I racconti "Il sogno di un uomo ridicolo" e "La mite", inclusi in questo volume, sono parte di "Diario di uno scrittore", che Dostoevskij scrisse a partire dal 1873. Essi hanno la caratteristica comune, peraltro ricorrente nell’autore, di utilizzare la forma della “confessione” per raccontare fatti avvenuti in precedenza. L’attenzione viene posta sul narratore e sulla sua coscienza, elementi che ci portano su un piano più interiore. La volontà dello scrittore è sempre quella di rappresentare la coscienza dell’individuo, non un personaggio socialmente e storicamente determinato. C’è poi un aspetto psicologico pressoché costante nei suoi racconti: i protagonisti vivono in un costante conflitto con il mondo esterno che si esteriorizza in comportamenti che possono definirsi, a tratti, masochistici. Il rifiuto degli altri, l’orgoglio estremo e una tendenza perversa all’autoumiliazione sono elementi tipici dei suoi scritti.
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Il sogno di un uomo ridicolo e altri racconti
Titolo | Il sogno di un uomo ridicolo e altri racconti |
Autore | Fëdor Dostoevskij |
Traduttore | Francesca Bellacicco |
Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
Collana | Futuro anteriore |
Editore | Edizioni Theoria |
Formato |
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Pagine | 128 |
Pubblicazione | 11/2022 |
ISBN | 9788854982512 |