SE: Piccola enciclopedia
Metafisica della morte e altri scritti
Georg Simmel
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 112
«Il procedere del mondo mi appare come il volgersi di una ruota mostruosa, appunto come il presupposto dell’eterno ritorno. Ma tuttavia non con la stessa conseguenza, che realmente, in qualche istante, si ripeta l’identico. La ruota, infatti, ha un raggio infinitamente grande. Solo quando è trascorso un tempo infinito, cioè mai, l’identico può tornare nell’identico luogo. Tuttavia, si tratta di una ruota che gira e che, secondo la sua idea, va verso l’esaurimento della molteplicità qualitativa, senza mai esaurirla in realtà».
L'Imam nascosto
Henry Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 112
"L'avventura spirituale che ci è narrata in queste pagine da Henry Corbin, fra i tanti segreti accanto ai quali ci fa sostare, uno ce ne sussurra, dei più preziosi. Si riferisce al tempo. Noi leggiamo queste storie meravigliose, entro le quali si cullano i sogni della coscienza che si desta alla conoscenza, e subito ci avvediamo che esse non sono l'opera di un arbitrio del fantasticare puro, che i contorni della fantasia che le genera non sono quelli, molli ed evanescenti, del rammemorare mitico. Perché la libertà e l'incanto di ciò che qui si narra sono inscritti, piuttosto, entro le linee ferme e intransigenti di una dottrina, anzi di una religione. Ma al tempo stesso, la ferma sobrietà che, sotterraneamente e senza sforzo, disciplina il rigoglio dell'ispirazione, è come non avesse peso, come si liberasse leggera al di sopra di qualsiasi greve storica puntualità. Gli eventi che si raccontano sono determinati e precisi, hanno un rilievo, non sono fantasmi irreali; il loro profilo, però, è quello immateriale, benché obiettivo, di un viso in uno specchio, di un 'raggio di luce che attraversa una vetrata'." (Dallo scritto di Gianni Carchia)
Madame Edwarda
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 80
"La verità di Madame Edwarda consiste nel confrontarci con uno scandalo palese che pure non sapremmo dove collocare. Potessimo incriminarne le parole: mai ve ne furono di così rigorose; o le circostanze, il fatto che Madame Edwarda è una puttana di postribolo, ma questo, anzi, potrebbe essere rassicurante; o ancora che certi particolari, che si devono dire osceni, lo sono con una necessità che li nobilita e li rende inevitabili, non tanto in nome dell'arte, ma per una esigenza forse morale, forse fondamentale. (...) Che il più incongruo dei libri, come lo definisce Georges Bataille nella sua prefazione, sia anche il libro più bello, e forse il più tenero, questo allora è soprattutto scandaloso." (Dallo scritto di Maurice Blanchot)
I manifesti rosacrociani
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 96
«Così, anche se noi siamo in grado di arricchire l’universo intero, instillargli sapere e liberarlo da innumerevoli miserie, non ci riveleremo ad anima viva, se Dio non lo approva; colui che pensa di ottenere beneficio e partecipare delle nostre ricchezze e del nostro sapere, senza e contro la volontà di Dio, perderà la sua vita nel cercarci e ricercarci anziché trovarci e raggiungere l’ambita felicità della Confraternita della Rosa-Croce».
Una notte con Ofelia e altre poesie
Vladimír Holan
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Per Holan i versi non erano mai un gioco di facile effetto, bensì un cammino irto di spine, per il quale arrivò al fondo dei valori essenziali dell’umanità. Il suo era un pellegrinaggio per inseguire il segreto e la scoperta della dimensione metafisica nella realtà quotidiana. I concreti fatti reali, le storie umane, gli avvenimenti storici, le eterne domande sul senso della vita sono il punto di partenza e la tematica della sua opera. Assunti al livello dell’astrazione generalizzante, creano il nuovo mito dell’uomo del nostro tempo in un mondo sconvolto, che ha perduto la sua continuità. Holan vive questa discontinuità con tutta la sua opera. Vive il passato perché gli preme il futuro. La poesia è per Holan un pesante destino, una missione, in cui non c’è posto per il compromesso. Alla domanda di che cosa è la poesia, rispose in un’intervista: «Non esiterei a dire che è l’atmosfera della metafisica, dove vive unicamente il pensiero nutrito da tutta l’esistenza umana»." (Dallo scritto di Vladimír Justl)
Memorie di un pazzo e altri scritti
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 112
"Esaminandola dal punto di vista del bene e del male che ho fatto, m'accorsi che tutta la mia lunga vita si scinde in quattro periodi; il periodo miracoloso - soprattutto in confronto di quelli successivi -, innocente, giocondo e poetico, dall'infanzia fino ai 14 anni. Poi il secondo, i 20 anni orribili, o il periodo della più grossolana licenza, dato al servizio della vanità, della superbia e soprattutto della lussuria. Quindi il terzo periodo, che durò 18 anni, dal mio matrimonio alla mia nascita spirituale, che dal punto di vista secolare potrebbe chiamarsi morale, perché durante quei 18 anni vissi una vita di famiglia regolare, onesta, senza darmi a nessuno dei vizi condannati dall'opinione pubblica, ma durante il quale tutti i miei interessi erano limitati a preoccupazioni egoistiche, alle cure della famiglia, agli sforzi per aumentare il mio patrimonio, per raggiungere un successo letterario, e alla ricerca d'ogni sorta di piaceri. Viene infine il quarto, l'ultimo periodo dei 20 anni che vivo ora e nel quale spero di morire, sotto la cui luce vedo intero il significato della mia vita passata e che non vorrei modificare in nulla fuorché nell'abitudine del male, da me acquisita durante i periodi precedenti." (Dall'introduzione di Tolstoj ai suoi "Ricordi")
Piccolo manoscritto nella bisaccia
Matsuo Bashô
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 80
«Non v’è nulla di ciò che si contempla che non sia (bello come un) fiore, nulla di ciò che si pensa che non sia (attraente come la) luna. Chi non intuisce (la bellezza di) un fiore in ogni forma è un barbaro. Chi non ha un animo (delicato) come un fiore è una belva. È stato detto: “Fuggi la barbarie, abbandona l’animalità, ubbidisci alla natura e ad essa torna”».
Sulla stupidità
Robert Musil
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 80
"Signore e Signori! Chi oggi abbia l'audacia di parlare della stupidità corre gravi rischi. Il farlo può essere infatti interpretato come arroganza, o persino come tentativo di turbare il progresso della nostra epoca. Per quel che mi riguarda, diversi anni or sono ho scritto: 'Se la stupidità non somigliasse tanto al progresso, al talento, alla speranza e al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido'. Questo accadeva nel 1931, e nessuno oserà porre in dubbio che anche successivamente il mondo abbia conosciuto progressi e miglioramenti! In tal modo si rende sempre più indifferibile una risposta alla domanda: che cos'è realmente la stupidità? E neppure vorrei sottacere che nella mia qualità di poeta conosco la stupidità da gran tempo, potrei persino dire che più d'una volta ho intrattenuto con lei rapporti camerateschi!". Con uno scritto di Giancarlo Mazzacurati.
Lettera al padre
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività «infantile», la lettura e più tardi la letteratura, che il padre non lo respingesse fuori dalla società degli adulti, la sola indistruttibile; ciò egli confuse fin dall’infanzia con l’essenza, con la particolarità del suo essere. Suo padre era per lui l’uomo dell’autorità, i cui interessi erano limitati ai valori dell’azione efficace. Suo padre rappresentava la priorità di uno scopo cui veniva subordinata la vita presente, scopo al quale si attiene la maggior parte degli adulti. In modo puerile Kafka viveva, come ogni scrittore autentico, sotto l’opposta priorità del desiderio attuale [...]. Il padre rispondeva evidentemente con la dura incomprensione del mondo del lavoro [...]. Kafka voleva intitolare tutta la sua opera: «Tentazioni di evasione dalla sfera paterna». Non dobbiamo ingannarci su questo punto: Kafka non volle mai evadere veramente. Egli voleva piuttosto vivere nella sfera, come un escluso. Sapeva in partenza di essere estromesso. Non si può dire che egli fosse estromesso dagli altri, non si può dire che egli si estromettesse da sé. Si comportava semplicemente in modo da rendersi insopportabile all’ambiente dell’attività utilitaria, industriale e commerciale; voleva restare nell’infantilità del sogno." (Dallo scritto di Georges Bataille)
La moda
Georg Simmel
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 80
"La moda è uno degli scritti più belli di Georg Simmel, forse il suo capolavoro, perché all’interno di una produzione saggistica magistrale si distingue per organicità, chiarezza e compiutezza: affronta un problema specifico, di grande fascino, e giunge a specifiche conclusioni, senza che per questo alcuni temi «classici» generali della filosofia: soggettività ed oggettività, libertà e necessità, essere e divenire, sostanza e funzione, vengano ignorati. Simmel sembra valersi qui dello straordinario vantaggio dell’arte nei confronti della filosofia, di cui parla nell’introduzione alla Filosofia del denaro (1900), e che «consiste nel fatto di porsi ogni volta un unico problema rigorosamente circoscritto, sia questo un uomo, un paesaggio o uno stato d’animo, in modo tale che ogni estensione dello stesso verso il generale, ogni richiamo a tratti più ampi dell’intuizione del mondo venga percepito come un arricchimento, un dono, un beneficio immeritato». Un vantaggio che forse non è solo dell’arte, come Simmel affermava, ma anche della scienza, in questo caso della sociologia." (Dallo scritto di Lucio Perucchi) Con uno scritto di György Lukács.
Sulla superstizione e il miracolo
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Le dispute intorno alle superstizioni e ai miracoli sembrano non aver mai raggiunto una soluzione definitiva, accompagnandoci sottotraccia fino ai nostri giorni. Di questo travagliato confronto teoretico e pratico, il lucido saggio di Florenskij sembra pienamente consapevole, sebbene l'intento non sia la ricostruzione storiografica del problema, quanto piuttosto l'analisi delle complesse dinamiche psicologiche e antropologiche che fanno da sfondo ai fenomeni della superstizione e alla costruzione delle loro artificiose macchine illusionistiche. Smontando e smascherando con sottile ironia e arguta argomentazione tali costruzioni, l'attenzione viene spostata gradualmente su ciò che costituisce il totalmente altro rispetto alla superstizione, ma che dalla coscienza ingenua viene erroneamente percepito come simile, vale a dire sul senso del miracolo come evento portatore di significato. Ciò che qui è in gioco non è tanto una contesa dottrinale a difesa della vera tradizione religiosa, quanto la struttura stessa della conoscenza di fronte al rischio di una pericolosa oscillazione tra il fideismo più cieco e il più cinico scetticismo, tra lo spiritismo e il banale appiattimento al visibile." (Dallo scritto di Natalino Valentini)
Manifesto per l'eliminazione dei maschi
Valerie Solanas
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 80
«In questa società la vita, nel migliore dei casi, è una noia sconfinata e nulla riguarda le donne: dunque, alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l’automazione globale e distruggere il sesso maschile. […] Il maschio è intrappolato in una zona d’ombra a metà strada tra l’essere umano e la scimmia; ma sta molto peggio delle scimmie perché, al contrario di esse, dispone di una vasta gamma di sentimenti negativi: odio, gelosia, disprezzo, disgusto, sensi di colpa, vergogna, insicurezza e, come se non bastasse, è consapevole di ciò che è e di ciò che non è. […] Gli uomini irragionevoli, malati, che tentano di difendersi dalla loro ignominia, alla vista di SCUM che gli rotola addosso si aggrapperanno terrorizzati alla Grande Mamma con le Grandi Tette di Gommapiuma, ma le Tette non li salveranno da SCUM; la Grande Mamma si aggrapperà al Grande Papà, che se ne starà rintanato in un angolo a cacarsi sotto nelle sue brache da Superman. Gli uomini ragionevoli, invece, non scalceranno, non lotteranno, non solleveranno penose proteste, ma se ne staranno seduti col cuore in pace, rilassati, e si godranno lo spettacolo abbandonandosi alla deriva verso la loro fine».

