Lo scopo della filosofia è raggiungere una verità definitiva, riguardante il mondo e l'uomo che abita questo mondo. Il raggiungimento di questo scopo, per il filosofo, non è una questione di velleità intellettuale o ambizione accademica, ma costituisce una responsabilità dinanzi alla storia. La ragione è l'elemento specificamente umano che guida il filosofo nella realizzazione di questo compito infinito. Il destino della filosofia è inevitabilmente intrecciato alla volontà di ogni singolo pensatore di persistere nella ricerca di quei metodi e quei concetti che soli permettono di giungere a una comprensione evidente della realtà. In uno dei suoi ultimi scritti, redatto agli inizi della temperie nazista, Edmund Husserl lancia un monito alla coscienza degli europei: abbandonare la filosofia, ossia la forma più alta dell'autonomia della ragione, significa rinunciare al dono più prezioso e insieme alla responsabilità più grande, che l'uomo ha ereditato dalla sua storia. Presentato in una nuova traduzione italiana, il testo è preceduto dall'Introduzione di Angela Ales Bello, tra i massimi esperti del pensiero fenomenologico.
Il destino della filosofia
Titolo | Il destino della filosofia |
Autore | Edmund Husserl |
Introduzione | Angela Ales Bello |
Traduttore | Nicola Zippel |
Collana | Etcetera, 1 |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
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Pagine | 52 |
Pubblicazione | 05/2014 |
ISBN | 9788868262464 |
€9,00