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Sgomberi dolci. La violenza contro chi vive in campi Rom, baraccopoli e occupazioni abitative

in uscita
Sgomberi dolci. La violenza contro chi vive in campi Rom, baraccopoli e occupazioni abitative
Titolo Sgomberi dolci. La violenza contro chi vive in campi Rom, baraccopoli e occupazioni abitative
Autore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana BookBlock
Editore Eris
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 112
Pubblicazione 09/2025
ISBN 9791280495952
 
Prossima pubblicazione, disponibile dal 29-09-2025
10,00

 
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Il libro è di prossima pubblicazione
Lo sgombero dolce, come se potesse esistere, è un'invenzione torinese presa come modello da altre amministrazioni in giro per l'Italia, un tassello emblematico di quella "guerra ai poveri" portata avanti in molte città a braccetto con le politiche nazionali, non solo dell'ultimo governo. Questa è la storia di una guerra lunga 15 anni contro la popolazione interna, scritta dall'autrice a partire dalle lotte dal basso portate avanti con alcuni abitanti dei "campi" di Torino che sono stati sistematicamente sgomberati. La violenza che colpisce le persone che vivono in campi, baraccopoli e occupazioni abitative è strutturale, agisce su tutti i livelli dell'esistenza ed è agita dalla società nel suo complesso: istituzioni, Forze dell'Ordine ma anche associazioni e cooperative del cosiddetto Terzo settore, fondazioni bancarie e ovviamente cittadinanza. Chi vive in questi luoghi è una sorta di "umanità in eccesso", più o meno etnicizzata, senza un reddito sufficiente o i giusti documenti per avere accesso a un'abitazione nel mercato degli affitti. Persone e famiglie che vivono al margine ma che lì costruiscono relazioni, una rete sociale, un posto da chiamare casa. È qui che interviene lo sgombero, che è sempre un atto violento e militare, ma in questa storia è giustificato da chi lo agisce in quanto gesto umanitario e così motivato attraverso i media, effettuato per il presunto bene di chi lo subisce e che si ritrova nuovamente senza casa, dopo aver perso tutto, sradicato dai propri affetti, dal proprio territorio. Persone e famiglie che si ritrovano di nuovo sole, senza niente, devastate. Questa però è anche una storia di resistenza, di chi non si arrende a subire passivamente. Una storia in cui nella lotta si riscoprono gioia, complicità e solidarietà.
 
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