In Israele "esiste una borghesia e un proletariato", nei paesi arabi "esiste una borghesia e un proletariato"; i lavoratori arabi e israeliani devono unirsi per impedire la guerra e trasformarla in rivoluzione, e non farsi mandare al massacro dalle loro classi dominanti in combutta con l'imperialismo. Nel giugno del 1967, allo scoppio della "guerra dei Sei giorni", fu questo il criterio di classe, fondamento della strategia internazionalista. Non sappiamo quali "guerre della crisi dell'ordine" squasseranno il prossimo decennio, e sino a che punto. Di certo moltissimi giovani e moltissimi proletari, in Europa, in Medio Oriente e nel mondo, saranno posti davanti a interrogativi fondamentali sul futuro di barbarie che questa società promette alle nuove generazioni. È questa la via pratica: radicare il leninismo in Europa e attraverso l'Europa, tra i giovani e i proletari europei e di ogni provenienza. È un sentiero stretto? Guardate quella che si crede la via larga, la via maestra del dominio borghese, quella del nazionalismo o delle spartizioni dell'imperialismo: è un vicolo cieco lastricato di milioni di vittime, e altri milioni ne promette al futuro.
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La guerra di Gaza. Una risposta internazionalista
Titolo | La guerra di Gaza. Una risposta internazionalista |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Testi |
Editore | Lotta Comunista |
Formato |
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Pagine | 322 |
Pubblicazione | 09/2024 |
ISBN | 9788855040617 |
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