Tra i rimatori più insigni del suo tempo, Molza è ora restituito al ruolo che gli spetta tra i contemporanei e al giusto rilievo nella tradizione poetica nella nostra lingua, nonché agli studi di italianistica, a cui la mancanza di un'edizione affidabile e di un commento approfondito lo hanno sinora immeritamente sottratto. Poeta di limpida vena e di robusta intuizione lirica, Molza si rivela autore dalla personalità complessa e versatile, difficile da inquadrare in maniera esaustiva in uno dei numerosi indirizzi e tendenze di cui si compone la galassia del petrarchismo cinquecentesco. Egli è forse il poeta del Cinquecento più abile a dominare linguaggi e retoriche correnti e a rigenerarli in maniera creativa e personale. Sicché a leggere i suoi versi pure l'etichetta di eclettismo si dimostra inadatta, per la capacità di dialogare con le altre voci poetiche che precedono con curiosità geniale ma rispettosa e attenta: in primo luogo Petrarca, con cui il rapporto è diretto e senza filtri, l'eredità viva degli antichi accostata attraverso la sola intelligenza poetica, le sollecitazioni della rimeria cortigiana di cui risentono alcune divagazioni capricciose. Un grande letterato testimone del suo tempo e interprete ispirato della poesia come luogo elettivo di interazione dei linguaggi e di intuizione che unisce concetto e parola.
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Rime. Volume Vol. 1
Titolo | Rime. Volume Vol. 1 |
Volume | Vol. 1 |
Autore | Francesco M. Molza |
Curatore | Franco Pignatti |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Editore | Bites |
Formato |
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Pagine | 846 |
Pubblicazione | 05/2024 |
ISBN | 9791280391186 |
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