L’abusivismo edilizio ha assunto nel secondo Novecento i lineamenti di un fenomeno di urbanizzazione dotato di elevata aggressività territoriale, determinando situazioni di particolare urgenza in termini ambientali, di rischio e di crisi dei modelli di welfare. Nel Mezzogiorno – dove la frattura tra pianificazione e deregolamentazione si fa territorio –, l’abusivismo rivela l’urgenza di una nuova grammatica del progetto che sia in grado di elaborare un linguaggio resiliente, adattativo, flessibile, orientato alla coesistenza, che punti alle risorse fisiche e umane già disponibili, da riattivare e rigenerare, secondo un disegno di riassetto generale. Perciò l’abusivismo è qui affrontato nelle sue molteplici relazioni e ricadute in riferimento ad aspetti cruciali come appunto il territorio e l’informale, con uno studio del caso esemplificativo della Regione Campania.
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L'informale nei paesaggi dell'abusivismo
| Titolo | L'informale nei paesaggi dell'abusivismo |
| Autore | Maria Simioli |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
| Collana | Quodlibet studio. Città e paesaggio. Saggi |
| Editore | Quodlibet |
| Formato |
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| Pagine | 192 |
| Pubblicazione | 12/2025 |
| ISBN | 9788822922427 |
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