Libri di Giovanni Botta
Trame pucciniane. Studi, documenti e ricerche artistiche
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2025
pagine: 206
Jacques Maritain e Georges Rouault. Una corrispondenza tra estetica e politica
Giovanni Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 304
La ricerca svolta illumina alcuni dati biografici e storici del rapporto di amicizia tra Maritain e Rouault grazie all'apporto fecondo del corpus epistolare inedito ritrovato. Essa rivela le molteplici assonanze e convergenze poetico-filosofiche dei due amici e conduce alle sorprendenti analogie tra i rispettivi itinerari speculativi di Rouault e Maritain. I due si ritrovano su un medesimo sentiero, destinati a influenzarsi reciprocamente. Ciò che sta a cuore ai due amici è il recupero dei nessi attraverso la veemenza della loro forza profetica e oppositiva che non si riduce mai in una sterile attitudine stigmatizzante, secondo un progetto di una ultramodernità che sappia conservare e valorizzare i guadagni del mondo e che li inscriva in una cornice unitaria dinamica.
La struttura dell'eterno. Le mélodies di Gabriel Marcel
Giovanni Botta
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 162
Una costante nell'itinerario biografico di Gabriel Marcel è rappresentata dalla musica. L'improvvisazione al pianoforte riveste una grande importanza nella sua non secondaria attività di musicista. L'improvvisazione vissuta come preghiera, estasi mistica che lo proverà anche fisicamente; la testimonianza di una reale coalescenza di ipseità e di trascendentalità, che cercano di congiungersi in un punto X della concrezione sonora. Affidandosi alla trasgressività del logos estetico, il filosofo pone su un piano d'intelligibilità metafisica l'altrimenti indicibile dell'essere, il già e non ancora, il destino della polarità dialettica tra esistenza e trascendenza. Il rapporto di Marcel con la musica è un rapporto complesso che non può assolutamente ridursi a un aspetto del suo itinerario, ma rappresenta, come lui amava definire, un nucleo vivo e incandescente della sua vita, che ha orientato intimamente le sue scelte e il suo percorso, e che si è via via chiarificato e problematizzato con l'evento della sua conversione al cattolicesimo.
Jacques Maritain e Igor Stravinsky
Giovanni Botta
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 180
Jacques Maritain stringe diverse amicizie con i musicisti della sua epoca, tra cui Georges Auric, Arthur Lourié, Manuel de Falla ed Erik Satie. Ma è l'incontro con Igor Stravinsky che segna in particolare una metafora luminosa della reciproca influenza tra la riflessione sull'estetica del filosofo francese e il suo mutuo intrecciarsi con le esperienze dirette e concrete della composizione musicale. La relazione intellettuale tra Stravinsky e Maritain nasce durante la presenza del compositore in Francia e continua dopo il suo trasferimento in America. La loro corrispondenza, anche se costituita da poche lettere, è una fonte preziosa che documenta un rapporto tra i due molto più familiare e profondo di quanto si sia pensato fino ad oggi. Per Stravinsky, Maritain non è solo un filosofo di riferimento, ma un amico fraterno con cui avere uno scambio intellettuale, anche se complesso e un po' tormentato. Il volume analizza la genesi e lo sviluppo di questa amicizia, che raggiunge il vertice nelle Lezioni sulla poetica musicale, tenute dal compositore alla Harvard University nel 1939.
Il mistero dell'esperienza estetica. Gabriel Marcel e la musica
Giovanni Botta
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 220
Una costante nell'itinerario biografico di Gabriel Marcel è rappresentata dalla musica. L'improvvisazione al pianoforte riveste una grande importanza nella sua non secondaria attività di musicista. L'improvvisazione vissuta come preghiera, estasi mistica che lo proverà anche fisicamente; la testimonianza di una reale coalescenza di ipseità e di trascendentalità, che cercano di congiungersi in un punto x della concrezione sonora. Affidandosi alla trasgressività del logos estetico, il filosofo pone su un piano d'intelligibilità metafisica l'altrimenti indicibile dell'essere, il già e non ancora, il destino della polarità dialettica tra esistenza e trascendenza. Il rapporto di Marcel con la musica è un rapporto complesso che non può assolutamente ridursi a un aspetto del suo itinerario, ma rappresenta, come lui amava definire, un nucleo vivo e incandescente della sua vita, che ha orientato intimamente le sue scelte e il suo percorso, e che si è via via chiarificato e problematizzato con l'evento della sua conversione al cattolicesimo.