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Orthotes: Festival

La disposizione dell'amicizia e la possessione dell'amore

La disposizione dell'amicizia e la possessione dell'amore

Umberto Galimberti

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2016

pagine: 54

Platone ha inventato un grande rimedio per la follia: la ragione. In questo breve, denso e illuminante saggio, Umberto Galimberti muove dai Greci per giungere fino a noi e alla relazione che ci costituisce. Il Simposio, il più bel testo che mai sia stato scritto sull'amore, ci guida ancora a scoprire la mediazione che l'amore realizza tra la follia e la ragione. È attraverso l'amore che entriamo in contatto con la nostra follia: ci innamoriamo, infatti, proprio di chi è riuscito a intercettarla e a presentarla a noi stessi. A differenza dell'amicizia, l'amore crea una situazione di possessione, che non siamo capaci di governare e in cui a parlare è il corpo, non più il linguaggio della ragione.
10,00

Breve viaggio tra scienza e tecnologia, con etica e donne

Breve viaggio tra scienza e tecnologia, con etica e donne

Nicla Vassallo

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 58

Una volta superati i "sermoni retorici", che da più parti si fanno sulla pericolosità della scienza, e quando siano stabiliti i confini tra la conoscenza scientifica e le sue applicazioni tecnologiche, si capisce meglio l'indipendenza della scienza dalla questione etica del bene e del male. Ciò tuttavia non comporta - sostiene la Vassallo - l'aver già risolto tutti i problemi che sono legati alla tecnologia, anche nelle sue ricadute sul corpo femminile, né si può dire superata la necessità di ricordare che l'aspirazione al conoscere rientra nella stessa costituzione dell'essenza umana. Tornare a chiedersi che cos'è la scienza serve piuttosto a limitare il ruolo dei valori non epistemici, che possono al limite entrare nel contesto della ricerca, ma non in quello della giustificazione razionale della verità scientifica.
10,00

I colori del bene

I colori del bene

Achille C. Varzi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 114

La filosofia è sempre stata coinvolta nella responsabilità di un autentico "vivere bene". Lo ricordava già Seneca a Meneceo. Al di là delle differenze derivanti dalla dimensione non semplicemente individualistica, ma etica e politica del vivere, noi contemporanei ci sentiamo chiamati a stabilire la possibilità di una "globalizzazione" del bene. Per uscire dalle strettoie del senso unicamente negativo, che al soggettivismo si può dare in questo campo, è richiesta la disponibilità ad accettare un mondo "policromo" di valori. Pertanto, muovendo dal pluralismo estetico e procedendo con rigorose argomentazioni, ci si sforza di dimostrare come solo una difesa adeguata del pluralismo etico possa tentare di dare soluzione al dilemma sull'oggettività o convenzionalità del bene.
10,00

Sovranità del bene. Dalla fiducia alla fede, tra misura e dismisura

Sovranità del bene. Dalla fiducia alla fede, tra misura e dismisura

Massimo Donà

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 82

Nel percorso che Platone indica per l'anima, al Bene che è alla sommità nulla potrà opporsi se non presupponendolo. Quel principio illumina le idee, quegli universali, che non sono visibili agli occhi sensibili, ma che soli fanno abbandonare la "fiducia" mondana sempre intrisa di confusione e dubbio. Così il bene è la verità stessa, di cui abbiamo un disperato bisogno. Abbiamo nostalgia, in realtà, degli opposti perfettamente distinti. In questo denso saggio, alla chiara e perfetta distinzione tra Bene e Male viene ricondotto anche il vero senso dell'attesa dei cristiani, e quindi tanto della fede come fondamento delle cose che si sperano, quanto della speranza dell'impossibile. "La ricerca dell'opposizione assoluta, che, sola, potrebbe liberarci da una soffocante insecuritas, non potrà mai giungere in porto".
10,00

Il compito dell'impossibile

Il compito dell'impossibile

Franco Rella

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 60

L'aver assunto su di sé un "compito dell'impossibile", qual è quello di tentare di definire il bene (ma anche il male), ha prodotto in questo testo un "inquieto vagabondaggio" tra frammenti che si compongono e di nuovo si scompongono in un percorso problematico. L'idea che il bene non sia senza il male, che un mondo senza il male sia un mondo "scorticato e privo di ombra" (Bulgakov), spinge a riproporre, mai appagati dalle risposte, in modi diversi l'identica domanda. Dai filosofi e tragici greci fino a Bataille e Blanchot, passando per preziosi riferimenti a Thomas Mann, Kafka, Pasolini, Simone Weil e tanti altri, la questione del bene (e del male) richiama quella del potere, della violenza, della guerra e della libertà, ma anche della scrittura e dell'arte stessa. E coinvolge non solo l'umano, ma anche il divino.
10,00

È bene definire il bene?

È bene definire il bene?

Enrico Berti

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 52

Il punto di partenza assunto nel saggio è la definibilità del bene, una volta che ci si occupi di esso non in quanto assoluto e irraggiungibile, ma piuttosto vedendolo come bene umano, praticabile e realizzabile. Come tale, esso è l'oggetto delle aspirazioni umane e concretamente indicato nei diritti fondamentali, nelle varie libertà e nei diritti politici, che documenti ufficiali hanno ormai sancito. Da Aristotele fino alla sua ripresa da parte di Martha Nussbaum, la felicità, per quanto fragile, si sostanzia proprio di questi beni, che possono essere presentati come vere e proprie "capacità". Completa il testo un intervento di Berti sull'Etica nicomachea di Aristotele, da cui emerge il carattere pratico di una filosofia che punti a definire che cos'è il bene, ossia aristotelicamente la felicità, per l'uomo.
10,00

Globalizzazione del bene?

Globalizzazione del bene?

Gereon Wolters

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 46

La globalizzazione, che caratterizza il nostro tempo, giustifica un senso nuovo della domanda sulla universalizzazione possibile del bene. Nel saggio si affronta il problema tenendo ben conto del significato etico del bene e della sua storia, ma insistendo in particolare sulla forma da esso assunta a partire dall'illuminismo. Da allora il discorso sui diritti umani si è allargato sempre più in quanto intrinsecamente egualitario e universale. Tuttavia una tale diffusione fa riflettere non solo sulla differenza esistente tra fattualità e normatività, ma anche sulle resistenze che essa continua a incontrare in quanto apparente imposizione occidentale. Pertanto si tratta di afferrare, in tutta modestia, i reali ostacoli che si frappongono all'attrattiva ovunque esercitata dal bene nella forma dei diritti dell'uomo.
10,00

L'uomo nell'età della tecnica

L'uomo nell'età della tecnica

Umberto Galimberti

Libro

editore: Orthotes

anno edizione: 2023

pagine: 62

In questo intervento Umberto Galimberti smonta il tema della tecnica intesa come mezzo, per sostenere l’idea che essa, nella nostra epoca, rappresenti un intero mondo che riproduce se stesso in maniera indefinita, e cioè senza ormai più neanche un fine. L’uomo, come affermava Arnold Gehlen, è una creatura mancante che per sopperire alle proprie carenze ha inventato specifiche forme di rappresentazione culturale e sociale, quali l’educazione, le istituzioni, le leggi e la politica. Queste forme hanno tuttavia finito per piegarsi alle ingiunzioni di una società che, in rapida trasformazione, ha reso centrali – e anzi vitali – le idee di produttività, di efficienza, e tutti quegli imperativi che riguardano il successo, la riuscita, l’ottimizzazione, il progresso, l’affermazione, il consenso. Infine la tecnica stessa, da strumento razionale d’ausilio e salvaguardia della vita umana, ha finito per trasformarsi in un apparato di potere autonomo e autosufficiente. A partire da queste considerazioni Galimberti ci conduce in una breve ma spietata investigazione su cosa voglia dire aver lasciato spazio al sormontare della tecnica a scapito del vivente e del senso dell’esistere.
6,00

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