"Per costruire il nostro mondo e la quotidianità, abbiamo a disposizione un'infinità di elementi, spesso sovrabbondanti, ridondanti, che quasi sempre confondono e impediscono una corretta valutazione delle decisioni da prendere e delle azioni da intraprendere. Quando ci sono troppe porte davanti a noi, è sempre arduo capire quali siano quelle giuste da aprire, o quell'unico uscio da tentare. Gli elementi che ci distraggono sono numerosissimi, e sono sassi che intralciano il cammino; sono figure geometriche dotate di un fascino particolare, che attraggono e distolgono dall'andare. Per avere una visione migliore, dal basso verso l'alto (o parallelamente dall'interno verso l'esterno), che abbracci l'intero panorama esistenziale – la nostra storia dal passato al presente – è preferibile collocarsi sul lato basso del quadrato: situazione che consentirà una più adeguata proiezione sul futuro. Partire da costituenti minimi, da geometrie di base, da sottili lati fortemente aderenti alla terra e avere poi la possibilità di innalzarci con circospezione e osservare tutte le complessità e le sovrastrutture del vivere è un'opportunità, se non proprio una certezza, per cercare di comprendere le facce di un mondo poliedrico e multifunzionale. In poche parole: collocarsi sulla parte bassa della terra per poter meglio prendere in considerazione l'altezza e lo spessore del creato. (dall'Introduzione)
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Il lato basso del quadrato
Titolo | Il lato basso del quadrato |
Autore | Giuseppe Vetromile |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Le voci italiane, 86 |
Editore | La Vita Felice |
Formato |
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Pagine | 81 |
Pubblicazione | 11/2017 |
ISBN | 9788893461870 |
€13,00
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