All’interno della letteratura brasiliana, caratterizzata prevalentemente da testi di autori maschili che spaziano dal Cinquecento al Novecento, la letteratura femminile brasiliana si è affermata nel secolo passato, anche se i primi esempi di scrittura autoriale femminile si registrano tra Settecento e Ottocento. Il secondo volume della Collana Studi Portoghesi e Lusofoni presenta per la prima volta, al pubblico italiano, la traduzione della raccolta "Mármores" (1895) della poetessa brasiliana Francisca Júlia da Silva (1871-1920); un nome poco conosciuto al di fuori dell’ambiente accademico, in confronto a Clarice Lispector già ampiamente tradotta in Italia, con l’intento di avvicinare sempre di più il lettore italiano alla vasta ed affascinante letteratura femminile brasiliana, meno nota in confronto a quella maschile di Jorge Amado o Machado de Assis, due tra gli autori brasiliani più tradotti in Italia.
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Mármores-Marmi
| Titolo | Mármores-Marmi |
| Autore | Francisca Júlia da Silva |
| Curatori | Michela Graziani, Annabela Rita |
| Traduttore | Ilaria Michelotti |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Studi portoghesi e lusofoni, 2 |
| Editore | EDIFIR |
| Formato |
|
| Pagine | 132 |
| Pubblicazione | 10/2025 |
| ISBN | 9788892803220 |
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