Un territorio lasciato alla deriva dalle istituzioni che dovrebbero governarlo: questo, in sintesi, è il filo conduttore del volume, redatto con il contributo di economisti, giuristi e urbanisti. Lo Stato appare del tutto inerte e irrisolte rimangono questioni di assoluta rilevanza come il contenimento del consumo di suolo, il finanziamento dell'edilizia residenziale pubblica, il coordinamento dei piani paesaggistici, l'aggiornamento della legge urbanistica e la regolamentazione degli interventi a seguito di eventi calamitosi. L'affidabilità delle regioni si è andata riducendo nel susseguirsi delle legislature e sempre più evidente è la divaricazione tra regioni del centro Nord e del Mezzogiorno. Dominano nella legislazione regionale i provvedimenti parziali e la crescente attenzione per le istanze degli operatori privati. In questo contesto la regionalizzazione di ulteriori compiti e funzioni può produrre il dissolvimento dello Stato centrale e incidere fortemente su eguali diritti e sulla coesione sociale e territoriale.
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Territorio senza governo. Tra Stato e regioni: a cinquant'anni dall'istituzione delle regioni
Titolo | Territorio senza governo. Tra Stato e regioni: a cinquant'anni dall'istituzione delle regioni |
Curatore | Giancarlo Storto |
Introduzione | Vezio De Lucia |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
Collana | Comunità concrete |
Editore | DeriveApprodi |
Formato |
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Pagine | 294 |
Pubblicazione | 12/2020 |
ISBN | 9788865483626 |
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