Immaginando di essere il precettore di un giovane aristocratico, tra salotti eleganti e lezioni di ballo, visite mondane e passeggiate in carrozza, nel Giorno, incompiuto poema satirico composto tra il 1763 e il 1801, Parini contempla con sdegno e ironia il lusso e gli agi dei nobili e pronuncia una condanna recisa – etica più che politica – della loro vita fastosa quanto fatua. Le convinzioni egualitarie dell'autore e gli ideali riformatori mutuati dagli illuministi lombardi ispirano anche gran parte delle 25O di scritte fra il 1757 e il 1795 che rivelano un intellettuale attento al concreto, fiducioso nell'incivilimento dei costumi e cantore di una vita intesa come fervore di attività utili. Solo nelle odi più tarde la vena polemica di Parini si attenua e lascia spazio a una ispirazione neoclassica che culmina nella celebrazione della musa poetica educatrice dell'uomo e sua luminosa consolatrice. Lontani dalla facile cadenza musicale del Metastasio come dai toni idillici dell'Arcadia, i componimenti di Parini privilegiano non il suono, ma le idee, inaugurando un nuovo modo di fare poesia e offrendosi come esemplare modello di una letteratura di forte impegno morale e civile. Introduzione e note di Andrea Calzolari.
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Il giorno-Le odi
| Titolo | Il giorno-Le odi |
| Autore | Giuseppe Parini |
| Curatore | Andrea Calzolari |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | I grandi libri, 129 |
| Editore | Garzanti |
| Formato |
|
| Pagine | XXXIV-400 |
| Pubblicazione | 01/2007 |
| Numero edizione | 11 |
| ISBN | 9788811361299 |
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