Quodlibet: Quodlibet studio. Lettere
La terra del morso. L'Italia ctonia di Ingeborg Bachmann
Camilla Miglio
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 174
Ingeborg Bachmann (1926-1973) trascorse in Italia quasi la metà della sua vita (1953-1973) tra Ischia, Napoli, Roma. La sua scrittura poetica è striata dai segni di un'Italia ctonia: l'impronta di questo luogo sotterraneo si rivela nelle forme e nei ritmi. La sua via di "fuga verso sud" è ricerca dell'umano dopo il disastro, dopo la guerra e la devastazione, ma è di fatto una discesa agli inferi. Bachmann consegna al lettore una terra sismica, popolata di animali pericolosi e mordaci, vipere, tarantole, oppure da esseri mobili, anfibi, capaci di vivere in molti regni. Una terra scossa da boati di terremoti e vulcani, e pure dal canto di creature inquietanti, fragili e oltreumane, sublimi eppure sempre esposte allo scherno altrui. Chi s'incammina per quel meridione si espone al "morso", allo choc che attraverso un dolore acuto inizia a un modo-altro del vedere e del sentire. Il libro è organizzato in quattro movimenti musicali. L'andamento vuole comporre voci ed elementi diversi secondo una scansione che lasci anche a chi legge spazi ritmici e pause di riflessione su una materia fluida.
Anche il cielo brucia. Primo Levi e il giornalismo
Andrea Rondini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 190
Famoso nel mondo per "Se questo è uomo" e per le altre opere narrative, Primo Levi lo è molto meno per la sua attività giornalistica autonomamente considerata. Il volume analizza gli interventi dello scrittore per i più importanti quotidiani, da "Repubblica" a "La Stampa", e per i periodici di larga diffusione: essi riguardano fatti di risalto internazionale, come il cronico conflitto arabo-israeliano, Cernobyl o i viaggi dello Shuttle, ed altri di portata nazionale, dal terrorismo degli anni settanta ai primi esperimenti genetici; eventi che ebbero grande impatto sull'opinione pubblica e sono in molti casi ancora oggi di stretta attualità. Gli articoli di Levi si soffermano anche su personalità ben note - da Gheddafi ad Arafat, da Gorbaciov ad Aldo Moro - e tracciano una particolare storia dell'Italia e del mondo contemporaneo, visti con l'occhio di un intellettuale-scienziato che ha cercato di affrontare con gli strumenti della ragione, ma anche con una carica polemica per certi versi controcorrente, il caos della modernità.
Figure e forme della memoria culturale
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 243
Una capacità fondamentale che distingue l'uomo dagli altri esseri viventi: quella di acquisire, elaborare e conservare informazioni interagendo con l'ambiente, di trasformarle in conoscenze e ricordi condivisi. All'origine dell'umanità sta questa memoria produttrice di sapere, che va ad aggiungersi alla memoria animale o biologica. Se quest'ultima è fatta di programmi registrati nel codice genetico e si rivela nella forma di disposizioni o istinti, la memoria culturale è un insieme di istruzioni per trattenere esperienze e produrne di nuove, è un sapere impresso e attivo nei corpi, nelle pratiche, nella cultura materiale, nelle tecniche, nelle rappresentazioni. Oltre a riguardare il modo in cui questo sapere viene elaborato, prodotto e trasmesso, lo studio della memoria culturale indaga la produzione di ricordi collettivi, la quale ha sì a che fare con la conoscenza del passato, ma interessa essenzialmente il presente, la costruzione e la trasformazione delle identità collettive e individuali. Il volume presenta diversi casi di studio che gettano luce su dinamiche e aspetti cruciali del ricordare, affrontando questioni specifiche ed esemplari come il rapporto intimo che esso intrattiene con l'immaginazione o con l'oblio, e analizzandone figure e modalità particolari: dalla festa al racconto orale, dalla memoria discorsiva a quella privata, alla memoria dei luoghi e dei nomi.
Genealogie. Saggi e interpreti del Novecento
Angela Borghesi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 257
Debenedetti, Contini, Fortini, Garboli; e ancora Paci, Enzensberger, Steiner, Berardinelli. Questo libro propone un viaggio attraverso la cultura letteraria contemporanea sotto la guida di alcuni tra i critici più prestigiosi degli ultimi decenni. A fungere da bussola è un'idea dell'interpretazione dei testi rigorosa ma non specialistica. Indipendentemente dalla varietà dei metodi e delle prospettive, i critici che lasciano il segno più profondo sono infatti sempre quelli capaci di trasformare l'analisi di romanzi o poesie in una forma di radicale interrogazione del presente: un'indagine sull'uomo, sul ruolo della cultura, sullo stato della società, che va al di là dei confini della letteratura. Il procedimento a cui ricorre il volume è il parallelo: due o più autori messi a confronto, per analogia o per contrasto. Ciò che ne emerge è una trama di filiazioni, derivazioni, discendenze o "genealogie". Perché l'operato dei critici assomiglia a quello degli scrittori. Soltanto un coinvolgimento personale consente di attingere a risultati validi su un piano generale: il corpo a corpo degli scrittori con i propri fantasmi equivale al corpo a corpo degli interpreti con i testi.
Scuola del mondo. Nove saggi sul romanzo del XX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 250
Se la storia e la teoria della letteratura diventano sempre più nemiche dell'arte del romanzo, solo i romanzieri possono dire qualcosa di interessante sulla loro arte. Da questa realtà trae spunto l'idea di raccogliere nove saggi letterari scritti a diverse latitudini. La storia del romanzo è sovranazionale e così dovrebbe esserlo la critica letteraria. Dalla Francia di Taillandier e Scarpetta alla Spagna di Goytisolo, dall'America Latina di Fuentes all'Italia di Affinati e Moresco, dalla Grecia di Proguidis al mondo anglossassone di James Wood e al Canada anglofrancofono di Francois Ricard, i diversi saggi riflettono ciascuno su un'opera di un grande romanziere del xx secolo, da Kafka a Musil, da Hemingway a Svevo, da Faulkner a Kundera. Baudelaire, all'inizio della nostra modernità, ha affermato che "quanto più la critica è personale tanto più è universale". C'è da aggiungere altro? Forse questo: la sopravvivenza delle opere d'arte dipende dalla nostra capacità di non spezzare il legame famigliare, perfino organico, che ci lega a loro. Se rinunciamo a pensare in modo libero il senso, la qualità e la novità formale delle opere, di quelle presenti come di quelle passate, esse precipiteranno ben presto al rango di décor, di ornamento, destinato a documentare un'epoca storica, ma non a rivelarla.
Notizie dalla post-realtà. Caratteri e figure della narrativa italiana degli anni Zero
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 162
I sei saggi raccolti in questo volume intendono disegnare uno spaccato delle tendenze narrative più significative degli anni Zero. Anni caratterizzati dall'indubbio primato del romanzo realista tradizionale, visto dagli scrittori come lo strumento più efficace per narrare il proprio tempo e forse anche per recuperare una funzione civile ormai smarrita. Tuttavia quello attuale è un contesto in cui la realtà, anche a causa della onnipervasiva presenta dei mass media, si è trasformata - per dirla con Walter Siti - in una "post-realtà", cioè in una realtà intermedia in cui la rappresentazione ha sostituito le cose, riducendo la vita a simulacro. Per questa ragione il racconto dell'oggi non può che coincidere con il racconto di un io, innalzato al ruolo di testimone e/o interprete di fatti veri o fittiziamente veri. Oppure esso viene filtrato attraverso la riscoperta di un passato riattualizzato in una chiave tendenzialmente "politica": da qui la scelta del romanzo cosiddetto neostorico, fondato su una rivisitazione problematica del nesso passato-presente. Lungo questi binari si muove la ricerca degli autori i quali si sono rivelati capaci di riaffermare, anche a costo di uno spietato e crudele autodafé, le ragioni della letteratura, sottraendola a quella dimensione di entertainment ed info-tainment di massa, cui l'ha relegata l'industria culturale.
In quel punto entra il vento. La poesia di Remo Pagnanelli nell'ascolto di oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 168
I saggi qui raccolti in volume non vogliono essere unicamente la testimonianza di uno scrittore scomparso venti anni or sono. La lettura di Remo Pagnanelli, del suo lavoro di poeta e di critico, orienta il lettore complice verso una perlustrazione più ricca e completa relativamente all'attività letteraria della fine del Novecento. Ne deriva una foto piuttosto verosimile circa alcuni passaggi dello stesso "fare poetico", qui inteso come legame profondo tra istanza etica e risultato stilistico. Un dibattito anche utile per chi, ancora, domanda alla poesia qualcosa che non sia solo la pura ed effimera sperimentazione, un astratto esercizio, una inconscia consolazione.
Strettoie. Peter Szondi e la letteratura
Christoph König
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 112
Il punto fosforoso. Antonin Artaud e la cultura eterna
Wilson Saba
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 120
Narrazione breve e personaggio. Tozzi, Pirandello, Bilenchi, Calvino
Giancarlo Bertoncini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 208
II volume ha come tema principale la narrazione breve (novella o racconto) nel Novecento italiano; il tema è trattato facendo riferimento all'opera di quattro autori, due dei quali (Federigo Tozzi e Luigi Pirandello) rappresentativi del quadro culturale e letterario del primo Novecento, gli altri due (Romano Bilenchi e Italo Calvino) quali esponenti della stagione culturale e letteraria della seconda parte del secolo. L'argomento è svolto su un duplice piano: uno di essi è costituito dall'esplorazione della poetica della narrazione breve, e pertanto della riflessione, da parte degli autori stessi, circa modi e finalità da ognuno assegnati alla novella o al racconto. Il secondo piano di trattazione dell'argomento del volume è costituito dall'analisi testuale di alcune novelle o racconti di Tozzi, Pirandello, Bilenchi, al fine di mettere in evidenza livelli tematici e modalità morfologiche che li caratterizzano o che esemplificano aspetti ragguardevoli della loro poetica, con riguardo altresì alla configurazione dello statuto del personaggio nei tratti principalmente identificativi.
Parole in guerra. Heinrich Heine e la polemica
Marco Rispoli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2007
pagine: 292
Cos'è la polemica? È un modo per combattere il dogma e avvicinarsi alla verità, oppure è una forma di aggressione dove a trionfare non è il vero, ma sempre e soltanto la forza della retorica? Nell'opera di Heinrich Heine (1797-1856), fra i maggiori poeti tedeschi dell'Ottocento, la questione si presenta di continuo, e gli scontri polemici che lo videro coinvolto si rivelano un passaggio decisivo nella storia dell'agire polemico, nello sviluppo e nel declino di quell'ideale spazio di discussione che fu la "sfera pubblica" dell'Illuminismo. Heine è per molti versi continuatore della tradizione di Voltaire e Lessing; al contempo, nel constatare la fragilità del terreno su cui poggia l'intellettuale moderno, è anticipatore di Nietzsche e di un esercizio critico dagli esiti nichilistici. Alternando l'analisi di alcune controversie a una riflessione di carattere generale sui modi e sui fini della polemica, il libro coglie un momento esemplare di quell'intreccio e di quell'antagonismo tra verità e violenza che è caratteristico della modernità.

