L'autore avanza, in quest'opera, la tesi che un antichissimo gioco cinese, il we-c'hi, meglio noto con il nome go, possa costituire un modello concettuale per l'azione politico-militare di una forza storica della Cina, come il Partito Comunista di Mao Zedong. I princìpi che Boorman enuclea sono sostanzialmente quattro: il 'wei-c'hi è un gioco di lunga durata, in cui l'aspetto strategico è assolutamente prevalente sull'aspetto "offensivista"; la modellizzazione "wei-c'hi" della guerra è quella di una "guerra a mosaico; i concetti di "vittoria" e "sconfitta" subiscono un ribaltamento poiché il sacrificio di pedine e la ritirata, sono parte integrante dell'offensiva; il gioco sulla periferia della scacchiera è strategicamente cruciale.
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Gli scacchi di Mao. Il wei-ch'i e la strategia rivoluzionaria cinese
Titolo | Gli scacchi di Mao. Il wei-ch'i e la strategia rivoluzionaria cinese |
Autore | Scott A. Boorman |
Curatore | R. Tresoldi |
Traduttore | O. Pugliese |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Sol Levante, 7 |
Editore | Luni Editrice |
Formato |
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Pagine | 244 |
Pubblicazione | 01/2004 |
ISBN | 9788874350513 |
€16,00
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