La parola è in genere considerata come strumento di espressione, modo per conoscere e farsi conoscere, mezzo con cui relazionarsi e affrontarsi. Ma un autore come Louis-René des Forêts ha vissuto (e probabilmente continua a farlo) la parola come un'ossessione, una patologia, un qualcosa di lacerante, ma vitale al tempo stesso. Il suo tormentato conflitto fra parola e silenzio si trasmette per riflesso ai suoi personaggi. Il romanzo Le Bavard, che offre la chiave di lettura anche per le altre opere, è un esempio di vera e propria contaminazione di parole che vanno estendendosi con rabbia, fino a catturare il lettore, quasi come un contagio.
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Louis-René Des Forêts. Libertà e prigionia nella parola
Titolo | Louis-René Des Forêts. Libertà e prigionia nella parola |
Autore | Elena Salvatore |
Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
Collana | Collezione Oxenford |
Editore | Firenze Atheneum |
Formato |
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Pagine | 112 |
Pubblicazione | 12/2002 |
ISBN | 9788872552124 |
€9,30
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