“(…) si ha la sensazione che la superficie della realtà riflessa in queste liriche s’increspi di un palpito che ne altera i contorni fisici: quei versi leggeri tendono a farsi sempre più lievi, quasi immateriali, i colori si diluiscono e il quadro pare ricomporsi in una dimensione ulteriore, metaforica, “doppia”, nel significato attribuito da Leopardi alla parola e per lui tratto peculiare dell’uomo sensibile: (… il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono). È come se Oselini, consapevolmente, abbandonasse la cartografia geograficamente delineata per inoltrarsi in uno spazio metafisico stabile e delimitato, dove ha luogo l’ incontro tra presente e passato, dove l’esperienza del bambino che riposa nel profondo di noi stessi si fonde naturalmente con quella dell’adulto: giovane e vecchio insieme / sto nel recinto / di un nugolo di correnti.” Dalla prefazione di Fabrizio Azzali.
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Equilibrio
Titolo | Equilibrio |
Autore | Gabriele Oselini |
Prefazione | Fabrizio Azzali |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Editore | Fara |
Formato |
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Pagine | 80 |
Pubblicazione | 01/2024 |
ISBN | 9788892930551 |
€10,00
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