feltrinelli gli chiede di raccontare la spedizione garibaldina in Sicilia, Bianciardi si convince che il libro dei Mille, nel 1960, vada riscritto. Lo fa in un mese, con il gusto del narratore e la serietà dello storico. Di quell’avventura irripetibile e arruffata ci restituisce tutto: i numeri, gli uomini e i paesaggi, gli intrighi e le battaglie, il tono dei dialoghi, le contraddizioni e gli errori. Quella commissione felice non gli darà soltanto il pretesto per inaugurare un piccolo ciclo sull’epopea risorgimentale: segnerà d’ora in poi tutta la sua scrittura. Bianciardi non si interroga soltanto sul nostro passato ma trova un metodo e un arsenale: sperimenta sguardo e stile; mette a punto una concezione della letteratura come antistoria; unisce le passioni e gli affetti dell’infanzia al suo disincanto di adulto in un equilibrio emotivamente doloroso, ma fertilissimo. Ancora non lo sa, ma si apre qui il cantiere che lo porterà due anni dopo al suo capolavoro, La vita agra.