L’idea di messia nel pensiero ebraico antico e moderno subisce vari slittamenti semantici, di origine storica e teorica. Il teologo e l’ebraista, con le loro proprie tonalità, ne illuminano alcuni: dapprima si rintracciano i nomi del messia – da quello personale e mistico-escatologico a quello collettivo incarnato nell’età messianica e in Israele – attraverso la Bibbia e le fonti giudaiche (midrash, Talmud, chassidismo, Illuminismo ebraico e sionismo); poi, in chiave fenomenologica, si delineano possibili percorsi, per così dire, messianici nella filosofia, nella musica, nella letteratura. D’altra parte, il messia, architrave che unisce e divide ebrei, cristiani e musulmani, si presta a una riflessione non solo religiosa e spirituale ma esistenziale: nella coscienza del tempo – quale appare nel Qohelet ma anche nella letteratura europea più secolarizzata – irrompe la dimensione dell’attesa, capace di porre domande anche a un non credente.
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Saper attendere. Il Messia come speranza
| Titolo | Saper attendere. Il Messia come speranza |
| Autori | Paolo De Benedetti, Massimo Giuliani |
| Collana | Il pellicano rosso. Nuova serie, 259 |
| Editore | Morcelliana |
| Formato |
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| Pagine | 84 |
| Pubblicazione | 02/2017 |
| ISBN | 9788837230302 |
€10,00
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