Libri di Antonietta Sanna
La scrittura o la vita
Jorge Semprún
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 304
«Nel 1947 avevo abbandonato il progetto di scrivere. Ero diventato un altro per rimanere in vita.» Reduce da Buchenwald e desideroso di fissare sulla pagina la sua tragica esperienza, Jorge Semprún, allora giovane intellettuale, si trova di fronte a un dilemma: raccontare la morte vissuta (sì, perché nel lager la morte si viveva) o aprirsi alla vita del «dopo», dimenticare la penna (che alla morte riconduce), concedersi a un'esistenza fatta di impegno politico, di amore, ma anche di quotidiana banalità. "La scrittura o la vita" è la storia di questo dilemma e al tempo stesso il suo scioglimento: dopo vari libri che affrontavano in qualche modo il tema dell'universo concentrazionario, Semprún è riuscito a darci una completa, sconvolgente testimonianza sulla realtà del lager. Ed è a Primo Levi (cui lo scrittore spagnolo dedica un capitolo della sua opera) che il ricordo del lettore italiano potrà riferirsi; poiché, nonostante le molte differenze nell'esperienza vissuta (Semprún fu infatti deportato come resistente francese, come «politico») e nell'elaborazione letteraria dell'esperienza stessa, un tema echeggia anche in queste pagine: come sarà possibile far credere agli «altri» che un tale scempio sia stato commesso? Introduzione di Paolo Mauri.
Leonardo e i filosofi
Paul Valéry
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 108
In occasione del quinto centenario dalla morte di Leonardo da Vinci, pubblichiamo la traduzione di "Léonard et les philosophes" (1929) di Paul Valéry. Il testo fu scritto come introduzione al saggio "Leonardo o dell’arte" di Leo Ferrero. Valéry ha contribuito in modo decisivo a rendere il genio di Leonardo modello dell’uomo europeo. In questo saggio, alla filosofia astratta, che non riconosce di essere un gioco linguistico e un genere letterario, Valéry contrappone la filosofia come arte del pensare. Leonardo ha la pittura per filosofia e sviluppa un esercizio della mente in cui interagiscono sensibilità e ragione, parola e disegno. La traduzione è accompagnata da uno scritto di Antonietta Sanna sulla persistenza del mito di Leonardo nel pensiero di Valéry, da uno studio di Danilo Manca sulla lettura valéryana della filosofia di Leonardo e i suoi esiti in campo filosofico (Benjamin, Jauss, Blumenberg, Merleau-Ponty, Derrida) e da una ricerca bibliografica sui saggi dedicati al Leonardo di Valéry.
Mea culpa
Louis-Ferdinand Céline
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: 77
Di ritorno dall'Unione Sovietica nel 1936, Celine pubblica il primo dei suoi scottanti e sbalorditivi pamphlet politici: "Mea culpa". Il testo, che qui viene proposto nella traduzione e con una introduzione di Giovanni Raboni, non è solo l'appassionato e disperato atto d'accusa contro gli spaventosi limiti della natura umana, ma anche una preziosa testimonianza che permette di cogliere le illuminazioni di una spregiudicata profezia. In appendice al volume sono raccolti due testi che documentano da un lato la storia della ricezione di Mea culpa in Russia e rivelano dall'altro il rapporto di Celine con autorevoli esponenti francesi della "letteratura impegnata".
La parola solitaria. Il monologo francese nel teatro del Seicento
Antonietta Sanna
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2007
pagine: 212
Un certain théâtre. Genèse d'un rêve valéryen
Antonietta Sanna
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 1998
pagine: 152
La scrittura o la vita
Jorge Semprún
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2005
pagine: 283
Dalla partecipazione alla Resistenza francese fino all'esperienza terribile del campo di Buchenwald, agli entusiasmi e alle delusioni del dopoguerra: Jorge Semprún racconta gli anni della sua giovinezza e al contempo dipinge un quadro vivo e intenso di uno dei periodi più bui della storia europea. Il lager di Buchenwald è narrato nelle sue pagine con la lucidità di chi sa di aver vissuto un'esperienza ai confini dell'umano. Semprún, nato a Madrid nel 1923, ha vissuto in Francia dove ha preso parte alla Resistenza prima di venire internato nel campo di Buchenwald. Dopo la Liberazione è stato attivo nel Partito Comunista Spagnolo, e ministro della Cultura tra il 1988 e il 1991.