Una costante nell'itinerario biografico di Gabriel Marcel è rappresentata dalla musica. L'improvvisazione al pianoforte riveste una grande importanza nella sua non secondaria attività di musicista. L'improvvisazione vissuta come preghiera, estasi mistica che lo proverà anche fisicamente; la testimonianza di una reale coalescenza di ipseità e di trascendentalità, che cercano di congiungersi in un punto x della concrezione sonora. Affidandosi alla trasgressività del logos estetico, il filosofo pone su un piano d'intelligibilità metafisica l'altrimenti indicibile dell'essere, il già e non ancora, il destino della polarità dialettica tra esistenza e trascendenza. Il rapporto di Marcel con la musica è un rapporto complesso che non può assolutamente ridursi a un aspetto del suo itinerario, ma rappresenta, come lui amava definire, un nucleo vivo e incandescente della sua vita, che ha orientato intimamente le sue scelte e il suo percorso, e che si è via via chiarificato e problematizzato con l'evento della sua conversione al cattolicesimo.
Il mistero dell'esperienza estetica. Gabriel Marcel e la musica
Titolo | Il mistero dell'esperienza estetica. Gabriel Marcel e la musica |
Autore | Giovanni Botta |
Collana | Le immagini della musica |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 220 |
Pubblicazione | 06/2014 |
ISBN | 9788857519395 |