Titivillus: Le mostre
Utopie nel mezzo. Vent'anni del Teatro dei Venti pensando al futuro-Utopias in progress. Twenty years of Teatro dei Venti, with an eye on the future
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il Teatro dei Venti diretto da Stefano Tè è una realtà attiva in campo teatrale, ma non solo: crea spettacoli apprezzati a livello internazionale (Il Draaaago, Pentesilea, Moby Dick, Don Chisciotte), ma è anche attivo nelle carceri nelle scuole, tra gli anziani, in progetti di rigenerazione territoriale a base culturale, nelle periferia di Modena e nel piccolo borgo appenninico di Gombola. A ispirare e dare senso a queste progettualità, spesso basate sulla partecipazione dei cittadini, soprattutto i più giovani, è la spinta utopica che anima la compagnia Nel ripercorrere questi vent'anni, gli autori esplorano le diverse utopie sperimentate dal Teatro dei Venti: la creazione del gruppo, il lavoro nel quartiere, la scoperta della strada, l'atmosfera del festival, le esperienze nei margini, la reinvenzione di un borgo abbandonato… Utopie nel mezzo. Vent'anni del Teatro dei Venti pensando al futuro è una "camminata utopica", il racconto di un'esperienza insieme eccezionale ed esemplare, corredato da centinaia di immagini e frammenti visionari, che ci fa scoprire nuove modalità di attivazione culturale e poetica.
Teatrino dei Fondi. Una fantastica sinfonia teatrale
Massimo Marino
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 212
1993-2023. Trent'anni. Trent'anni di testi di teatro contemporaneo, trent'anni di spettacoli per le nuove generazioni e per le famiglie, trent'anni di cambiamenti, di difficoltà e di successi, trent'anni di libri Titivillus, di interventi in scuole, manicomi, situazioni di fragilità. È la storia del Teatrino dei Fondi di San Miniato, partito dalla cripta della chiesa di San Domenico, approdato a Corazzano in una ex scuola, tra colli, pievi romaniche, nebbie e bestie, a creare spettacoli con le antenne sempre allertate a cogliere i fermenti della società e le sue trasformazioni, attente a intessere fili di comunità. Trent'anni di un Teatrino che si allarga dal Teatro Quaranthana a organizzare cartelloni in altri paesi e cittadine; che poi gestisce, come complessi centri culturali per i loro territori, il Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio, il Teatro degli Astrusi di Montalcino e quello della Grancia di Montisi. In queste pagine scorrono trent'anni di invenzioni e di impegno, sempre supportati dagli approfondimenti, dalle mostre, dalle ricerche, dagli allargamenti culturali, dagli sconfinamenti della casa editrice Titivillus, che vanta da qualche giorno tra i suoi titoli (pubblicati molti anni fa) due volumi su e di Jon Fosse, Premio Nobel 2023. In una storia raccontata come se fosse una (fantastica) sinfonia teatrale in molti e vari movimenti, si vede a poco a poco intrecciarsi una rete che è anche cartina al tornasole dei territori, per proiettarli negli Altrove che la creatività disegna per rendere meno piatta la vita.
Eleonora e Venezia. Dieci anni della Stanza Duse
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 150
La Stanza di Eleonora Duse è uno spazio permanentemente dedicato alla memoria della grande attrice italiana di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini conserva l’archivio documentale. Ispirata al modello delle case museo, la Stanza nasce nel 2011 con l’intento di far conoscere la straordinaria storia di Eleonora Duse e del suo teatro. Stanza della conservazione che diventa luogo vivo e visitabile, all’interno del quale, secondo un’idea di “archivio aperto”, promuovere esposizioni tematiche e iniziative culturali sempre nuove e diverse. Oggi, a dieci anni di distanza, l’Istituto vuole festeggiare la storia di questo luogo promuovendo una temporanea sul rapporto tra Eleonora Duse e la città di Venezia e ricordando le attività che nel tempo sono state promosse nel contesto di questa Stanza.
L'attore nella casa di cristallo. Teatro ai tempi della Grande Epidemia
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2020
pagine: 96
Cercare di raccontare in scrittura cosa è stato un atto teatrale è impresa sempre ardua e sempre lontana dall’evento in sé. A volte la voce di un raccontatore testimone, più che la scrittura, può trasmettere in parte l’empatia di quell’incontro tra spettatore e attore. Ma L’attore nella casa di cristallo è stato un evento così unico e irripetibile, così legato al presente storico che questo paese stava attraversando, così puntuale nella sua dislocazione temporale, che non volevamo restasse solo nella memoria dei pochi (anche se più di settecento) spettatori che l’avevano potuto incontrare, muniti di mascherina, distanziati ma connessi agli attori con cuffie ricetrasmittenti, in presenza. Questo libro è un modo per far durare qualcosa che di per sé è destinato sempre all’effimero. E abbiamo voluto farlo con un connubio di fotografia e scrittura per permettere anche a noi, artefici e conduttori del progetto, di riflettere su quello che era accaduto, riflessioni che di solito, nell’urgenza della performance, vengono rimandate sine qua non per poi deperire all’avvento di una nuova impresa teatrale che richiede tutte le nostre energie. Qui abbiamo fatto una sosta, cercata con ostinazione, voluta, dopo quella imposta dalla pandemia e dal lockdown, ci siamo volutamente ancora fermati appena realizzati i quindici giorni incredibili di questo progetto unico nel suo genere, per far depositare le nostre emozioni e cercare di trasmetterle, ancora fresche del nostro sentire, a lettori appassionati non solo di teatro ma di esperienze vitali. La singolare forma dello spettacolo emersa su quella piazza antistante il Teatro delle Muse di Ancona è riuscita nell’intento di creare un cortocircuito delle percezioni e forse un’impennata delle coscienze. Ci auguriamo che questo libro in altro modo, sappia fare altrettanto.
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Volume Vol. 1
Magdalena Barile, Sara S. Notarbartolo
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2016
pagine: 96
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Due autrici drammatiche italiane, Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist. Quattro sguardi femminili diversi su vite di europei di oggi: nativi, immigrati, svedesi, turchi, italiani, iracheni... Emozioni: odio, amore, infanticidi, slittamenti della memoria e delle relazioni familiari. Diversità dinamiche che ci trasformano. Le quattro scrittrici, pur nella loro diversità, hanno in comune una percezione nuova delle parole e delle immagini mentali e quindi una percezione diversa degli incroci fra stili e linguaggi. Magdalena Barile, "Fine Famiglia" Un testo duro, crudele, sospensivo e coinvolgente sulle crisi individuali dei componenti di una famiglia odierna. Un "Natale in Casa Cupiello" del 2000. Sara Sole Notarbartolo, "Sueño #4" Un percorso onirico costruito per raccontare il modo oscuro e profondissimo mediante il quale i sogni ci comunicano quello che non vogliamo sapere di noi stessi.
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Volume Vol. 2
Katarina Carlshamre, Mia Törnqvist
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2016
pagine: 128
Italia-Svezia 2-2. Un progetto teatrale per l'Europa delle diversità. Due autrici drammatiche italiane, Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist. Quattro sguardi femminili diversi su vite di europei di oggi: nativi, immigrati, svedesi, turchi, italiani, iracheni... Emozioni: odio, amore, infanticidi, slittamenti della memoria e delle relazioni familiari. Diversità dinamiche che ci trasformano. Katarina Carlshamre, "La morte è un punto" Un ospedale psichiatrico o una stanza che lo sguardo della protagonista trasforma in ospedale, ricordando l'infanticidio commesso anni prima? Madri che uccidono. Infanticidi che raccontano la trasformazione, oggi più complessa, del corpo della donna nel corpo di madre. La madre che si diventa e la madre che ci ha generate. Mia Törnqvist, "La tua Istanbul" Emigrazioni, spostamenti, conflitti che nascono nella quotidianità: Yavuz, padre attore e anarchico; Selim, un figlio che non parla più il turco; Recep, l'altro figlio che frequenta la moschea; Klara, una svedese. Amori. Il cibo, un'ascia da intagliatore, un armadio, un coltello per tagliare le verdure.
Il pianto delle muse. Trilogia apocalittica per un'opera-mondo di Marco Filiberti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Titivillus
anno edizione: 2016
pagine: 188
Marco Filiberti consegna nella trilogia "Il pianto delle Muse" il frutto della propria lotta con una materia poetica incandescente coagulata sulla skené teatrale, specchio immutevole della mutante e contristata scena del mondo. Assistito alla maniera socratica dal proprio dàimon, Filiberti distilla nella sua opera, presentata in questa sede a cura di Pierfrancesco Giannangeli, un'idea di teatro che sfocia deliberatamente, seppure in sordina, in un modello di paideia, di ri-educazione estetica e civile capace, nella tensione ideale che la ispira, di opporsi a quello che Filiberti, senza mezzi termini, definisce il 'collasso antropologico' in corso oggi. Ne "Il pianto delle Muse" le pathosformeln si dispiegano in una misurata polifonia di gesti, posture, suoni, installazioni, effetti di luce e penombra, rallentamenti e accelerazioni nella recitazione e nei silenzi degli attori, dèi ex machina di un 'accadimento' che impone agli interpreti un tirocinio di macerante svuotamento di sé.
Architetture di luce. Il teatro architettura di Giancarlo Cauteruccio/Krypton
Pietro Gaglianò
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2014
pagine: 112
"Architetture di Luce" racconta una parte del percorso di Giancarlo Cauteruccio, e di Krypton, escluso dalla precedente pubblicazione "Teatri di Luce". Condizioni fisiche, ma soprattutto temporali, fanno del teatro architettura un'esperienza diversa dal lavoro in palcoscenico, più vicina a quella delle arti visive, un vero e proprio incrocio di discipline e arti. "Il teatro di Krypton è sempre architettura, intesa come proiezione di uno spazio, di quell'alchimia che trasforma l'idea in disegno bidimensionale, e il disegno in spazio abitabile, percorribile. Al tempo stesso le opere di Teatro Architettura contengono, irriducibile, il meccanismo propulsore del teatro e ne condividono processi e strumenti, essendo, negli esiti formali, spettacolo teatrale allo stato puro". In questo volume l'autore percorre gli oltre trent'anni di ricerca sullo spazio urbano e sull'architettura, scegliendo un punto di vista decentrato che contempli tutte le espansioni creative dell'artista, dell'uomo di teatro, dell'architetto. Ne risulta una narrazione che media il percorso cronologico con l'approfondimento di aree tematiche ricorrenti nella storia di Krypton, e con il confronto con le tensioni culturali e sociali in cui questa si sviluppa. Un'ampia selezione di immagini propone un percorso necessario e complementare, mentre il volume si chiude con una conversazione tra Giancarlo Cauteruccio e Gianni Pettena, maestro e osservatore critico delle evoluzioni del fondatore di Krypton.
L'ultimo harem
Angelo Savelli
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2014
pagine: 84
Una sera del 1909 ad Istanbul, alla vigilia della chiusura degli harem, una seducente favorita circassa attende l'incerta visita del sultano, ingannando l'attesa con il racconto di storie fantastiche. Quasi cent'anni dopo, una dimessa casalinga sogna improbabili fughe dalla prigione del suo indecifrabile malessere quotidiano. L'harem non è una cinta di mura invalicabili ma un luogo dello spirito, un'attitudine vischiosa in cui cadere prigionieri, sia ieri che oggi, sia in Oriente che in Occidente, sia uomini che donne. Accomodato intorno alla scena, tra tappeti e cuscini, il pubblico è immerso in un'atmosfera sensuale fatta di profumi, vapori, musiche esotiche, per poi essere catapultato in una contemporaneità ricca d'ironia. Ispirandosi alle Le mille e una notte e ai racconti della scrittrice turca Nazli Eray e della marocchina Fatema Mernissi, Angelo Savelli ha costruito uno spettacolo "cult", arrivato al decimo anno di repliche, creato intorno alla personalità della brava e magnetica Serra Yilmaz, attrice carismatica di tutti i primi film di Ferzan Ozpetek. Introduzione di Lemi Bilgin. Fotografie di Paolo Lamuraglia. Scritti di Roberto Cafaggini, Valentina Chico, Francesco De Biasi, Giulia Innocenti, Giancarlo Mordini, Riccardo Naldini, Mirco Rocchi e Serra Yilmaz.
Una storia. Dal festival Teatro europeo al festival Teatro a corte
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2011
pagine: 168
I primi dieci anni del più importante festival teatrale internazionale in Piemonte, nato nel 2001 come Teatro Europeo e trasformatosi, nell'autunno 2007, in Teatro a Corte, allorché le residenze sabaude sono divenute il palcoscenico privilegiato degli spettacoli. Ideato e diretto da Beppe Navello, il Festival costituisce una realtà unica in campo nazionale e internazionale poiché è stato capace di coniugare tradizione e ricerca, instaurando un fruttuoso dialogo con Francia, Belgio, Russia e molti altri stati europei. Innovativo incrocio di teatro di parola e d'immagine, di nouveau cirque e di teatro urbano, di danza e di creazioni site specific a colloquio con le architetture dei palazzi storici, il festival ha conquistato sia il consenso di un crescente numero di spettatori sia il riconoscimento della critica, nazionale e internazionale. Nel volume, ai contributi di critici ed esperti sono affiancate le testimonianze di alcuni degli artisti che hanno contribuito a scrivere l'entusiasmante storia di questo festival.
Krypton. Teatri di luce. Spazio, corpo, tecnologia
Giancarlo Cauteruccio
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2010
pagine: 132
Giancarlo Cauteruccio ripercorre oltre venticinque anni di sperimentazione in cui ha attraversato il mondo della creazione contemporanea spaziando tra i linguaggi e le discipline, sovvertendo i codici e creando nuove formule e nuovi processi dell'arte. Dagli esordi, quando la critica individua nel lavoro di Krypton i tratti caratteristici della "Nuova spettacolarità", Cauteruccio non ha mai cessato di indagare le forme di un teatro possibile che si confrontasse con la tecnologia, lo spazio, il corpo, la parola. Il percorso di Cauteruccio è illustrato da immagini e documenti d'archivio e dagli approfondimenti di studiosi, critici e artisti che hanno incrociato il viaggio artistico di Krypton, tra gli altri Maurizio Grande, Pier Vittorio Tondelli, Sergio Givone, Cesare Molinari, Renato Palazzi, Giuliano Compagno, Dario Evola, Marcello Walter Bruno, Giuseppe Bartolucci, Lorenzo Mango, Francesco Gurrieri, Marco Palladini, Massimo Canevacci, Antonio Caronia.