Vita e Pensiero: Transizioni
La bellezza. Ragione ed esperienza estetica
Roger Scruton
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 184
"La bellezza può consolare o turbare; può essere sacra o profana; può essere divertente, stimolante, ispiratrice, raggelante. Può influenzarci in infiniti modi, ma mai viene considerata con indifferenza: la bellezza esige di essere notata." Con queste parole il filosofo inglese Roger Scruton apre il suo ultimo saggio, una ricognizione al tempo stesso profonda e accessibile sul significato della bellezza e sul posto che essa occupa nella nostra vita. Il punto non è tanto trovare una definizione esaustiva di ciò che piace, ma riflettere sulla nostra esperienza della bellezza, trovare il senso delle emozioni che essa suscita. Tuttavia l'autore non si sottrae al confronto con un dibattito culturale e filosofico che ha radici lontane e voci di somma autorevolezza. Egli espone e spiega le idee di Platone, che vede il bello come via che conduce al trascendente; quelle di Tommaso d'Aquino, per cui la bellezza è un attributo dell'essere e un dono di Dio, per soffermarsi poi sulle teorie estetiche di pensatori moderni, primo fra tutti Kant, del quale analizza approfonditamente la dottrina sulla natura del giudizio estetico.
Lo straniero o l'unione nella differenza
Michel de Certeau
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 209
Proposto per la prima volta in traduzione italiana, questo testo di Michel de Certeau venne pubblicato in Francia nell'autunno 1969. È dunque uno dei suoi primi libri, che alla lettura odierna non risulta datato, ma si carica di una valenza speciale, divenendo una sorta di introduzione ai temi che il grande autore francese andò poi sviluppando nel corso degli anni, in particolar modo l'esperienza cristiana e la dinamica dei percorsi individuali nello spessore del corpo sociale. Una forte attualità mantiene anche il punto di partenza che muove il testo: la crisi delle certezze religiose, il sempre meno stringente vincolo delle istituzioni della Chiesa, la scoperta sconcertante che all'esperienza del credente è intrinseco anche un non-sapere. E Dio si mostra come uno 'straniero', un altro che irrompe destabilizzando la logorata 'domesticità' cui il canone religioso l'aveva confinato, che sfugge alla tessitura troppo fitta, automatizzata e risolta della religione praticata dagli uomini. Ma è proprio in questo processo di 'perdita' e trasalimento, puntualizza de Certeau, che può darsi l'accadimento autentico di essere sorpresi da Dio, nell'inaspettato incontro con la sua presenza. Accettando di lasciarsi cambiare, ognuno può imparare a diventare più libero, ma anche più solidale con gli altri, con i quali costruirà, nel messaggio lucido ma fiducioso che sta sempre sotto le analisi sociali di Michel de Certeau, "l'unione nella differenza". Prefazione di Pierangelo Sequeri.
Il figlio del desiderio. Una rivoluzione antropologica
Marcel Gauchet
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XI-104
Se il XX è stato il secolo della scoperta del bambino reale, supportata dalla nascita contemporanea della pediatria, della pedagogia e della psicoanalisi, il XXI sembra aprirsi come il secolo della sacralizzazione del bambino immaginario. La nostra società esalta a tal punto la dimensione infantile da arrivare a mitizzarla e, alla fine, a mistificarla. Grazie principalmente al controllo della procreazione, il bambino è diventato un 'figlio del desiderio'. Prima era un dono della natura, un frutto della vita che si esprimeva attraverso noi, ma spesso malgrado noi. Ora è il risultato di una volontà espressa, di un progetto definito. E questo, accompagnato e rafforzato da altri cambiamenti inediti, come il discredito della maturità, che porta all'ossessione di 'restare giovani', o la crisi della visione del futuro, che si fa sempre più vago, ha effetti potenzialmente drammatici, con ricadute sull'educazione, sul modo di concepire la famiglia e, sui meccanismi di definizione della personalità. Su questo bambino desiderato finiscono per pesare come macigni le aspettative dei suoi genitori e della società. È questa la 'rivoluzione antropologica' dei nostri giorni su cui ci invita a riflettere il filosofo e sociologo francese Marcel Gauchet. Egli porta alla luce, smascherandone i meccanismi, le rappresentazioni del figlio e le riconfigurazioni delle età della vita che tendono ad affermarsi nella nostra società e ci chiede di prendere coscienza dei rischi di questo mutamento.
La salute ad ogni costo. Medicina e biopotere
Miguel Benasayag
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 103
La salute ad ogni costo. È questa la parola d'ordine che domina le nostre vite, l'imperativo che guida comportamenti, attese, modi di essere e sentire. Sempre più viviamo nell'angoscia di una malattia imminente, avvolti in una sensazione di pericolo che ci spinge a sottoporci a divieti e limitazioni, ad affidarci alle mani di specialisti d'ogni genere, in un continuo monitoraggio di ogni singolo organo del nostro corpo. La medicina assume così il potentissimo ruolo di magico solutore dei nostri problemi, di risposta sicura alle nostre paure. Chi non ha un parente o un amico affetto da Alzheimer o da un tumore, o segnato da un handicap o dalla depressione? E come non affidarci, in questi casi, alla forza rassicurante della competenza medica? Ma, ci ricorda qui Miguel Benasayag, questa fiducia senza remore ha "effetti collaterali" importanti, su cui è bene riflettere. Il ruolo totalizzante che la medicina si trova a ricoprire ha a che vedere con una visione dell'uomo che travalica il campo propriamente medico e tocca più in profondo le nostre vite: un uomo, e soprattutto un uomo malato, sempre più ostaggio della tecnica spersonalizzante, che vede nel corpo un assemblaggio di organi da riparare, da perfezionare e, in definitiva, dominare.
China blues. Viaggio nel paese dell'armonia precaria
Hsuan-wou Hsi, Charles Reeve
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 240
"Si lavora troppo e si guadagna sempre meno... Dopo le riforme, l'assistenza sociale e i premi sono spariti, le ore di straordinario non vengono più pagate, la corruzione è aumentata. Qualche mese fa abbiamo scioperato. I media non ne hanno fatto cenno. Non abbiamo ottenuto niente... È chiaro che le riforme non procedono nella giusta direzione: in alto hanno favorito la corruzione dei funzionari del Partito, mentre in basso hanno approfondito le disuguaglianze e aumentato le difficoltà della vita". Chi parla è un'operaia di Shanghai, che riassume in pochi, efficaci tratti la situazione attuale del "laboratorio del mondo", quella Cina che aspirava a essere un modello di riferimento per il "socialismo di mercato" e che invece rivela tutta la fragilità di un'esperienza di capitalismo spinto senza i contrappesi delle democrazie liberali. E questa una delle voci raccolte dai due autori di "China blues", tornati in Cina dieci anni dopo il loro primo viaggio per capire "in diretta" cosa è cambiato con la "politica di apertura", le riforme, la "crescita a due cifre", il restyling olimpico. E hanno messo insieme una trentina tra interviste, documenti ed esperienze, frutto dell'incontro con personaggi disparati, alcuni rimasti in Cina, altri emigrati a Parigi, altri ancora immaginari, espressione esemplare di situazioni corali.
Un decalogo per i genitori italiani. Crescere capitani coraggiosi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 160
Genitori e insegnanti manifestano una crescente difficoltà nello svolgere la loro funzione formativa. Si parla sempre più di 'emergenza educativa', conseguenza anche dell'incapacità del mondo adulto di mettersi in relazione e in sintonia con i rapidi cambiamenti che interessano la vita di bambini e ragazzi. Emerge nel contempo, però, anche una maggiore consapevolezza del proprio ruolo da parte dei genitori. Sempre più istruiti, più impegnati nel lavoro e con tempi più frammentati, ma anche sempre più attenti a inserire il loro rapporto con i figli all'interno di un quadro coerente basato su un giusto equilibrio di dialogo, contrattazione e regole. È del resto vero che il futuro di una società (in termini di crescita, competitivita, vitalità, benessere) dipende strettamente dalla qualità delle nuove generazioni. E la qualità delle nuove generazioni dipende molto dalle famiglie: una società avanza e progredisce solo se figli e figlie diventano mediamente migliori dei propri genitori. Questo libro è quindi rivolto proprio alle madri e ai padri che vogliono trasmettere ai giovani il gusto e la voglia di confrontarsi con il mondo dando il meglio di se stessi, aiutandoli a diventare parte attiva di una generazione che vuole attraversare da protagonista questo secolo. Vengono qui proposti dieci punti aperti alla discussione, elaborati da studiose e studiosi esperti del delicato e complesso rapporto tra genitori e figli.
Mediapolis. La responsabilità dei media nella civiltà globale
Roger Silverstone
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: X-314
Docente di Media and Communications alla London School of Economics and Political Science, Roger Silverstone (1945-2006) è stato un pioniere dello studio dei media nel panorama internazionale. Questo suo libro, uscito postumo, tratta quella "seconda crisi ambientale" che le società globalizzate devono affrontare con grande urgenza: la crisi del mondo della comunicazione, una crisi che è morale, etica e politica. Oggi i mezzi di comunicazione, al di là del potere economico o di convincimento a essi riconosciuto, rivestono anche un ruolo fondamentale nella costruzione dei rapporti fra persone. Il mondo con cui - tramite i media - entriamo in contatto, è uno spazio nuovo: una "mediapolis", secondo la felice invenzione lessicale di Silverstone, cioè uno spazio definito di relazione, di comunicazione politica e sociale, dove anche i fruitori dei media hanno compito di responsabilità. Compito che passa attraverso la riflessione, l'apertura, la pluralità. Se la mediapolis distruggerà o costruirà i rapporti tra le persone, è la sfida cui tutti siamo chiamati a rispondere.
Di carne e di parola. Dare un fondamento alla famiglia
Xavier Lacroix
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 153
In una cultura come quella attuale, che privilegia il provvisorio e la pluralità, i legami familiari sono al tempo stesso forti e fragili. Da un lato, infatti, si continua ad attribuire valore ai rapporti tra le generazioni e a considerare la famiglia uno dei luoghi primari di sviluppo dell'identità personale; dall'altro lato, le rotture coniugali sono sempre più frequenti, le famiglie si disperdono, si dividono, si ricompongono. E ciò che risulta sempre meno evidente è il radicarsi della famiglia nel corpo: i legami familiari non sono soltanto razionali, contrattuali; sono anche "carnali", attraversati dall'affetto, dal piacere, dalla sofferenza; sono "per la vita e per la morte". Ma è ancora possibile parlare di legami, nel nostro mondo che proclama il primato della felicità del singolo, che fa della libertà individuale la misura di tutte le cose? Xavier Lacroix propone un'etica dei legami. Si spinge ad affermare che la coppia coniugale, anche se resa fragile, resta il perno della famiglia. Contesta l'idea che essa possa essere fondata sul solo legame con il figlio. Propone di riscoprire il senso del matrimonio come la migliore chance per vivere la relazione tra carne e parola, corpo e istituzione, vita e libertà.
La cultura conta. Fede e sentimento in un mondo sotto assedio
Roger Scruton
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 120
Quanto è importante la cultura? Qual è il peso del sapere tradizionale nella formazione e nella vita degli uomini d'oggi? Dobbiamo dare credito a chi decreta la morte della cultura occidentale, con le sue figure di paludati mostri sacri, i vari Platone, Aristotele, Dante, Shakespeare, che niente hanno più da dire ai ragazzi di oggi, ma anzi li isolano dai loro pari e rendono il loro pensiero scollato dal mondo in cui si trovano a vivere, condannandoli quanto meno all'eccentricità? A questa posizione, che ha oggi un seguito non indifferente, risponde Roger Scruton, filosofo di fama con il dono di una scrittura divulgativa accattivante. Egli prende le difese della tradizione classica, nelle sue espressioni artistiche, letterarie, musicali, mostrando come la cultura sia non solo una forma di conoscenza, ma una conoscenza emozionale, che riguarda ben da vicino la nostra vita, le cose che facciamo e i sentimenti che proviamo. E, infine, la cultura delle nostre tradizioni è una conoscenza morale, un bagaglio di giudizi etici oggi sotto minaccia, una preziosa guida per il nostro agire da preservare e difendere.
La parola contro la barbarie. Insegnare ai nostri bambini a vivere insieme
Alain Bentolila
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 144
Imparare a parlare, e poi a leggere e scrivere: è l'avventura affascinante e impegnativa che ogni bambino intraprende ripercorrendo, in pochi anni, la strada che i primi uomini hanno impiegato un'infinità di tempo a tracciare. E in questa ricerca, nella quale egli costruisce la sua lingua e non riproduce semplicemente quella altrui, ha bisogno di essere accompagnato da mediatori la sua famiglia dapprima, poi la scuola - a un tempo benevoli ed esigenti, in grado di illuminare il suo cammino, di indicargli le strade senza uscita, ma anche di incitarlo a non accontentarsi dei limiti confortevoli della 'prossimità'. Perché, è la tesi sostenuta in questo libro, la lingua non è fatta per parlare con un altro me stesso, con chi la pensa come me, vive dove vivo io, crede nel mio stesso dio. Utilizzando un efficace paradosso, Alain Bentolila afferma che la lingua non è fatta per parlare a coloro che amiamo, ma per parlare a coloro che non amiamo, per dire loro cose che risulteranno forse spiacevoli, ma che ci permetteranno di riconoscerei e rispettarci. Non si ha bisogno di parole con chi ci è più vicino. Le parole diventano invece necessarie quando si ha di fronte l'altro nella sua alterità, nella sua intelligenza così simile ma così diversa dalla nostra, quando la 'comunione' deve cedere il passo alla 'comunicazione'.
La caricatura e il sacro. Islam, ebraismo e cristianesimo a confronto
François Bœspflug
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 150
Nel febbraio 2006 scoppia in Europa l'affaire delle caricature di Maometto pubblicate su un giornale danese. Ancora una volta la libertà di espressione artistica si contrappone alla sensibilità religiosa, accendendo gli animi e provocando anche reazioni di pericolosa violenza. Da qui parte Francois Boespflug, teologo e studioso dell'arte religiosa, per intraprendere un'analisi del modo in cui avviene (o non avviene) la raffigurazione del divino nelle tre grandi religioni monoteiste. Attraverso confronti e differenziazioni, Boespflug mostra come l'ebraismo e l'islam siano accomunati da una forte restrittività nei confronti delle immagini sacre, fino al divieto assoluto di raffigurare Dio. Dal canto suo, il cristianesimo, pur avendo conosciuto nella sua storia gli eccessi dell'iconoclastia, è una religione intrinsecamente aperta all'immagine, nella quale la raffigurazione di Dio in Cristo gode anche della legittimazione autorevole di un concilio.
Anatomia della speranza. Come reagire davanti alla malattia
Jerome Groopman
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 214
Perché certe persone, benché gravamente malate, hanno speranza e altre no? E la speranza può cambiare il corso di una malattia, aiutando il paziente a vincerla? Attraverso una serie di ritratti, l'autore cerca di mostrare come distinguere tra vera e falsa speranza e capire la differenza tra l'ottimismo, cioè la propensione a pensare che in un modo o nell'altro tutto si aggiusterà, e la speranza, che è invece il sentimento confortante che si prova quando si scorge il cammino che può condurre a una condizione migliore. Forte della sua formazione scientifica, l'autore rende anche conto di una ricerca votata a capire quanto la speranza possa influire sui meccanismi fisiologici, aiutando il paziente nella guarigione.