Queriniana: Meditazioni

Sono pagine che, nate da un costante confronto con le comunità religiose, possono riuscire illuminanti anche per le altre forme di vita, impegnate a vivere la realtà della fraternità, in obbedienza al ‘comandamento nuovo’ e quale segno ‘principe’ della novità cristiana.

Una nuova interpretazione delle pagine centrali del Vangelo di Matteo in chiave di psicologia del profondo.

Il sentiero che guida alla libertà di chi accoglie la vita come dono.

La vita non si realizza solo nell’azione, ma anche nell’attesa: nel vivere la nostra attesa di Dio e il nostro essere attesi da Dio. Brevi pagine per una spiritualità dell’attesa.

Chi si interroga sul rapporto tra salute e salvezza può qui trovare suggestivi motivi di riflessione. Viene presentata la lunga esperienza dell’autore a proposito dell’efficacia del messaggio di Gesù. Testimone, infatti, di numerose guarigioni fisiche e interiori, avvenute in incontri di preghiera e di evangelizzazione, egli mostra quanto possa essere grande la forza della fede.

Il sentiero che guida alla pace del cuore, indicato in brevi pagine.

Traccia di un cammino alla scoperta del senso e della profondità dell’esistenza.

Tre grandi autori propongono una breve e scorrevole meditazione sulla malattia.

Riflessioni, forse inconsuete oggi, ma che toccano le profondità dell'esistenza, per orientarle verso l'unico Amore degno d'essere totalmente e incondizionatamente amato, specie da chi desidera unificare e non disperdere la sua esistenza.

I racconti dell'infanzia in Matteo e Luca rappresentano una cristologia sviluppata, espressa attraverso una riflessione sull'origine di Gesù. Secondo l'Autore queste storie sulla nascita di Gesù e i suoi primi anni di vita costituiscono l'intera storia del vangelo in miniatura.

È meditando il Natale di Gesù, con finezza interiore, che possiamo trovare la chiave che apre al nuovo Millennio, quale nuovo 'primo mattino del mondo'. Lasciarsi 'catturare' da queste dodici melodie del cuore è sentirsi baciati da Dio, capaci di volare e di gioire ancora.