Concepito per la radio francese nel 1948 e subito colpito da un provvedimento di censura prima della messa in onda, "Per farla finita con il giudizio di Dio" è uno dei più corrosivi lavori di Artaud, e probabilmente la massima espressione di quel “teatro della crudeltà” da lui teorizzato. Una poesia che prende forma di visione, grido, gesto profetico, performance e rivolta antimetafisica: l’uomo è torturato, costretto in un corpo che non gli appartiene, espropriato e corrotto da un potere di volta in volta politico, giudiziario, psichiatrico. Poco si salva dalla ferocia critica dell’autore: non l’America, né i preti, né tantomeno Dio, principale imputato di questo verdetto senza appello. Un testo di riferimento per tutte le avanguardie del XX e XXI secolo. Prefazione di Antonio Caronia.
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Per farla finita col giudizio di Dio
| Titolo | Per farla finita col giudizio di Dio |
| Autore | Antonin Artaud |
| Curatore | Marco Dotti |
| Prefazione | Antonio Caronia |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura teatrale |
| Collana | Volti, 117 |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
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| Pagine | 155 |
| Pubblicazione | 11/2019 |
| ISBN | 9788857560335 |
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