Una voce unica, in apparenza triste, anche se Wyatt non si considera affatto una persona triste. La voce di un elfo, che proviene da spazi siderali, medievali, come omaggio alle folk songs che ascoltava da bambino. Una voce senza tempo, che può sembrare antica, con i suoi falsetti straordinari. Robert Wyatt, fondatore dei Soft Machine e Matching Mole, è innanzitutto la sua inconfondibile voce, ma anche la sua batteria e, ora, anche la sua lunga barba bianca. Wyatt non è jazz, non è rock, non è folk, eppure è riuscito a cambiare la storia di tutti questi generi. Un mito per molti, raccontato da un grande esperto di musica contemporanea.
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La filosofia di Robert Wyatt. Dadaismo e voce: unlimited
Titolo | La filosofia di Robert Wyatt. Dadaismo e voce: unlimited |
Autore | Leonardo V. Arena |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Musica |
Collana | Musica contemporanea, 8 |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 74 |
Pubblicazione | 08/2014 |
ISBN | 9788857524108 |
€6,00
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