Montecovello: Libreria internazionale

Semplicità e buoni sentimenti fanno da sfondo a questo breve romanzo campestre ambientato in una campagna nel centro della Francia. Germain, giovane agricoltore, vedovo e con tre figli da mantenere, vive in casa con i genitori della sua defunta moglie. Un giorno suo suocero lo convince a risposarsi con una giovane vedova che vive in un villaggio vicino. Germain, anche se a malincuore, decide di mettersi in viaggio, portando con sé la sedicenne Marie, figlia della sua vicina di casa, che ha trovato lavoro presso una fattoria sulla strada. Il viaggio si rivelerà pieno di insidie e disavventure, ma avvicinerà i due giovani e li farà innamorare.

Tra passione e razionalismi, quando la Prima Guerra Mondiale è al suo culmine, si innesca un'ardente relazione adulterina tra un giovane liceale e una donna già sposata, Marthe, il cui marito combatte al fronte. La guerra sembra essere la condizione ideale per la felicità degli amanti a danno del soldato. Difatti, durante la sua assenza, i due giovani amanti si incontrano clandestinamente per abbandonarsi al vortice della passione, senza curarsi delle possibili conseguenze delle loro scelte avventate. Ben presto la loro relazione segreta viene scandalosamente scoperta dalle rispettive famiglie e dalla gente del paese, ma i due sembrano non arrendersi di fronte a nulla e resistere alle avversità. Tuttavia, i complicati avvenimenti in cui si trovano immersi sembrano intralciare il loro rapporto che diventa sempre più rischioso e difficile da gestire. Sarà proprio il desiderio amoroso, che tutto infiamma e brucia nel suo cammino tra luci ed ombre, tra bugie e tradimenti che non lasciano rimorso, a trascinarli in una catastrofe finale.

"L'aveva conosciuto quel pomeriggio, dopo una notte tormentata da concatenati incubi di guerrieri conquistatori e rovine abbandonate. Non lo riconobbe, non somigliava per nulla a colui che aveva sognato. Veniva da lontano e portava con sé una storia millenaria ma a lui ancora ignota." Spazi neri e spazi bianchi si sovrappongono in un fluire ininterrotto di surreali sensazioni: umanità urlante, tradita e innamorata, che si racconta attraverso la prosa sorprendente di una giovane scrittrice argentina, Regina Cellino. Il contrasto tra folla e solitudine, il passare del tempo, la nevrosi, il senso di estraneità, la crisi, L'attesa si interroga sulle inquietudini del mondo moderno e le sei microstorie si intrecciano in una conturbante e indissolubile unione alle preziose grafiche dell'artista Margherita Mari. Tante piccole istantanee che tra sogno e realtà fanno di questo libro uno specchio, un luogo magico e fantasmatico in cui perdersi e forse, in qualche caso, ritrovarsi.

Romanzo dei primi del Novecento, "La zia Tula" narra la storia di due sorelle di nome Rosa e Gertrudis, detta Tula, e di un ragazzo di nome Ramiro che si interpone tra le due. Un romanzo che ben rappresenta la penna unamuniana per via dei tratti psicologici che vengono qui ritratti. Un viaggio attraverso i pensieri di Ramiro, i comportamenti di Rosa, le sofferenze e i rimpianti di Gertrudis. Un percorso formativo che svelerà i segreti e i conflitti interiori dei personaggi che lottano con la propria indole per fare ciò che è giusto. Una correttezza che Gertrudis, la zia Tula, ama, ma che allo stesso tempo teme e incute paura. Una paura che manovra i comportamenti di questi attori che sembrano essersi appropriati di un personaggio fittizio per mentire anche a sé stessi.

Un coniglio bianco, un pappagallo, un aquilotto, un topo, un mazzo di carte: sono questi alcuni dei personaggi incontrati da Alice, la bambina più famosa della storia della letteratura e del cinema durante il suo 'viaggio' nel mondo di sotto; 'viaggio' che, attraverso la metafora dell'inconscio, rappresenta il sogno fatto durante una gita in barca in un pomeriggio d'estate, il tutto raccontato attraverso i giochi di parole, le filastrocche e le immagini allegoriche prodotti dalla fantasia di Lewis Carroll. "Alice Underground" è la prima versione del più celebre "Alice's Adventures In Wonderland", un libro che ha fatto divertire e sognare tutti, dai più piccini ai più grandi.

La raccolta 'Tre romanzi esemplari e un prologo", di Miguel de Unamuno, narra di personaggi che hanno voglia di riscatto e di realizzazione, imponendo al mondo la loro vera identità e il loro vero essere, anche per mezzo dell'inganno. Raquel, protagonista del primo romanzo "Due madri", è, infatti, una vedova sterile che per realizzarsi vuole diventare madre a tutti i costi, allora costringe il suo compagno, Juan, a sposare e mettere incinta Berta per prendersi il bambino e crescerlo. Il secondo romanzo Il marchese di Lumbría vede, invece, delinearsi una lotta tra sorelle per la conquista dell'eredità di loro padre, il marchese; una lotta dai risvolti inaspettati. Luisa, la figlia minore, sposerà Tristán e avranno un figlio, l'erede del marchese; mentre Carolina, la primogenita, scomparirà misteriosamente. Niente meno che un uomo tutto d'un pezzo non è solo il titolo dell'ultimo romanzo, bensì l'identità che Alejandro vuole imporre a tutti gli altri, soprattutto a sua moglie Julia che, dopo essere stata venduta a lui dai genitori, sarà dilaniata dal continuo dubbio se il marito, chiuso ed ermetico, la ami davvero no, un'ossessione che la porterà a terribili conseguenze.

La mattina del suo trentesimo compleanno il procuratore di banca Josef K. viene informato da due sconosciuti di essere imputato in un processo. Non ricevendo alcuna indicazione sul suo capo di accusa, K. pensa inizialmente ad un equivoco e cerca di affrontare la causa con razionalità, ma viene poi sopraffatto da un'organizzazione giudiziaria di cui ignora i meccanismi. All'alba del suo trentunesimo compleanno, altri due sconosciuti si presentano davanti casa sua e lo conducono nella periferia della città, dove viene giustiziato. La vicenda, che si dipana nell'arco di 365 giorni, descrive esperienze di un'inquietante assurdità, alla quale fa da contrappeso una scrittura lucida e straordinariamente realistica nei dettagli.

La raccolta poetica "Poema del Cante Jondo" è una originale opera di Federico García Lorca composta da una serie di liriche di lunghezza variabile. Il testo si organizza in varie parti e prende ispirazione da elementi della terra natia del poeta stesso: l'Andalusia. I temi ricorrenti sono tipicamente spagnoli e si va da paesaggi che includono monti, mari e fiumi a personaggi come il gitano, le donne, i cantanti. Non possono mancare riferimenti alla vita religiosa popolare spagnola come gli elementi della passione del Cristo e il suono delle campane delle chiese di Granada e Cordova. Altro elemento fondamentale, da cui deriva il titolo della raccolta, è la musica, ma non quella flamenca tradizionale, ma un canto più primitivo, appunto il cante jondo. Questo tipo di canto è appena un vagito, è un'emissione più alta o più bassa della voce, è una ondulazione vocale che non può essere trascritta nel pentagramma tradizionale. È simile al trillo degli uccelli, al canto del gallo e alle musiche della natura tutta. Il cante jondo porta nelle sue note la nuda e struggente emozione delle prime razze orientali, quelle autentiche, di cui il gitano diventa il diretto erede.

Madrid: Tristana, dopo la morte dei suoi genitori e appena diciannovenne, viene affidata a don Lope Garrido, amico di famiglia generoso ed altruista, che aveva già sostenuto economicamente per anni la sua famiglia. Dongiovanni incallito, Don Lope muta ben presto il proprio ruolo di padre adottivo in quello di amante e la ragazza, dapprima sottomessa passivamente a tale rapporto, inizia poco dopo ad aborrire la propria situazione. L'incontro fortuito con un giovane pittore, Horacio, risveglierà in lei l'amore e i primi aneliti d'indipendenza come persona e come donna. L'amore tra i due porterà varie metamorfosi nello sviluppo individuale dei personaggi principali della storia. Tristana (1892) ha raggiunto il suo maggiore successo soprattutto in seguito all'omonima trasposizione cinematografica di Luis Buñuel (1970).

Un uomo borghese, afflitto da una strana febbre cerebrale, si sente perseguitato da una presenza invisibile, opprimente, che sembra quasi osservarlo dall'interno del suo corpo. Le Horla, questo è il suo nome, lo tormenterà fino a fargli dubitare della sua integrità mentale, portandolo a compiere un gesto di estrema follia, nella vana speranza di porre fine ad una situazione alquanto surreale. Sarà davvero tutto finito?

In un'immaginaria Polonia, re Basilio, esperto di astrologia prevede che suo figlio Sigismondo diventerà un principe sanguinario e tiranno. Per evitare che ciò accada lo fa rinchiudere in una torre sotto la custodia di Clotaldo, suo fidato servitore, dal quale il principe riceve la sua unica educazione sul mondo esterno che non ha mai avuto modo di vedere con i suoi occhi. In seguito, re Basilio mette il figlio alla prova dandogli la possibilità di cambiare il suo destino. Il tutto si rivelerà agli occhi di Sigismondo, una volta tornato nella torre, come un sogno. L'evidenza di quel sogno però, tanto simile alla realtà, fa nascere in lui una certa confusione tra il sogno e la realtà stessa, risolvendosi infine nella certezza d'una verità superiore che diventerà regola per la sua vita futura: tutta la vita è un sogno. Storie intrecciate e mancate verità evidenziano la confusione dell'uomo che si interroga sul proprio essere e su ciò che lo circonda regalando punti su cui riflettere.