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Asterios: Volantini militanti

Paura. Filosofia, politica, sociologia, psicologia

Paura. Filosofia, politica, sociologia, psicologia

Aldo Meccariello, Giovanni Chimirri, Rossella Semplici

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 96

La paura è il sentimento-shock più contagioso di questo nostro tempo difficile e inatteso, segnato dalla recente pandemia. Ma da sempre l’uomo ha combattuto contro malattie e timori per difendersi e sopravvivere; per cui ogni civiltà è il prodotto di queste lotte. La paura è qui analizzata sul piano filosofico, politico ed esistenziale, ed è vista sia come benefica protezione naturale sia come patologia mentale che può degenerare in fobie, ansie, angosce. Nonostante i mille volti che la paura può assumere (riducibili in fondo al terrore del vuoto e della morte), non bisogna tuttavia aver paura della paura ma vincerla nel coraggio e nella speranza.
6,90

Sacrificio. Tracce per una genealogia

Sacrificio. Tracce per una genealogia

Enrico Meroni

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 64

Pur trattandosi di questione privilegiata dagli studi storico-antropologici, del sacrificio si sono perse le tracce lungo il percorso entro la storia della mentalità occidentale, secolarizzandosi esso al pari di altre categorie di origine teologica. Ne è sopravvissuta una pallida ermeneutica della mortificazione, ritenuta necessaria ai fini della salvezza, ultra o intramondana, che gli studi recenti concorrono a rivedere radicalmente, cominciando dalla reinterpretazione del cosiddetto sacrificio sulla croce di Gesù. Ne deriva un’inedita significazione della categoria del sacrificio nel senso del dono, anziché dello scambio, della transazione di natura economica, per la quale il sacrificio fungerebbe da ovvio espediente per l’accesso a ricompense assiologicamente superiori. L’esodo dalla logica consuetudinaria del sacrificio consegue alla presa in carico dell’aut aut evangelico: o sacrificio o misericordia.
5,90

Apocalisse. L'inizio e la fine della modernità

Apocalisse. L'inizio e la fine della modernità

Antonino Infranca

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 64

L’Apocalisse è un testo fondamentale della civiltà occidentale. Apocalisse è un termine del linguaggio comune che indica una catastrofe sia storica che naturale. La Modernità è nata da un’apocalisse: la Conquista dell’America, cioè dall’Olocausto di decine di milioni di esseri umani compiuto in nome del Dio dell’Apocalisse. Da quella apocalisse iniziale si è sviluppata una forma di civilizzazione che ha forgiato l’economia, la società, la natura dell’intero pianeta. È nata anche una forma di dominio sugli esseri umani e sulla natura che sta portando l’intero pianeta alla sua distruzione, a una nuova apocalisse. Gli intellettuali eurocentrici hanno avuto scarsa coscienza di quell’apocalisse iniziale e non sanno come affrontare l’apocalisse prossima ventura.
5,90

Choc. Scotimento del senso e problematicità

Choc. Scotimento del senso e problematicità

Saverio Alessandro Matrangolo

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 64

Che cosa significa Choc? Cosa succede quando un evento scuote improvvisamente l’ovvietà irriflessa del vivere quotidiano? Come rispondere a ciò che inquieta il complesso ordinario e consolidato delle pratiche umane? Al termine choc si è fatto frequentemente ricorso per descrivere la reazione più comune allo sconvolgimento provocato dalla pandemia di coronavirus che ha segnato in modo indelebile le nostre esistenze. Choc rimanda, però, anche all’esperienza filosofica originaria che interpella radicalmente il nostro rapporto al reale, svelandone la problematicità. L’intento di questo breve scritto è quello di ripercorrere quel peculiare senso di choc in un confronto serrato con il pensiero di Jan Patočka, filosofo boemo che ci ha lasciato pagine indelebili e testimonianza concreta di cosa significhi far fronte a ogni esperienza profonda di scotimento.
5,90

Virus. Critica multidisciplinare di un'epidemia

Virus. Critica multidisciplinare di un'epidemia

Giovanni Chimirri

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 80

Le malattie infettive esistono da sempre con milioni di vittime, ma la nuova epidemia ha suscitato insolite paure; per tralasciare sia le contrastanti informazioni trasmesse da scienziati e mass media, sia la discussa gestione dell’emergenza che ha prodotto danni sociali, psicologici ed economici maggiori di quelli prodotti sul piano medico. Il volume documenta quanto avvenuto secondo ottiche multidisciplinari, denunciando errori, ipocrisie e cure mancate; basti pensare alle migliaia di morti annuali in Italia per malasanità o ai milioni di morti nel mondo per diretta mano dell’uomo (inquinamento, mancanza d’igiene, guerre, genocidi, fame, carestie, distruzione dell’ambiente, ecc.).
6,90

Angoscia. Radiografia e ricognizione del presente

Angoscia. Radiografia e ricognizione del presente

Aldo Meccariello, Giuseppe D'Acunto

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 64

Come in uno scenario distopico, quasi apocalittico, oggi netta è la sensazione di lottare impotenti, ad occhi chiusi contro un nemico invisibile, sconosciuto, che dilaga ovunque, in ogni punto dello spazio e dei polmoni. Tutto questo, sta restituendo a noi umani, l’esperienza del saper vedere e del saper sentire. Forse è tempo di riprovare a esperire, nel pericolo, l’angoscia, che non inganna, anzi scuote, mostra tagli e crepe nella realtà, apre la scena al vuoto di noi stessi, dove qualsiasi cosa può accadere, senza che sia più soggetta al nostro controllo. Questo volumetto in forma di un piccolo manuale (da Anders a Kierkegaard, da Weil a Freud, da Jaspers a Lacan) mira, per assaggi, a scandagliare il sentimento dell’angoscia, nel quale ogni essere umano è chiamato a rispecchiarsi per rielaborare la propria identità.
5,90

Il feudalesimo digitale. I nuovi poteri del nostro presente/futuro

Il feudalesimo digitale. I nuovi poteri del nostro presente/futuro

Emiliano Bazzanella

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 48

La svolta digitale del capitalismo, che ormai non è più new economy ma l’unico modo effettivo di creare profitto, sembra alludere ad una svolta post-imperialista del mondo contemporaneo: ciò si traduce, in qualche modo, in un ritorno occulto di forme feudali di economia e di società. Il potere viene diffuso in centri delegati al funzionamento del meccanismo accumulativo, mentre d’altro canto la maggioranza vive in uno stato di povertà crescente e di asservimento. Questi centri si fondano sul possesso di meta-server sempre più dispendiosi e mastodontici e sono uno degli elementi di un sistema macroscopico del quale risulta difficile individuare il monarca. Il dilemma si profila immediatamente laddove questo sistema deve funzionare attraverso un numero crescente di consumatori e quindi deve comunque poggiare su un’economia di tipo tradizionale, e laddove le risorse globali si stanno esaurendo (dai minerali “rari” agli idrocarburi), mentre non si profila sullo sfondo alcuno scenario nuovo che allontani l’età oscura.
4,90

Noi rifugiati

Noi rifugiati

Hannah Arendt

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 48

"Abbiamo perso la casa, vale a dire la familiarità della nostra vita quotidiana. Abbiamo perso il lavoro, vale a dire la certezza di essere di qualche utilità in questo mondo. Abbiamo perso il nostro linguaggio, vale a dire la naturalezza delle nostre reazioni, la semplicità dei nostri gesti, l'espressione spontanea dei nostri sentimenti ". È il 1943, Hannah Arendt andò in esilio negli Stati Uniti e scrisse queste pagine nella lingua della sua patria adottiva. Fino allo sterminio degli ebrei, il termine "rifugiato" significava un individuo costretto a cercare rifugio a causa di un atto o un'opinione politica. Ora sono quelli che sbarcano, privati delle risorse, in un nuovo paese e cercano aiuto dai comitati dei rifugiati. Preferiscono chiamarli "nuovi arrivati" o "immigrati", per contrassegnare la loro scelta. Perché si tratta soprattutto di dimenticare il passato: la sua lingua madre, la sua professione o, in questo caso, l'orrore dei campi. Hannah Arendt esprime la difficoltà di evocare questo passato molto recente. Niente storie d'infanzia o fantasmi, quindi, ma uno sguardo al futuro e, se possibile, previsto dal cielo piuttosto che inscritto nella terra.
4,90

Una proposta indecente

Una proposta indecente

Ernesto Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 80

Il destino di sopravvivenza e adattamento della specie umana al cambiamento climatico indotto è riposto nel suo adattamento epigenetico, controllato e programmato perché diventi un istinto di rispetto e d’amore. Dovremmo trasformare in istinto la partecipazione e la condivisione con la natura che hanno permesso la nostra evoluzione, anche se questo significa perdere o modificare qualcuna delle funzioni che l’evoluzione del neo-cortex ci ha fornito. Questo può essere ottenuto soltanto fornendo al nostro neo-cortex qualcosa in cambio, sotto forma di piacere, inteso in senso ampio. Coloro che vivranno dopo di noi nelle condizioni naturali estreme che stiamo causando hanno il diritto ad un mondo che permetta loro di sopravvivere. Dovranno farlo in un pianeta che sta cambiando rapidamente per colpa della nostra intrinseca struttura genetica e della presunzione di una nostra capacità di adattamento senza limiti. Il racconto di coloro che hanno vissuto prima di noi ci potrebbe essere utile. Esploriamo la possibilità di intervenire su noi stessi per correggere il nostro peccato originale, quello di essere come siamo. Formulo una modesta proposta per evitare la fine della nostra specie.
4,90

Collassologia. Istruzioni per l'uso

Collassologia. Istruzioni per l'uso

Jacopo Rasmi

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 64

Da una manciata di anni nel dibattito politico francofono una nuova disciplina è emersa: la collassologia. Ovvero lo studio delle possibilità e delle prospettive di un crollo integrale del nostro sistema socio-economico, troppo complicato e insostenibile da un punto di vista ambientale per non incorrere in un corto circuito trasversale a breve termine. Dagli agronomi agli scienziati passando per rispettabili ex-ministri, noti scrittori o giovani banchieri pentiti, numerosi e vari sono i volti e le voci di questo approccio che i grandi media hanno cominciato ad accreditare sempre più malgrado i suoi contenuti critici e catastrofisti. Sebbene sia figlia di innumerevoli correnti storiche precedenti, questa declinazione recente del discorso ecologico imperniata sull’idea di un collasso imminente e generale della nostra civiltà – termo-industriale, estrattivista – sembra incarnare una visione specificamente contemporanea dell’ecologia, impregnata di urgenza e gravità. I Fridays For Future ne sono un emblema eloquente e globalizzato. Per quanto il movimento collassologico ancora stenti a varcare le Alpi non possiamo esimerci in Italia dall’affrontare le domande generali che esso pone.
6,90

Per una critica della violenza

Per una critica della violenza

Walter Benjamin

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 48

Si può circoscrivere il compito della critica della violenza esponendo il rapporto tra violenza da una parte e giustizia e diritto dall'altra. Una causa effettiva diventa sempre violenta, nel senso pregnante della parola, solo quando incide sui rapporti morali. La sfera di questi rapporti è data dai concetti di diritto e giustizia. Per quanto riguarda il diritto è chiaro in primo luogo che ogni ordinamento giuridico si fonda sul rapporto più elementare tra fini e mezzi. In secondo luogo è altrettanto chiaro che la violenza può trovarsi solo nell'àmbito dei mezzi e non dei fini. Già queste constatazioni rappresentano per la critica della violenza qualcosa di più e di diverso di quanto non sembri a prima vista. Ammesso che la violenza sia un mezzo, sembrerebbe che il criterio della sua critica sia già dato. Si pone il problema se in determinati casi la violenza sia sempre mezzo per fini giusti o ingiusti. In un sistema di fini giusti la sua critica sarebbe data implicitamente. Ma non è così. Infatti, anche ammettendo che sia al riparo da ogni dubbio, tale sistema conterrebbe non tanto un criterio della violenza stessa come principio quanto un criterio per i casi di applicazione.
5,90

Il denaro o la vita. Cosa ci rende veramente ricchi

Il denaro o la vita. Cosa ci rende veramente ricchi

Veronika Bennholdt-Thomsen

Libro

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 64

Quali sono i concetti fondamentali dell'economia? Il denaro, il prodotto interno lordo (PIL), la finanza, le crisi del capitalismo? Veronika Bennholdt-Thomsen, esponente della Scuola di Bielefeld nel solco di Maria Mies e vicina al pensiero della decrescita, propone una lettura dell'economia in senso sostanziale e non formale, andando alla radice della sua funzione di soddisfazione dei bisogni umani. Il denaro è un simbolo, un prodotto sociale, che nel capitalismo oscura le reali relazioni che abbiamo tra di noi e con l'ambiente da cui necessariamente traiamo tutto ciò che ci mantiene in vita, in forma mediata o immediata. Trarre dalla natura nella forma più diretta possibile ciò che mangiamo, con cui ci vestiamo, i materiali per le nostre abitazioni e l'energia per i nostri spostamenti, configura un'economia per la sussistenza che rispetta le condizioni per la riproduzione della vita, cosa che ancora avviene nelle aree del mondo sprezzate come “sottosviluppate” o “arretrate”. Al contrario il circuito che permette la soddisfazione delle necessità della vita solo partendo dal denaro, organizzando l'economia e la società in modo da garantire il profitto è mortifero, abbisogna di superare continuamente i limiti della capacità di carico dell'ambiente (nonché della salute umana!) e di trasformare ogni qualità umana e naturale in una merce da vendere, perpetuando la spirale del profitto. Bennholdt-Thomsen critica le teorie della "mano invisibile" e della scarsità, inventate nell'Ottocento per celare la reale azione della spirale del denaro e del profitto. Oggi si parla di “globalizzazione”, che dovremmo chiamare piuttosto totalitarismo del sistema monetario e delle merci, e anche dal workfare che in Germania e altri paesi ha ormai sostituito il welfare, dinamiche pericolose non solo dal punto di vista sociale ma anche degli equilibri stessi della vita sul pianeta. Questo Volantino illustra quei concetti base dell'economia che devono tornare a guidare l'azione umana per riprodurre la vita e non più (l'immangiabile!) denaro, cambiando l'attuale paradigma dello scambio con l'antico paradigma del dono, attraverso una decommercializzazione della comunicazione, del lavoro, dell'agricoltura, dello stesso denaro, e attraverso una ri-ruralizzazione, anche delle città.
4,90

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