Nell'area grecanica calabrese, resiste ancora una lingua antica: il greco di Calabria, e resistono i greci di Calabria. Una minoranza speciale perché, se è minoranza per il risicato numero delle persone che ancora parlano questa lingua, qualche anziano, e la comprendono, sempre loro, è maggioranza per l'identità culturale che determina, in quanto ogni calabrese sente d'essere figlio di questa grecità. Quest'eredità lontana è, in definitiva, uno dei pochi punti d'orgoglio di questo popolo. Un canzoniere essenziale, dove sono riposti i segreti del ritmo dell'universo, dentro canoni mistici che anticipano come nelle arti figurative, il fiorire del Volgare, sia nella pittura che nella musica che nella poesia. Dentro uno scrigno magico, dove magarie, universi stellati e fiori profumati ricreano i fluidi della vita, quella intima collegata a quella comunitaria dell'universo. Ne emerge un senso straordinario di bellezza, nella collocazione dell'ordine naturale come otium, amore e coltivazione del bello in quanto reale, senza crasi tra mistico e terreno.
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Tragudì a e'rotika. Poesie e canti popolari d'amore. Dalla tradizione orale della Calabria grecanica e reggina
| Titolo | Tragudì a e'rotika. Poesie e canti popolari d'amore. Dalla tradizione orale della Calabria grecanica e reggina |
| Autore | Vincenzo Carrozza |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Editore | Araba Fenice |
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| Pubblicazione | 03/2014 |
| ISBN | 9788866171799 |
€14,00
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