Pubblicato originariamente nel 1925, "La disumanizzazione dell'arte" di Ortega y Gasset è un tentativo senza precedenti di comprendere il formidabile rinnovamento introdotto dalle avanguardie del primo Novecento all'interno del panorama artistico a lui coevo. Per l'autore le avanguardie hanno promosso una nuova visione del mondo, che si è direttamente relazionata con le molteplici trasformazioni dell'epoca. Più che un diagramma di idee, però, l'opera è una pista di fenomeni, una corrente di motivazioni e di indizi ancora allo stato di fermenti, all'interno dei quali prende vita il concetto di "disumanizzazione" rivolto a definire l'estetica più recente come divorzio dal realismo romantico e naturalista per liberare l'arte stessa dai contenuti specifici che la minacciano nella sua integrità e autonomia. Ortega y Gasset ha così intuito l'orientamento fondamentale dell'esperienza estetica del Novecento, avviata febbrilmente verso l'extraumano e l'informale.
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La disumanizzazione dell'arte
Titolo | La disumanizzazione dell'arte |
Autore | José Ortega y Gasset |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Arti: argomenti d'interesse generale |
Editore | Pgreco |
Formato |
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Pagine | 51 |
Pubblicazione | 07/2016 |
ISBN | 9788868021603 |
€6,00
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