QED: Kosmos
Tango a Porto
Antonio Danise
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2025
pagine: 104
Un professore esperto di letteratura portoghese viene invitato a partecipare in qualità di relatore a un convegno che si tiene a Porto. L'argomento scelto per il suo intervento attiene al romanzo di António Lobo Antunes, A morte de Carlos Gardel. La preparazione della relazione da presentare al convegno si rivela subito piuttosto problematica in quanto le trame e lo stile del testo dell'autore portoghese gli riportano alla memoria ricordi che hanno segnato il suo passato e che continuano a tormentarlo. A Porto il professore incontra Sofia, una giovane donna portoghese, con cui inizia una relazione che va al di là della semplice conoscenza. Col tempo il rapporto fra i due tende a deteriorarsi. Tuttavia, il protagonista continua a frequentare Sofia e, a sua insaputa, approfitta degli incontri con lei per trarre ispirazione per la scrittura di un romanzo. Tormentato da sensi di colpa, scrupoli e perplessità, il protagonista-scrittore è colto da profonda frustrazione a causa della difficoltà di tradurre la loro storia nel romanzo desiderato. Questa difficoltà gli fa comprendere, alla fine, che la finzione narrativa è cosa ben diversa dalla vita e le persone altro dai personaggi di un racconto, mettendo in discussione il progetto di scrittura.
Viaggi elementali
Anna Maria Farabbi
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2025
pagine: 72
Tre viaggi dentro gli elementi, nel profondo materico, geografico, esistenziale, mistico. Dall'Appennino Umbro di un eremo dentro cui il silenzio è punteggiato acusticamente dal latrato dei lupi, al deserto dentro cui un'oasi di donne custodisce l'acqua accompagnandola con canti arcaici, alle tensioni vegetali dei giardini zen giapponesi, tra i segni calligrafici di monaci, dentro l'ombelico misterioso di un'isola del mediterraneo. I registri della narrazione fluidificano nella poesia come pellegrinaggi interiori in cui il passo del piede ritma la parola spogliata.
Il violinista Igor Brodskij
Romano Augusto Fiocchi
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2025
pagine: 144
Lui, Igor Brodskij, è un violinista di strada russo di origine ebraica. Lei una ragazza armena di cui nessuno conosce il nome. Poi c'è un violino, invisibile ma in grado di produrre una musica così straordinaria da far innamorare chi l'ascolta. Infine un investigatore dall'olfatto speciale che insegue Igor Brodskij per mezza europa: riuscirà a raggiungerlo e a scoprire il mistero della sua musica? Romano Augusto Fiocchi racconta la storia del più grande violinista del Ventunesimo Secolo con un linguaggio tra prosa e poesia, scurrilità e dolcezza, imprimendo nella memoria del lettore l'immagine di un personaggio che difficilmente potrà dimenticare.
Rezia
Sacha Rosel
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2025
pagine: 168
Lucrezia Leuco è una quarantenne che vive con la madre malata. Imprigionata in una vita anonima e senza futuro, Lucrezia si rifugia nel ricordo del passato, caratterizzato dalla scoperta-ossessione del colore bianco e della pittura, seguita da un soggiorno forzato in una clinica psichiatrica. Sarà in questo antiluogo di costrizione che Lucrezia incontrerà un nuovo colore, il viola, incarnato da una ragazza svizzera, Gisèle Rhodopas. La scomparsa improvvisa di Gisèle e la successiva uscita di Lucrezia dalla clinica riportano la protagonista nella casa materna, fatta solo di mutismo e immobilità. Con il passare degli anni, sedimentati come polvere sui giorni e sui pensieri, Lucrezia sembra ormai aver perso la vista, accecata dal grigio di un tempo e di un spazio sempre uguali. Sarà soltanto un rinnovato incontro con il ricordo, simboleggiato dal quaderno lasciatole da Gisèle, che permetterà a Lucrezia di ritrovare sé stessa e la promessa della pittura totale, in una rinascita mistica in cui la sua immagine e quella di Gisèle coincidono e si uniscono fino a diventare luce.
Niriana o del silenzio
Giuseppe Bella
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 112
I racconti che figurano in questa raccolta sono scritti in prima persona. Ne è protagonista un personaggio-io che non declina mai il proprio nome, e che tuttavia agisce come forza centripeta, riconducendo a sé le scene del mondo, e ricreandone un altro abitato da potenze insidiose, che da parte loro hanno molti segreti da rivelare. In questi racconti ricorrono, infatti, alcuni temi: un'incombente aura di mistero; un sogno premonitore; l'attesa o la scoperta di un segno, che smentisce il proprio stesso contenuto, perpetuando un inganno, segnalando un lieve stato di malessere o di follia tra le pieghe del quotidiano. I personaggi conducono esistenze minori, per le quali l'inquietudine sembra rappresentare una possibile salvezza o una forma di rivelazione, sebbene questa sia, poi, quasi sempre elusa, differita o negata. E a farsene tramite è un messaggero. L'araldo può essere una creatura celeste, ma ambigua, o un vecchio, o una donna dalla consistenza fantasmatica.
Apoteosi di un allucinato
Marco Vetrugno
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 96
Uscito dal carcere Boris non è cambiato, fra un viaggio e l'altro come corriere della droga per un boss salentino, continua a credere che la scrittura sia l'unica forma di lotta che gli sia stata concessa, un'assurda militanza alla vita, un insano apprendistato alla morte. Lo scrittore vive una particolare forma d'alienazione che gli fa ricoprire il duplice ruolo di guardiano-detenuto di una struttura lisergica intimamente chiamata "Panopticon cerebrale": il non luogo degli eterei, degli spiriti che sin dall'infanzia lo assillano con le loro confessioni. Fumare l'eroina sulla carta stagnola è una condanna alla quale il ragazzo non riesce a sottrarsi, una tregua illusoria, una pulsione autodistruttiva che lentamente lo divora ma che allo stesso tempo sorregge e contiene la negatività dei suoi stati d'animo. La malattia psichica e il suicidio del padre sono le origini di un malessere feroce, di una rabbia ingigantita da una sensibilità rara e debilitante, da una terribile visione amplificata e sostenuta dallo studio dell'arte e della letteratura, un'eredità tramandata nei secoli, un lascito che Boris accoglie e tenta di perpetuare a sua volta. Neanche un amore insperato e una serie di fughe nella Madrid delle pitture nere o nella Otranto dei bastioni scorticati dal vento, nulla sembra poter contrastare una fine ineluttabile. "Apoteosi di un allucinato" è un folle tentativo di sopravvivenza, è la confessione di un non vinto costantemente mimetizzato fra i tossici del Ser.t., fra i ragazzi di strada che non hanno più nulla da chiedere, fra gli ultimi che di notte delirano bevendo whiskey e calando acidi Hofmann, ma è anche la prova lampante della contraddizione insita in un codice d'onore che fa della compassione e della ricerca della bellezza due principi incrollabili.
Quattro apocalissi
Domenico Benedetto D'Agostino
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 88
In tempi remoti uomini e animali si cibavano solo di erbe e parlavano la stessa lingua. Millenni dopo, secondo una antica tradizione che oggi ricordano in pochi, nella notte dell'Epifania era possibile sentire gli animali confabulare tra loro e parlar male dei padroni qualora questi non li allevassero nel migliore dei modi. Al contempo, e all'oscuro degli uomini, animali di ogni latitudine si riunivano per discutere di pericoli e di calamità imminenti. Un mito che gli umani, ormai, non ricordano più. Gli animali, invece, ne conservano ancora memoria: prima della fine di tutti i tempi, uomini e bestie torneranno a comprendersi. Ma sull'opportunità o meno di parlare agli uomini per avvertirli, persino tra gli animali non c'è uniformità di intenti. Così, a quattro bestie soltanto, rappresentative dell'intero genere animale, è demandata un'orazione. Quattro discorsi per una sola decisione, in una antica e lontana notte di qualche secolo fa. Quattro disquisizioni sull'apocalisse.
Malarazza
Emilio Nigro
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 96
La carne cattiva, non di razza, lo scarto. Storie di identità segnate. Da un destino incontrovertibile predesignato da ambiente, codici non scritti, mentalità, substrati culturali, generazione. Destino direttore di agire, sentimenti, conflittualità familiari e relazionali, un destino infestante. Sottesi speculari accomunano i personaggi dei racconti. Brevi. Sequenze crude per geografie di moti, destinazioni di approdo. Provocazioni. Brevi, della brevità estemporanea ma dal lascito grumoso, della sensazione deflagrata e poi affievolita dall'esame oggettivo sulla realtà. Quindi la rassegnazione. Indifferente, piatta, agita naturalmente, di tradizione. La rassegnazione dei vinti, i disillusi, i sottoposti, subalterni a un superiore, sociale o divino. Non senza lotta: il tentativo di determinazione di autonomia personale (e collettiva), l'affermazione d'indipendenza, la rivendicazione d'essere difformi ma eguali, fedeli al sé, fuori dal dovere, dall'obbligo, dal confine. Sottesi di condizioni comuni. A volere rendere grazia, per stimolazione di coscienza, allo stato di libertà, alla comune volontà di potenza nel riscattarne il diritto naturale. Teatro d'azione il Sud. Specifico, individuato. Feticcio del basso, dei meridioni, di tutte le intestina del mondo. Il Sud del senso - anzi del sentimento - di vacuità, di eterna transumanza, del precariato o peggio dell'invisibilità sociale; il Sud della non identificazione del senso dell'esistere. E, tradendo l'esempio della progenie ellenica, rinunciare passivamente ad allontanare la morte prendendosene gioco, accogliendola invece, ospitandola, affiancandola in vita. Con bellezza. Con disperata, estrema, bellezza.
La vecchiaia del bambino Matteo
Angelo Lumelli
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 240
In un momento prodigioso del millenovecento, all'inizio della nostra storia contemporanea, tre bambini, in una classe di prima elementare del 1950, in un piccolo paese del Piemonte, stringono un'amicizia straordinaria, che li accompagnerà fino ai nostri giorni. La loro infanzia attraversa l'ultimo dopoguerra, il cambiamento che fece diventare remoti e quasi incredibili i decenni appena passati - l'era dei buoi, delle lucerne a petrolio, degli attrezzi primordiali - per cui essi si ritennero gli ultimi ad avere una memoria diretta del passato, esuli di un tempo mitico - ragazzi di un poema perduto. La loro infanzia non avrà fine, sarà per sempre attesa della vita, inesausta, la quale, disperdendoli tra le tre città del nord - Milano, Torino e Genova - non riuscirà, attraverso i fatti, a cancellare la magia del vero accadere. La storia, mentre vince la partita del vivere, soccombe davanti al perenne inizio che, miracolosamente, anima anche ogni fine, tanto che Ernestino Campolungo, uno di loro, sarà assunto in cielo abbracciato a una santa, mentre gli affreschi delle chiese di Genova scendevano per strada. Uno di loro è il narratore: il suo racconto corre lungo i fili invisibili del pensiero infantile, fiabesco e concreto, con una lingua che da umile diventa temeraria, una scalata all'ineffabile, tra descrizioni colossali e meravigliose fantasticherie. Il vagone di un treno merci abbandonato su di un binario in mezzo alle risaie dà il via al tema della vecchiaia, dell'abbandono e dell'attendere fallimentare, ritentato con timore e spavalda fantasia - mentre un personaggio accompagnerà, quasi segretamente, il racconto dall'inizio alla fine - l'uomo con gli occhiali riparati con il nastro isolante - figura della quale il figlio non riesce ad accogliere l'eredità, se non tra le lacrime, mentre nella notte, tra il generale sconvolgimento del cosmo, fuggono, in una colossale e tempestosa migrazione di corna e zoccoli, tutti i bovini d'Europa, proclamando la fine di un'era.
Pacchetti, cani e altre questioni
Silvia Palombi
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 112
Un bel giorno Vittoria, la protagonista della storia, si ricorda del pacchetto che tanti anni addietro un'indovina, consultata per questioni di cuore, le aveva detto di confezionare per raggiungere il suo obbiettivo, lo cerca in cima all'armadio dove lo ha infilato dopo ogni trasloco e lo trova. È passato tanto tempo e nella sua vita sono cambiate così tante cose che dopo averlo guardato a lungo decide che è arrivato il momento di aprirlo e, contravvenendo alle indicazioni della veggente, scioglie il nodo dello spago che lo lega. Non è sorpresa, sa bene cosa ci troverà dentro, ma non potrà opporsi alla tempesta di ricordi che quel gesto scatena nella sua testa e si abbandonerà a un flusso ininterrotto di memorie che tra gioie, soddisfazioni, delusioni, dolori, amori, speranze, sfide e rinunce, cani gatti pesci canarini e qualche rimpianto, ripercorre tutta la sua vita.
Figlio, fratello, marito, amico
Roberto Saporito
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 112
la storia di un uomo che alla morte, prima della moglie, in un incidente d'auto, e poi del padre, che gli lascia in eredità una montagna di soldi che gli permettono di smettere di lavorare, parte per Roma per vendicarsi del suo miglior amico che guidava la macchina nell'incidente. E qui avviene la trasformazione da uomo quieto e senza ambizioni e senza qualità, in personaggio violento e vendicativo che entra nella vita delle persone con furia e un'inedita aggressività. Un romanzo sul senso di colpa, la vendetta, il rimorso, il rimpianto e sulla difficoltà di distaccarsi dal proprio passato e sulle diverse reazioni che si hanno nei confronti degli accadimenti, specialmente quelli drastici e radicali della vita.
Preso
Roberto Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: QED
anno edizione: 2024
pagine: 80
Un misterioso avventore entra in una proseccheria dove trova il suo gestore, con il quale, dopo diversi incontri, stringe una leale amicizia, condividendo discorsi sulla vita professionale e affettiva e raggiungendo una consapevolezza nuova. Intorno a loro pareri e consigli su sapori e profumi del vino talvolta inebrianti, in un ambiente stile chalet di montagna. I due si confrontano su diversi temi sociali, in particolare: le gioie e il dolore che generalmente si alternano nella vita di ognuno. Il più delle volte il dolore è uno e ha una forza devastante, tanto da coprire le gioie anche se plurali. Ma non sempre è così, infatti, nel caso del protagonista, la potenza del dolore si trasforma in coraggio, quel coraggio di andare oltre e vincere le sfide della vita.