C'è un filo che lega le narrazioni al diritto? Accanto ai mezzi che nell'ordinamento vengono adottati per codificare, comunicare norme e regole di condotta coesistono romanzi, opere teatrali, opere musicali, anch'essi strumenti per ordinare la convivenza nella dimensione giuridica di ogni cultura. L'idea è che non sia solo il prodotto di regole e di prassi applicativa ma che vi sia anche una dimensione artistica del diritto e che questo sia, a sua volta, riflesso nelle opere letterarie ed artistiche. Il legame fra le narrazioni e il diritto ci svela la forza del mito, la sua capacità di modellare il mondo con i racconti, ci mostra la forza della metafora, nel dare forma alla realtà e alla mente. L'approccio cognitivo dimostra che il linguaggio giuridico è metaforico ed è alla base delle argomentazioni dei sui interpreti, esso stesso e le norme sono artefatti cognitivi e sociali, radicati nelle esperienze del corpo, che operano da mediatori secondo schemi condivisi dalla comunità interpretativa in un dato contesto.
Le narrazioni della legge. Pratiche linguistiche e comunità interpretativa negli usi del diritto contemporaneo
Titolo | Le narrazioni della legge. Pratiche linguistiche e comunità interpretativa negli usi del diritto contemporaneo |
Autore | Maria Teresa Sanza |
Collana | Diritto e letteratura, 2 |
Editore | Edizioni Scientifiche Italiane |
Formato |
![]() |
Pagine | 144 |
Pubblicazione | 05/2013 |
ISBN | 9788849522877 |