Libri di Umberto Galimberti
La lampada di Psiche
Umberto Galimberti
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2001
pagine: 183
L'uomo al tempo della tecnica, avverte Umberto Galimberti, deve ripensare il suo mondo e i concetti tradizionali su cui finora si è fondato: la verità, la politica, la ragione, l'ideologia, l'etica, la natura, la religione, la storia. Per la prima volta siamo inadeguati e inconsapevoli rispetto a un presente che è già futuro. Così ci troviamo in una condizione paradossale e ambivalente: da un lato temiamo la tecnica, dall'altro cerchiamo di rincorrerla perché è diventata la condizione della nostra esistenza. Da questa inadeguatezza emergono segnali di malessere preoccupanti. Galimberti disegna una cartografia dei sintomi che la cronaca quotidiana propone con urgenza: dalla depressione diffusa fino alla minaccia di una guerra planetaria.
Filosofia e biografia
Umberto Galimberti, Luca Grecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2005
pagine: 188
La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica
Umberto Galimberti
Libro
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2008
pagine: 64
L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 180
Il nichilismo, la negazione di ogni valore, è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Si è nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non "lavorano" più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un "noi" motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai "riti della crudeltà" o della violenza (gli stadi, le corse in moto). C'è una via d'uscita? Si può mettere alla porta l'ospite inquietante?
Il senso di fare scuola. Una conferenza di Umberto Galimberti
Umberto Galimberti
Libro
editore: Edizioni Artestampa
anno edizione: 2009
pagine: 24
Nell'insegnamento ci si muove in quella zona di confine tra il logico e il simbolico che equivale a dire, in termini un po' grossolani, tra ragione e follia". Galimberti affronta in una conferenza tenuta a Modena e trascritta in questo libretto il tema complesso e quanto mai attuale del "senso di fare scuola". Cosa significa educare, quale l'approccio e la disposizione d'animo che fanno dell'insegnante non un mero esecutore di un mestiere ma una guida, una figura carismatica capace di intercettare le esigenze profonde del variegato insieme di individui che compongono una classe? A queste domande Galimberti risponde parlando "un momento di filosofia": attraverso una riflessione sul rapporto tra pensiero simbolico e pensiero razionale si profila la possibilità di un nuovo equilibrio comunicativo tra docente e studente, un nuovo linguaggio in cui alle maglie rigide e univoche della logica si affiancano le istanze polisemiche della simbolica. È in questa "zona di confine" che dovrebbero sapersi collocare gli insegnanti: perché è proprio dalla scuola che possono dipendere il successo e la felicità della vita futura.
Senza l'amore la profezia è morta. Il prete oggi
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2010
pagine: 132
Attraversando i territori del sacro, dell'etica, della tecnica, del futuro del cristianesimo e delle radici dell'Occidente, sostando sulla condizione giovanile e sulle metamorfosi recenti del lavoro e delle famiglie e giungendo a toccare le soglie della vita e della morte, Umberto Galimberti offre con questo testo un quadro dei tratti della nostra cultura, senza nasconderne le ombre e i pericoli. E ai preti rivolge una richiesta precisa: rimettere in circolazione il fondamento del cristianesimo che è l'amore, minacciato nel nostro tempo di eclissarsi in nome di pseudo-valori, che hanno già fatto molta strada nel cuore dell'umanità.
L'uomo nell'età della tecnica
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2011
pagine: 64
Ancora una volta tocchiamo con mano che la tecnica non è più un mezzo a disposizione dell'uomo, ma è l'ambiente, all'interno del quale, anche l'uomo subisce una modificazione, per cui la tecnica può segnare quel punto assolutamente nuovo nella storia, e forse irreversibile, dove la domanda non è più: "che cosa possiamo fare noi con la tecnica?", ma: "che cosa la tecnica può fare di noi?". (U. Galimberti).
Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto
Umberto Galimberti
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 436
Più di dieci anni fa nelle "Orme del sacro" Umberto Galimberti esplorava la religiosità in Occidente. Da allora la riflessione di Galimberti sul sacro e sulla sua crisi si è approfondita, mentre molte cose cambiavano nel panorama religioso e intellettuale, prima fra tutte l'elezione di Joseph Ratzinger a papa dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II. In questo nuovo libro, che riprende solo in alcune parti il testo precedente, Galimberti mira a definire compiutamente la sua visione del cristianesimo, a cui riconosce il merito di aver dato vita e forma all'Occidente, ma che a questo Occidente ha anche strappato il cuore autenticamente religioso. Il cristianesimo è per Galimberti la religione dal cielo vuoto, la religione che ha desacralizzato il sacro, perché ha assegnato tutto il bene a Dio e tutto il male a Satana. Ha preferito la razionalità della filosofia greca con cui ha costruito la sua teologia al comandamento dell'amore che è l'essenza del messaggio evangelico. Per contare ancora qualcosa nel nostro mondo dominato dalla tecnica, questo cristianesimo ormai del tutto esangue e desacralizzato si è ridotto a un'agenzia etica, che si pronuncia su aborto, fine vita, scuola pubblica e privata, e si è fatto "evento diurno, lasciando la notte indifferenziata del sacro alla solitudine dei singoli, (...) che oggi, senza protezione religiosa, devono vedersela da soli con l'abisso della propria follia, che il sacro sapeva rappresentare e la ritualità religiosa placare".
Cura dell'anima
Enzo Bianchi, Umberto Galimberti
Libro: Copertina morbida
editore: ASMEPA Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 58
Gli autori affrontano il tema analizzando tutte le possibili sfumature di significato, sia dal punto di vista filosofico, sia psicoanalitico sia religioso, accompagnando il lettore in una vera e propria "storia dell'anima".
Opere. Volume Vol. 9
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 352
Una volta cadute dall'Iperuranio dove le aveva poste Platone e svestite del carattere di Verità, le idee sono entrate nella storia, hanno assunto un significato nella tradizione e nel tempo, sono diventate episodiche e discontinue, rinviano di continuo ad altro, non sono più una faccenda di puro intelletto, muovono le emozioni e svolgono un'azione seduttiva, sono oggetto del pregiudizio di ciascuno ma sono in grado anche di erodere, corrompere e modificare il pensiero tramite la loro comunicazione.
Opere. Volume Vol. 6
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 268
"Questo libro parla della terra e del suo male, del segno e del simbolo del linguaggio e del suo limite. Questo libro parla di Jung, perché, come Nietzsche, Jung raggiunge l'essenza violenta del discorso psicologico e quindi l'origine del discorso, che neppure la filosofia conosce perché, come 'scienza umana', non dice che il limite... Dopo Jung non si può fare psicologia se non accedendo alla nascita della psicologia che non si trova nei testi scientifici, dove le tautologie assicurano i generi e le tecniche, ognuno al suo posto, ma in quel pre-testo che è la religione, dove il dramma divino narra la vicenda umana che l'uomo non può raccontare, perché il suo racconto, il suo testo è venuto dopo. Per questo in Jung non parla il sapere, ma Dio e gli dèi. Con Jung torna l'enigma, torna l'Oscurità. La sua psicologia assume il modo del discorso per trasferirlo al limite del discorso. È questo limite che vogliamo indagare." (Dalla prefazione)
La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica
Umberto Galimberti
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 64
"Chi sono gli abitatori del tempo? Siamo noi gli abitatori del tempo, tutti noi: chi persuaso di potersi salvare dal nichilismo aggrappandosi (disperatamente o felicemente) a una fede che salva, chi invece persuaso che i valori, gli immutabili, sono destinati a non reggere, H perché deboli. Siamo tutti noi, figli della tecnica, figli a volte felici, e altre disperatamente alla ricerca del senso rubato, angosciati di fronte alla Götterdämmerung, alla caduta degli dei, o apparentemente acquietati nel paradiso occidentale. Noi, convinti che 'ormai solo un Dio ci può salvare'". (Dalla Presentazione di Rosanna Lissoni).

