Arrigo Lora Totino (1928) è forse il principale protagonista in Italia, e tra i principali in un ampio panorama internazionale, di tutte le pratiche eversive nei confronti degli andamenti convenzionali della scrittura poetica. Le parole sono state da lui spezzate in frammenti sempre più minuscoli e disseminati sul foglio secondo forme regolari-geometriche, sulla scia del concretismo, o invece diramate e "aperte" con esuberante vitalismo, secondo la lungimirante lezione futurista. Così frantumati, questi cocci della normale comunicazione linguistica sono divenuti anche arditi spartiti per insolite performance vocali, di un rumorismo sottile, insinuante, erede di tutte le migliori avanguardie della musica - o della sua negazione ab imis - che si sono sviluppate già dagli inizi del Novecento. Del resto, Lora Totino non si è sottratto al compito di ricavare da tutto ciò un "corpo risonante", per valerci del titolo con cui uno dei due autori del presente saggio, Pasquale Fameli, ha percorso presso questo stesso editore le insolite avventure della vocalità e della gestualità lungo tutto il Novecento.
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Arrigo Lora Totino. Il poeta visivo sonoro performativo
Titolo | Arrigo Lora Totino. Il poeta visivo sonoro performativo |
Autori | Pasquale Fameli, Renato Barilli |
Collana | Zeta rifili.Collana cataloghi-brevi saggi |
Editore | Campanotto |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 01/2014 |
ISBN | 9788845614330 |
€25,00
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