I suoi seguaci lo chiamavano il Redentore. Era a capo di una banda di malviventi asserragliata in una terra di nessuno tra la Louisiana e il Mississippi e dedita al furto degli schiavi. Adesso, però, Thaddeus Morelle è morto, e non per cause naturali. A ucciderlo è stato proprio il suo pupillo, Virgil Ball, desideroso di affrancarsi dalla sua nefasta e ipnotica influenza. Ma il povero Virgil ancora non sa che l'orrore in cui si è lasciato coinvolgere è una forza sinistra e formidabile, molto più grande di quel che egli immagina, un orrore vecchio come il fiume e sconfinato come l'America. Ambientato nei tormentati anni della Guerra Civile e ispirato alla figura di un criminale realmente esistito la cui notorietà, all'epoca, era pari a quella di Jesse James e AI Capone, "La lingua di Canaan" è un ritratto dell'altra faccia di una grande nazione. Un romanzo violento e visionario sul cuore nero dell'America.
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La lingua di Canaan
| Titolo | La lingua di Canaan |
| Autore | John Wray |
| Traduttore | T. Pincio |
| Argomento | Narrativa Narrativa di ambientazione storica |
| Editore | Gea Schirò |
| Formato |
|
| Pagine | 415 |
| Pubblicazione | 10/2008 |
| ISBN | 9788895860039 |
€19,50
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