Chi non riconosce questo famoso mosaico di Pompei? L’idea di rappresentare l’immagine di un animale per comunicare qualcosa (qui: stai attento che c’è un cane che fa la guardia) risale, dunque, a molto tempo fa. Come mai? Il fatto è che nell’immaginario collettivo la figura dell’animale si è sempre caricata di significati simbolici attribuibili, associabili o derivabili dalla sua identità e dalle sue caratteristiche essenziali comunemente riconosciute dall’umano. Questo spiega perché troviamo la rappresentazione degli animali non solo nei marchi d’impresa, ma anche nelle arti figurative, i rituali religiosi, l’astronomia e l’astrologia, l’araldica, la mitologia, i bestiari del Medioevo, in breve nella storia e la cultura di ogni tempo.
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Cave canem. Perché i marchi prediligono le immagini degli animali
Titolo | Cave canem. Perché i marchi prediligono le immagini degli animali |
Autore | Stefano Sandri |
Editore | SPRINT Soluzioni Editoriali |
Formato |
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Pagine | 116 |
Pubblicazione | 04/2021 |
ISBN | 9788832271027 |
€10,00
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