Morcelliana: Filosofia della religione
Il Dio della Bibbia e dei filosofi
Eleonore Stump
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 160
Cosa significa fare oggi filosofia analitica della religione? Eleonore Stump in questo libro cerca di recuperare il senso profondo del contributo che Tommaso d'Aquino ha dato al nostro pensiero su Dio, avviando una discussione sulla dottrina degli attributi divini: eternità, semplicità e immutabilità. Rivolgendosi a tutti coloro che sono interessati alla verità delle cose, indipendentemente dalla loro posizione religiosa, cerca un'alleanza innovativa – considerata la diffidenza continentale verso un approccio razionale e metafisico e l'antitetica predilezione anglosassone verso la formulazione di “nuovi teismi” – tra le risorse filosofiche del cristianesimo e le sue tradizioni spirituali e bibliche. Il teismo classico ha oggi molto da dire: è ancora necessario scegliere tra il Dio della Bibbia e il Dio di (certi) filosofi.
Gesù Cristo e il Cristianesimo
Piero Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 768
"Gesù Cristo e il cristianesimo – qui per la prima volta in edizione critica, condotta su manoscritti in parte riprodotti nel testo – è un'opera della maturità in cui, rifacendosi alle tradizioni della scuola tedesca, Martinetti cerca di rispondere all'interrogativo “possiamo ancora dirci cristiani?”, ripreso poi da Croce. Ai suoi occhi, il cristianesimo ha un profondo significato filosofico e un valore universale, fondati sul messaggio di Gesù e incarnati storicamente nelle “eresie”. La prospettiva di un futuro rinnovamento del cristianesimo è per lui affidata più all'iniziativa delle piccole comunità di credenti (i “cristiani senza chiesa”) che non alle istituzioni ecclesiastiche, a cominciare dalla Chiesa cattolica, storicamente prigioniera di una mondana volontà di potenza che la lega diabolicamente al potere (all'epoca, il regime fascista). Un messaggio e una lettura inattuali, ma che non hanno perso nulla della loro potenza drammatica." (Giovanni Filoramo)
Il volontario e l'involontario
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 544
Pubblicato nel 1950, Il volontario e l’involontario si presenta come il volume inaugurale di un’antropologia filosofica posta sotto il titolo di Filosofia della volontà, che avrà il suo proseguimento con Finitudine e colpa (1960). Con sguardo fenomenologico e “partecipativo”, che fa proprie le lezioni di Husserl e Marcel, Ricoeur affronta il tema cartesiano del rapporto tra libertà e natura attraverso la relazione tra il volontario e l’involontario, declinata in tre momenti: l’agire, il decidere e il consentire, che sono le forme costitutive dell’umano. La descrizione della reciprocità tra il volontario e l’involontario, andando oltre il dualismo di tanta parte del pensiero filosofico e scientifico, mette in luce i molti significati del “cogito incarnato”, con disamine insuperate sulla decisione, il corpo e la sua esperienza, l’azione, l’abitudine, il carattere, la nascita, la vita, la morte. La dialettica tra il volontario e l’involontario mette capo al riconoscimento di una “libertà soltanto umana”. Pagine che fanno di quest’opera un classico della filosofia contemporanea.
La settimana santa dei filosofi
Xavier Tilliette
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il progetto per La Settimana Santa dei filosofi - quarta delle pubblicazioni cristologiche di Tilliette - nasce durante i primi studi filosofici dell'autore, attratto dal Golgotha metafisico e dalla lacerazione della coscienza infelice di Hegel e, più ancora, dalla meditazione straziante e contrita di Pascal nell'orto dei supplizi. Il rapporto tra Cristo e la filosofia è qui indagato alla luce del mistero della Settimana Santa, che si compie al di là dei tre giorni, nella notte luminosa della Risurrezione. Il cammino della ragione è costretto a interrompersi di fronte al mistero pasquale, poiché per sua stessa natura non deve testimoniare la Gloria né le meraviglie soprannaturali della fede. Tuttavia - nel confronto serrato con pensatori come Kierkegaard, Schelling, Hegel, Sestov, Simone Weil, von Balthasar - Tilliette spiega che ciò non impedisce al filosofo di avere gli occhi fissi sul dramma unico e di far proprie le domande che lì si presentano, inserendole nella sua meditazione sul male, la sofferenza, la morte e la salvezza.
Ontologie relazionali e metafisica trinitaria. Sussistenze, eventi e gunk
Damiano Migliorini
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 304
Nella letteratura filosofica recente, quella delle relazioni emerge sempre più come una questione decisiva. Si ripercorre qui la storia di questa categoria ontologica, dagli antichi a Bradley, fino alle discussioni sviluppatesi nella filosofia analitica contemporanea, esaminando alcune delle più note ontologie relazionali (strutturalista, processuale, dei powers). In gioco sono, da un lato, la possibilità d'intendere la Trinità come un'ipotesi di ragione e, dall'altro, la prospettiva che apre, per il teismo, la corrispondenza tra struttura relazionale del reale ed essenza trinitaria di Dio. Un libro che mostra i rigorosi e insieme affascinanti percorsi ontologici, teologici e metafisici di alcuni dei settori più innovativi della filosofia analitica
La filosofia verso la religione
Amato Masnovo
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 112
Pubblicato per la prima volta nel 1931, questo testo è l'opera più importante e rappresentativa di Amato Masnovo: un trattato di metafisica intesa come il cuore stesso della filosofia, che nasce dal problema della vita e a questa deve saper tornare. È l'esigenza di un'interrogazione razionale su di sé e sul mondo, che non può evitare di estendersi alle questioni ultime, di domandarsi cioè se un senso esista oppure no e, se sì, che cosa o magari chi sia; in tale traiettoria la filosofia interseca la religione e si potrà vedere solo poi se tra le due avrà luogo uno scontro o un incontro. In un contesto per molti aspetti lontano dal nostro, ma non meno sofisticato e composito, l'autore ritiene di poter declinare l'abbraccio tra la dimensione della ragione e quella della fede in un volume che oggi può essere considerato un classico, in grado di rappresentare sia icasticamente il proprio tempo sia problemi e soluzioni che lo trascendono. L'edizione che qui si presenta è rivista e integrata nelle note, e include in appendice i quattro articoli richiamati dallo stesso Masnovo nel saggio. Prefazione Sofia Vanni Rovighi.
Finitudine e colpa
Paul Ricoeur
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 656
Pubblicato nel 1960, Finitudine e colpa è con Verità e metodo di Gadamer il testo che inaugura l'"âge herméneutique", un'età che ha fatto dello statuto dell'interpretazione una questione dirimente per la filosofia. L'ermeneutica in quest'opera si presenta come decifrazione dei simboli e dei miti attraverso i quali è stata fatta esperienza, nelle tradizioni greca e biblica, dell'enigma del male. Simboli primari (impurità, peccato, colpevolezza) declinati nei miti del "principio e della "fine" e caratterizzati da una duplicità di senso. Di qui la definizione della ermeneutica come dialettica tra senso letterale e senso profondo dei simboli. Un modello posto sotto il motto «il simbolo dà a pensare». Sta in ciò la classicità di Finitudine e colpa: Ricoeur ha fatto del male - delle sue condizioni simboliche di possibilità - la cosa stessa della filosofia. E ha giustificato - come fosse una «seconda rivoluzione copernicana» - la legittimità dell'ermeneutica: essa è il cammino della ragione, attraverso il conflitto delle interpretazioni, per render conto del male che è già lì, e resta opaco al rischiaramento. Un compito «mai finito di distruggere gli idoli, al fine di lasciare parlare i simboli».
Morale e religione. Per una visione teistica
Andrea Aguti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 192
Nella storia dell'umanità la morale ha formato un binomio inscindibile con la religione. Tuttavia, nella cultura e nelle società occidentali moderne, le teorie etiche hanno concepito la morale in modo autonomo rispetto alla religione, oscurando o rimuovendo il suo fondamento teologico, al punto da legittimare la tesi di "un'etica senza Dio" nel dibattito pubblico. In quello accademico, poi, si moltiplicano le spiegazioni naturalistiche della morale che tengono in scarsa o nulla considerazione la religione. L'intento del libro, che tiene conto anche del recente dibattito anglo-americano sul tema, è quello di ricongiungere morale e religione a partire dalla visione teistica del mondo: una visione filosofica e al tempo stesso religiosa che riconosce l'esistenza di un Dio onnipotente, onnisciente, perfettamente buono, creatore del mondo. La tesi sviluppata è che un'etica su basi religiose, lungi dall'essere superata e inattuale, è in grado di offrire una giustificazione e una motivazione della morale che è più convincente di una secolare e di rappresentare, all'interno del pluralismo etico contemporaneo, una chiara alternativa al relativismo e al nichilismo morale.
Anselmo d'Aosta. Fides quaerens intellectum
Karl Barth
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
L’intento più profondo dell’Epistola ai Romani (1922) poneva Barth di fronte a problemi irrisolti: se parliamo di Dio non vogliamo esprimere le nostre soggettive esigenze, ma cogliere la realtà oggettiva dei rapporti tra l’uomo e la divinità, donde deriva a noi la possibilità di conoscere questa dimensione oggettiva? In altri termini: come è possibile, come avviene che Dio, il «totalmente Altro», ci doni, assieme alla sua salvezza, la possibilità di conoscerla? Di qui nasce per Barth l’esigenza di andare oltre il richiamo profetico e polemico della sua prima grande opera, per impegnarsi in un lavoro paziente che in primo luogo approfondisse le basi su cui poggiava la rivoluzione teologica appena compiuta, e in secondo luogo, su tali basi, tentasse un’opera di rifondazione della teologia. Il commentario alla prova anselmiana dell’esistenza di Dio, Fides quaerens intellectum (1931) è la presa di consapevolezza definitiva di tale compito e prepara l’inizio della monumentale Dogmatica ecclesiale, i cui volumi cominciano a uscire dal 1932. Ma il libro di Barth ha un valore non solo teologico: rappresenta infatti una delle più originali interpretazioni di Anselmo, tanto da essere ormai un classico della filosofia del Novecento.
Guardini e la filosofia di Dante
Oreste Tolone
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 144
C'è molto di Dante e della sua Divina Commedia nella filosofia e nel pensiero di Romano Guardini. Il teologo italo-tedesco ha - fin dalla sua giovinezza e per tutta la sua vita letteraria - camminato sulle tracce di quel poeta e pensatore, apice del modo cristiano di vivere, che con la sua opera illuminò il Medioevo. Viene qui indagato in modo sistematico il rapporto tra i due autori: con un approccio non filologico, né storico, ma essenzialmente filosofico-religioso, Guardini ha tentato una lettura esistenziale del poema dantesco, con l'intento di riappropriarsi di un'opera che incarna il modo cristiano di vedere e interpretare la realtà. Questa la grande capacità che lo stesso Guardini riconosce alla letteratura e ai grandi scrittori: leggere e comprendere l'esistenza umana.
Paradossi
Sebastian Franck
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 432
Fin dal loro apparire, nel 1534, i Paradossi di Sebastian Franck suscitarono sconcerto per la loro radicalità: ad avere la forma del paradosso sono la teologia stessa e la Scrittura, un paradosso in conflitto con tutto ciò che il mondo crede. Di qui l'andamento dialettico dell'opera: il vero Cristo, il Cristo interiore, lo Spirito, non ha bisogno delle Chiese storiche, ovvero non ha bisogno di libri, cerimonie, culti. Il Nuovo Testamento stesso è pensato da Franck non come un libro, una legge, bensì come lo Spirito santo che parla all'uomo interiore, all'uomo completamente distaccato. Affermazioni che nella loro paradossalità, anche stilistica, riprendono temi della mistica speculativa di Meister Eckhart e inaugurano quella corrente della cultura europea che va sotto il nome di "pensiero religioso liberale". Non a caso Pietro Martinetti ebbe a scrivere: "Sebastian Franck è la più grande figura religiosa del cristianesimo moderno. Egli ha un intuito profondo della realtà: anche nella storia religiosa sa gettare uno sguardo penetrante, sicuro, sereno, obiettivo. Egli solo ha saputo sottrarsi, restando cristiano, alla schiavitù del biblicismo, che egli rimprovera anche agli anabattisti, e resistere al sogno di restaurare il cristianesimo apostolico [...] Non dobbiamo perciò meravigliarci se egli rimase solo.".
Noi crediamo in queste verità. Riflessioni cattoliche sul «principio americano»
John Courtney Murray
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 352
Nel 1960, accompagnando l'ascesa alla Presidenza del primo cattolico, John Kennedy, sospetto in vasti settori dell'opinione pubblica protestante perché la Chiesa cattolica sembrava limitarne l'autonomia, il padre gesuita John Courtney Murray pubblicò We Hold These Truths - Catholic Reflections on the American Proposition, la raccolta dei propri scritti. In essa, a partire dal diritto costituzionale americano, proponeva di assumere pienamente la libertà religiosa come principio da valorizzare e non come male da tollerare. Kennedy si ispirò a Murray anche in un celebre discorso a Houston di quello stesso anno che ebbe particolare risonanza politica ed ecclesiale, anche ad anni di distanza. La prima apparizione italiana del testo (Morcelliana, 1965) intendeva accompagnare i lavori del Concilio Vaticano II ed in effetti ebbe un'influenza decisiva sulla Dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae anche grazie ai rapporti di lunga data dell'autore con Paolo VI. Oggi, in concomitanza con l'ascesa alla Presidenza di Joe Biden, secondo cattolico dopo Kennedy, vede la luce questa nuova edizione, con una premessa e una nota biografica e bibliografica di Stefano Ceccanti, nella convinzione che alcune intuizioni di fondo del testo e della Dichiarazione possano avere ancora un significato.