Frutto di reiterate meditazioni lungo l’arco di almeno un ventennio, Del romanzo storico è pubblicato nel 1850, nel fascicolo VI delle Opere varie, di seguito alla Lettre à Mr C*** con cui si pone in esplicita relazione. È annunciato come un «andare avanti» rispetto alla prospettiva teorica del 1823, in parte mutata, ma non espressamente rinnegata: le relazioni fra storia e poesia, vero storico e verisimile sono, infatti, i principali oggetti di riflessione di entrambe le opere, ma il Discorso ne fa emergere nuovi aspetti introducendo la categoria del vero ideale e risemantizzando il verbo inventare, che si affaccia, così, sul contiguo dialogo Dell’invenzione. Molto oltre la dimensione del dibattito sorto negli anni Trenta, Manzoni riesamina i presupposti teorici del romanzo storico e le forme (e le ragioni) dei componimenti misti negli ambiti di epopea e tragedia sino alle problematiche conclusioni che sembrano sancire la fine del genere. Il commento qui proposto mira a rendere più accessibile un’opera controversa, lea talvolta come la palinodia dei Promessi sposi, ma che in realtà si inserisce senza strappi – anche se non senza difficoltà – nella riflessione estetica manzoniana.
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Del romanzo storico. e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione
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| Titolo | Del romanzo storico. e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione |
| Autore | Alessandro Manzoni |
| Curatore | Monica Bisi |
| Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
| Collana | Classici. Letteratura |
| Editore | Studium |
| Formato |
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| Pagine | 240 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788838253324 |
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