"Io sono una macchina fotografica con l'obiettivo aperto" dichiara l'alter ego di Christopher Isherwood arrivando nell'autunno del 1930 a Berlino, dove resterà fino al 1933. Un obiettivo - si può aggiungere - inesorabile, attraverso il quale partecipiamo come dal vivo ai suoi incontri nel cuore pulsante di una Repubblica di Weimar che si avvia al suo fosco tramonto: da un'eccentrica, anziana affittacamere alla sensuale Sally Bowles, aspirante attrice un po' svampita, a Otto, ombroso proletario diciassettenne, a Natalia Landauer, rampolla di una colta famiglia ebrea dell'alta società. Tra cabaret e caffè, tra case signorili e squallide pensioni, tra il puzzo delle cucine e quello delle latrine, tra file per il pane e manifestazioni di piazza, tra crisi economica e cupa euforia - da nulla dettata e in bilico sul Nulla -, Isherwood mette in scena "la prova generale di un disastro" e ci fa assistere alla "resistibile ascesa del nazismo". Non solo: cogliendo con ironia corrosiva i presaghi rintocchi che accompagnano la grandeur di un mondo "inutilmente solido e pesante", ci consegna una scabra narrazione che ci ricorda come la Storia - e ogni storia - sia sempre contemporanea.
- Home
- Narrativa
- Narrativa classica (prima del 1945)
- Addio a Berlino
Addio a Berlino
| Titolo | Addio a Berlino |
| Autore | Christopher Isherwood |
| Traduttore | Laura Noulian |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | FABULA, 257 |
| Editore | Adelphi |
| Formato |
|
| Pagine | 256 |
| Pubblicazione | 04/2013 |
| ISBN | 9788845927775 |
Libri dello stesso autore
Gli aforismi yoga di Patanjali. Alla ricerca di Dio
Swami Prabhavananda, Christopher Isherwood
Edizioni Mediterranee
€16,00
Le luci della quotidianità. Lettere sulla letteratura e l'omosessualità
Edward Morgan Forster, Christopher Isherwood
Archinto
€20,00

