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Astrolabio Ubaldini: Psiche e coscienza

La riparazione dentro e fuori la stanza di analisi

La riparazione dentro e fuori la stanza di analisi

Maria Adelaide Lupinacci, Nicolino Rossi, Irene Ruggiero

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 268

Nato dall’esplorazione e dalla comprensione della psiche individuale, e alla psiche individuale a lungo limitato sul piano terapeutico, il concetto di riparazione appare più esteso e ubiquitario di quanto sia stato a volte riconosciuto, perché l’acquisizione della consapevolezza del danno e il bisogno di riparare è un processo che parte dall’individuo ma lo travalica, e nella società costituisce la base di un’etica del vivere comune. È dunque un concetto che come una sonda riesce a esplorare la contemporaneità, tanto nei suoi aspetti disfunzionali quanto nella sua potenzialità creativa, e che dallo studio dell’analista si apre alla sala che ospita il gruppo e alle piazze che accolgono i sopravvissuti alle catastrofi collettive. Con la sua struttura che dal particolare giunge all’universale questo volume si propone dunque di ampliare progressivamente il campo di osservazione. La Prima parte è dedicata alla ripresa e all’approfondimento nell’area dell’interiorità personale, compresa la persona dell’analista, del concetto di riparazione applicato al lavoro analitico nel setting individuale classico. La Seconda parte si muove allargando il campo di osservazione ed è dedicata al lavoro con i bambini, le coppie e i gruppi, in una riflessione coerente con il pensiero psicoanalitico contemporaneo. Nella Terza parte si affrontano le grandi aggregazioni sociali, contesti nei quali non solo si realizza la benefica e vitale spinta innata all’affiliazione, al bisogno di relazione e di reciproco sostegno e regolazione, ma si manifestano anche le pulsioni più violente e distruttive nei confronti di singoli individui, gruppi ma anche del mondo animale e della natura. Gli autori dei contributi che compongono questo volume sono: Carole Beebe Tarantelli, Sara Boffito, Stefano Bolognini, Fabio Castriota, Laura Colombi, Giorgio Corrente, Anna Ferruta, Alessandro Garella, Maria Adelaide Lupinacci, Luisa Masina, Franca Meotti, Nicolino Rossi, Irene Ruggiero, Giuseppe Stanziano, Giulio Cesare Zavattini.
22,00

Una mente in frammenti. Origini e cura del disturbo da deficit di attenzione

Una mente in frammenti. Origini e cura del disturbo da deficit di attenzione

Gabor Maté

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 312

Chi soffre di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADD o ADHD) si confronta quotidianamente con una realtà di sofferenza emotiva. Ciò non esclude la capacità di provare gioia e vivere la bellezza, ma implica la necessità di comprendere e accogliere il dolore, impegnandosi in un processo di guarigione che è principalmente cura di sé. Gabor Maté parla al lettore con la triplice voce di medico, di persona con una diagnosi di ADD e di padre di figli con ADD. Quella che propone è una visione complessa della natura del disturbo, che tiene conto dell’influenza reciproca di ambiente ed ereditarietà nella neurofisiologia del bambino durante i primi anni di vita, cruciali per lo sviluppo cerebrale e della personalità. La cura del disturbo da deficit di attenzione implica una riflessione profonda sui fattori di tensione familiare e sociale a cui è esposto il bambino, e di cui spesso i genitori stessi non sono pienamente consapevoli. In una società frenetica e frammentaria, si diviene presto assuefatti a uno stato di tensione che viene percepito come la normalità. Il bambino che sviluppa ADD tende a essere altamente sensibile e ad assorbire con grande facilità i fattori di stress ambientale, reagendo con quelle che sono le caratteristiche principali del disturbo: distraibilità, scarso controllo degli impulsi e iperattività. La potenziale utilità dei farmaci nel trattamento dell’ADD è indubbia, ma ne viene messa in discussione la modalità di impiego. In ogni caso, quella che possono offrire i farmaci è una risposta parziale, che non dovrebbe essere disgiunta da un profondo percorso di conoscenza di sé volto a recuperare una condizione di integrità. Nelle sette parti che compongono il volume, Maté descrive la natura del disturbo da deficit di attenzione e iperattività e ne indaga le origini, per poi affrontare il tema del processo terapeutico. Acquisire maggiore consapevolezza delle modalità con cui la relazione genitore-bambino può promuovere lo sviluppo emotivo e cognitivo è fondamentale, e può essere d’aiuto tanto ai bambini quanto agli adulti. Rivolto a tutti coloro che si relazionano con persone che presentano un disturbo da deficit di attenzione (in ambito medico, terapeutico o didattico), il testo offre anche agli adulti con una diagnosi di ADD, e ai genitori di bambini che ne soffrono, strumenti essenziali per farsi un’idea più ampia di questo disturbo di difficile comprensione.
32,00

La mente è nel corpo. Scienze cognitive ed esperienza umana

La mente è nel corpo. Scienze cognitive ed esperienza umana

Francisco J. Varela, Evan Thompson, Eleonor Rosch

Libro: Libro rilegato

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 376

La nuova edizione dell’opera che ha dato un impulso decisivo a un cambio di paradigma nello studio e nella pratica delle scienze cognitive è arricchita da contributi che offrono un’essenziale messa in prospettiva dell’impatto nel tempo dei concetti che tra i primi Varela e i suoi co-autori hanno adottato. Grazie alla loro ricerca le scienze cognitive hanno potuto includere una prospettiva nuova, che ha unito l’orientamento fenomenologico alla pratica buddhista e al metodo scientifico. Fra queste pagine si è parlato per la prima volta di ‘enazione’, la generazione di un mondo e di una mente sulla base della storia delle azioni radicate nel corpo (embodied) che ciascun organismo vivente compie, e sulla relazione che intrattiene con gli altri organismi. La conoscenza non sarebbe la rappresentazione di un mondo prestabilito da parte di una mente prestabilita, ma una continua attribuzione di significato che gli esseri viventi generano nel mondo che abitano. Una delle tesi centrali proposte chiama in causa la necessità, da parte degli studiosi, di abbracciare il vissuto del soggetto e la sua esperienza, integrando le manifestazioni del vivente e alcuni concetti fondamentali della psicologia buddhista, come quello dell’assenza di fondamento. La cognizione come ‘enazione’ di un mondo implica infatti che essa non abbia un fondamento, una base al di fuori della propria storia, e da qui scaturisce la domanda che permea questa ricerca: la discrepanza fra conoscenza scientifica ed esperienza vissuta è inevitabile e insormontabile, oppure le scienze cognitive e l’esperienza umana sono conciliabili? Negli anni sono cambiate molte cose: il cervello ha perso il rassicurante ruolo meccanicista di ‘elaboratore centrale’ della cognizione guidato dagli stimoli, e si è fatta strada l’idea che l’attività cerebrale sia in gran parte auto-organizzata, non lineare e distribuita; parole come ‘coscienza’ ed ‘esperienza soggettiva’ non sono più considerate tabù dai neuroscienziati cognitivi. Il seme piantato da Varela, Thompson e Rosch ha germogliato, e oggi il lettore potrà cogliere i frutti di un nuovo tipo di saggezza, radicata in una scienza cognitiva matura e informata da pratiche basate sull’esperienza che riguardano una trasformazione umana di tipo etico. Prefazione Jon Kabat-Zinn. Introduzioni Evan Thompson e Eleanor Rosch.
34,00

La mente affettiva. Neuroetologia dell’emozione, dell’immaginazione e della coscienza

La mente affettiva. Neuroetologia dell’emozione, dell’immaginazione e della coscienza

Antonio Alcaro

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 216

A partire dall’osservazione del comportamento animale, la neuroetologia indaga le basi cerebrali delle tendenze istintive che animano la mente umana. Contrariamente all’opinione comune, gli istinti non agiscono come ciechi automatismi, ma come ‘vettori di consapevolezza e intenzionalità’ che si attivano nelle aree neuronali più profonde e influenzano l’attività di tutto il cervello. Gli ‘istinti consapevoli’ sono propriamente gli affetti, cioè le disposizioni non apprese da cui ha origine qualsiasi forma di attività psichica, tanto inconscia quanto cosciente. Essi esprimono l’intrinseca qualità soggettiva di ogni esperienza e svolgono un’essenziale funzione integrativa per la vita mentale. La prospettiva psico-archeologica sviluppatasi in seguito alle ricerche di Panksepp radica le funzioni più evolute della mente umana all’interno di due livelli neuropsichici arcaici. Il primo e più antico di questi livelli, la protomente affettiva, esprime gli stati affettivo-emotivi di base (come la fame, la rabbia, la paura, la gioia, eccetera). Il secondo di tali livelli, la mente ideativa, è dotato della facoltà di immaginare, cioè di dar vita a rappresentazioni noetiche costruite intorno a temi affettivi dominanti. Le funzioni affettiva e ideativa sono fuse insieme in un nucleo dinamico di attività che si sviluppa nella connessione tra strutture sottocorticali e corticali mediali. Il flusso ideo-affettivo genera pensieri, immagini e ricordi dotati di particolari tonalità affettive che si organizzano nei complessi della personalità. La salute mentale dipende dalla capacità integrativa del flusso ideo-affettivo. Purtroppo, quando le tendenze più spontanee della personalità individuale non trovano un ambiente socio-relazionale idoneo, possono determinarsi compromessi malsani. Nello specifico, i disturbi mentali emergono da una ridotta flessibilità e tonicità della funzione ideo-affettiva a causa di blocchi emotivi, conflitti irrisolti e di un disarmonico rapporto tra gli strati evolutivi della mente. Un testo di grande interesse nell’ambito della psicologia clinica, cui le ricerche neuroscientifiche offrono strumenti sempre più evoluti per comprendere meglio la natura e il funzionamento di disturbi mentali e sintomi psicopatologici.
18,00

Libertà dal dolore. Come il corpo può trasformare la sofferenza

Libertà dal dolore. Come il corpo può trasformare la sofferenza

Peter A. Levine, Maggie Phillips

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 192

Non si può guarire in modo efficace dal dolore e dalla sofferenza, che sia di tipo fisico, emotivo o spirituale, se il corpo non viene coinvolto e messo al centro del processo di guarigione. È la convinzione alla base del Somatic Experiencing (SE), il metodo che ha come obiettivo il superamento degli effetti che il trauma lascia sull’individuo, elaborato da Peter Levine e ormai diffuso in tutto il mondo. Perché soffriamo? Ma soprattutto, come comprendere se un dolore ‘normale’, ‘necessario’, è diventato un dolore ‘cronico’, una sofferenza che rimane incastonata nel corpo senza riuscire a essere elaborata e trasformata? Nella prospettiva del Somatic Experiencing, il trauma non risiede nell’evento esterno che induce dolore fisico o emotivo, ma si genera quando non siamo in grado di liberare le energie bloccate e di attraversare tutte le nostre reazioni fisico-emotive all’esperienza: non è dunque un fenomeno solo psicologico, ma una complessa reazione psico-neuro-fisiologica. Proprio all’innata capacità di autoregolazione del corpo gli autori si rivolgono con il programma Freedom from Pain (“Libertà dal dolore”): un percorso terapeutico di esercizi pratici, inseriti con chiarezza all’interno della dimensione teorica, che intende guidare il lettore verso il recupero della propria innata capacità di gestione e comprensione della sofferenza e degli schemi che la governano. Attraverso strategie di consapevolezza corporea per affrontare dissociazione, ansia, paura, panico e rabbia è possibile imparare a regolare i propri stati emotivi e fisici, creando le condizioni per un’alleanza feconda tra mente, emozioni e consapevolezza spirituale. L’ultima tappa del percorso è l’esplorazione della possibilità del dolore stesso di diventare strumento di risveglio, tramite l’attivazione nel sistema nervoso di un processo di ‘guarigione continua’ che porta a una riconnessione con il proprio sé profondo.
20,00

Il mito della normalità. Trauma, malattia e guarigione in una cultura tossica

Il mito della normalità. Trauma, malattia e guarigione in una cultura tossica

Gabor Maté

Libro: Libro rilegato

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 494

Dietro all’epidemia di disturbi cronici, mentali e fisici, si cela qualcosa che non va nella nostra cultura. Questa anomalia causa dei ‘punti ciechi’ ideologici, che impediscono di vedere con chiarezza la situazione in cui ci troviamo, e rendono difficile modificarla. Per via di questi punti oscuri, molto diffusi nella cultura in generale, ma tragicamente endemici soprattutto nella professione medica, si tende a ignorare le connessioni tra la salute e la sfera socioemotiva. In altri termini, le malattie croniche, siano esse mentali o fisiche, non rappresentano un semplice ‘problema tecnico’, ma sono una funzione o una caratteristica di come vanno le cose; sono una conseguenza di come viviamo e non una misteriosa aberrazione. Che la vita sociale incida sulla salute non è certo una novità, ma riconoscere quest’aspetto è oggi urgente più che mai. Stress galoppante, disuguaglianze e catastrofe climatica alle porte sono solo alcuni segnali di ammonimento: il nostro concetto di benessere deve modificarsi, passando dalla sfera individuale a quella globale. L’attuale paradigma medico, a causa di un’evidente distorsione scientifica più simile per certi versi a un’ideologia che alla conoscenza empirica, commette un duplice errore: riduce eventi complessi alla loro biologia, e separa la mente dal corpo, preoccupandosi quasi esclusivamente dell’una o dell’altro, e ignorandone l’essenziale unità. Prendendo in considerazione con obiettività gli aspetti collegati alla salute e alla malattia che la società ha ‘normalizzato’, sarà evidente che le cose non sono fatalmente destinate ad andare così; ci verrà offerta la possibilità di riconquistare quanto la natura aveva stabilito per noi e dunque ritornare a uno stato di integrità, cioè guarire. Non c’è nulla di miracoloso, solo il riconoscimento che ciascun essere umano reca in sé inimmaginabili possibilità di benessere, che si rivelano soltanto quando si riesce ad affrontare e sfatare i fuorvianti miti sulla normalità a cui ci siamo passivamente abituati.
40,00

Un cervello interconnesso. L'intreccio di percezione, cognizione ed emozione in un sistema complesso

Un cervello interconnesso. L'intreccio di percezione, cognizione ed emozione in un sistema complesso

Luiz Pessoa

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 312

Per più̀ di un secolo si è tentato di stabilire una precisa corrispondenza fra strutture anatomiche del cervello e funzioni del comportamento. È giunto il momento di abbandonare questo assioma, per più̀ ragioni. Innanzitutto, una delimitazione concreta e precisa, in base a un’anatomia fine, delle cosiddette aree deputate si è rivelata impossibile, anzi, sempre più̀ smentita dai fatti. Inoltre, le svariate aree cerebrali dove ‘ha sede’ il comportamento in realtà̀ non funzionano in modo autonomo ma presentano connessioni neuronali complesse con aree anche molto lontane, che si influenzano a vicenda; ossia il cervello si presenta piuttosto come un sistema complesso di interconnessioni tra diverse parti a un livello di complessità̀ più̀ basso, che, in interazione reciproca, producono comportamenti emergenti. Infine, neppure le spettacolari tecniche attuali di esplorazione dell’attività̀ cerebrale, che si vorrebbero chiamare a sostegno della localizzazione cerebrale di funzioni del comportamento, sono riuscite a fornirci una maggiore comprensione di come in realtà̀ funzionino le cose. A partire dagli anni quaranta del Novecento, con la nascita di discipline come la cibernetica e la biologia dei sistemi, la teoria dei sistemi complessi si è diffusa nella maggior parte dei campi della conoscenza in cui le interazioni tra gli elementi sfidano la nostra capacità di decifrare come funziona un determinato sistema. Il punto di partenza dell’indagine di Pessoa è proprio considerare il cervello un sistema complesso e interconnesso, in grado di generare la cognizione e il comportamento. Non si tratta di un sistema modulare, da comprendere una regione alla volta, ma di una rete complessa, a volte ingarbugliata, i cui fili sono inestricabilmente collegati e in reciproca e costante interazione. Facendo appello alla neuroanatomia comparata, alla biologia matematica e alla cibernetica, Pessoa dimostra come le regioni cerebrali svolgano funzioni specifiche solo quando sono immerse in una rete più̀ ampia. In questa prospettiva, anche il problema del rapporto mente-cervello assume aspetti completamente nuovi.
29,00

Come finiscono le analisi. Paradossi della passe

Come finiscono le analisi. Paradossi della passe

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 336

Per Freud ogni analisi è destinata a inciampare su un’impasse, l’incontro cioè con l’esistenza (ipotetica) di un reale immutabile. Secondo Lacan, invece, una passe è possibile: una cura può incontrare una fine che non sia un semplice satisfecit scambiato mutualmente tra analista e analizzante, e nemmeno un abbandono, il frutto di una stanchezza o il prodotto di un’insurrezione, ma una conclusione di ordine logico. Lacan si è speso perché i suoi allievi adottassero questa procedura, ma dopo la sua morte in molti hanno cercato di sbarazzarsene. Fu salvata dall’École de la Cause freudienne, e attraverso l’Association mondiale de psychanalyse si è diffusa in Europa e in America Latina. Qual era, e qual è, l’originalità di tale procedura? Fino a prima della sua elaborazione, nelle società psicoanalitiche l’accesso a un titolo passava tramite la cooptazione del candidato da parte dei didatti. Lacan ha mandato all’aria tale modalità: sarebbe spettato a due analizzanti, ciascuno scelto dal proprio analista per il fatto di essere ancora al di qua del momento conclusivo ma in procinto di finire l’analisi, l’incarico di ascoltare il candidato, chiamato passant, e di riferire la testimonianza ricevuta al cartello della passe, al quale sarebbe spettato il compito di stabilire se il passant potesse essere insignito oppure no del titolo di AE (Analyste de l’École). La passe è andata incontro a molteplici vicissitudini, e attraverso i testi qui raccolti Jacques-Alain Miller si propone di tracciare una mappa del labirinto, portandone allo scoperto i paradossi e spronando il lettore, con Lacan, a non riposare sul sapere acquisito, a liberarsi da ogni dogmatismo, a ripensare di nuovo la Cosa freudiana, fino a reinventare la psicoanalisi, ciascuno secondo i propri mezzi.
31,00

Psicopatologia della consapevolezza. Un manoscritto inedito studiato e commentato da terapeuti della Gestalt

Psicopatologia della consapevolezza. Un manoscritto inedito studiato e commentato da terapeuti della Gestalt

Fritz Perls

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2023

pagine: 240

Questo manoscritto inedito di Perls ha una storia complessa, che suscita molti interrogativi in chi conosce l’opera dell’eccentrico e geniale psicoterapeuta: se questo testo del 1965 fosse stato scoperto prima, avrebbe cambiato lo sviluppo della terapia della Gestalt? Certamente si può affermare che si tratta di un’opera profetica, poiché molti dei temi qui affrontati hanno assunto nel tempo un’importanza capitale per le tante ramificazioni di quel fiume che è la terapia della Gestalt. Il valore dell’approccio fenomenologico esistenziale, il circolo ermeneutico, la relazione simpatica, la consapevolezza del qui e ora nella situazione, l’importanza della presenza e della consapevolezza per la formazione di nuove Gestalt in terapia, e quindi di esperienze che curino le esperienze, sono aspetti con cui ogni gestaltista ha avuto modo di confrontarsi. A impreziosire il testo, fornendo pregevoli chiavi interpretative, c’è il lavoro che i curatori Jean-Marie Robine e Charles Bowman hanno portato avanti, coinvolgendo nello studio e nel commento del lavoro di Perls psicoterapeuti della Gestalt di tutto il mondo. Sono interventi preziosi perché rendono conto, attraverso esperienze proprie a ognuno, nel tempo e nello spazio, della complessità dei temi affrontati in questo “scheletro di […] un contributo alla psicologia umanistica”. Alcuni dei terapeuti coinvolti, come Robert Resnick, recentemente scomparso, hanno conosciuto Perls di persona, e fanno luce sull’uomo, oltre che sul personaggio e sulla sua epoca. Altri si dedicano a elucidare gli aspetti che più li hanno colpiti o, perché no, infastiditi, di questo manoscritto. Insieme, attraverso le loro convergenze e divergenze, le scelte e le critiche, richiamano l’attenzione su aspetti trascurati del fondatore della terapia della Gestalt, e aiutano a riscoprire il carattere innovativo e l’atteggiamento creativo di Fritz Perls, che lascia al lettore, come ha sempre lasciato al paziente, il compito di sistematizzare, di tirare le fila di un ragionamento che procede di intuizione in intuizione.
20,00

Diventare madre. All'ombra della memoria non cosciente

Diventare madre. All'ombra della memoria non cosciente

Monique Bydlowski

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 224

Il pensiero filosofico e scientifico si è raramente soffermato sull’evento della nascita, prediligendo la riflessione sul morire. Monique Bydlowski, facendo leva sulla sua lunga carriera di ricercatrice in campi che vanno dalla neurologia alla psichiatria, dalla psicoanalisi all’antropologia, ha applicato le conoscenze teoriche e pratiche accumulate negli anni allo studio dell’inconscio dei futuri genitori, e delle madri in particolare. Per farlo ha potuto contare su un punto di osservazione privilegiato: il reparto maternità di un rinomato ospedale. Affiancando l’équipe medica e ostetrica ha raccolto, grazie a questo progetto pionieristico, un cospicuo numero di testimonianze delle future madri e del loro entourage, e aperto la porta a rêverie e produzioni psichiche tanto frequenti quanto destinate a rimanere celate e rimosse se non colte dall’orecchio attento di chi sa ascoltare. In questo volume, che si può leggere anche come una storia dell’ostetricia contemporanea, Bydlowski racconta l’interazione tra il ricercatore, soggettivamente coinvolto, e la diade unica rappresentata dalla madre, in attesa e poi immersa nella costruzione dei primi legami con il piccolo, e appunto il neonato. Nella seconda parte del volume l’attenzione si concentra sui ‘dolori delle madri’, ovvero la negazione della gravidanza, i disturbi puerperali, ma anche gli eventi luttuosi perinatali. L’ultima parte è dedicata alle sfide della filiazione femminile, con un’attenzione particolare all’infertilità e alle nuove forme di maternità, corredate dagli interrogativi etici che suscitano. Bydlowski ripercorre così le tappe di un cammino che può essere accidentato, e con le sue intuizioni fornisce al clinico, e a chiunque si interessi ai temi legati alla riproduzione umana, gli strumenti per cogliere, identificare e affrontare i segnali più o meno inconsci che la madre e il suo ambiente comunicano, e che possono avere conseguenze durature tanto sulla donna quanto sul neonato. Introduzione di Lenio Rizzo.
22,00

Tempi oscuri. Prospettive psicoanalitiche sulla politica, la storia e il lutto

Tempi oscuri. Prospettive psicoanalitiche sulla politica, la storia e il lutto

Jonathan Sklar

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 156

Scrive Sigmund Freud in Autobiografia: "Mi resi conto con sempre maggiore chiarezza che gli eventi della storia, gli influssi reciproci fra natura umana, sviluppo civile e quei sedimenti di avvenimenti preistorici di cui la religione è il massimo rappresentante, altro non sono che il riflesso dei conflitti dinamici fra Io, Es e Super-io, studiati dalla psicoanalisi nel singolo individuo: sono gli stessi processi ripresi su uno scenario più ampio". Ecco il punto di partenza di Jonathan Sklar per affrontare un tema, quello del dialogo fra mondo interno e mondo esterno, spesso guardato con sospetto dagli psicoanalisti, che pure avrebbero tutti gli strumenti a disposizione per far sentire la propria voce con autorevolezza: la cognizione dei meccanismi mentali che incontrano in seduta, in particolare quelli relativi a crudeltà, sadomasochismo e perversione, si può applicare anche alle atmosfere che erompono incontrollabili nella società, infettandola e causando profonde rotture e divisioni, con la contrapposizione fra 'noi' e 'loro'. L'analisi dell'autore parte da alcuni eventi tristemente noti della storia contemporanea e procede alla ricerca delle 'tracce mnestiche collettive', la capacità dei ricordi inconsci di tornare dal passato: frammenti che a volte sembrano erompere dal nulla, sia nel singolo individuo sia nella dimensione comunitaria, influenzando comportamenti e scelte politiche. Mentre osserviamo il ritorno di dinamiche politiche che non disdegnano prassi e atteggiamenti autoritari, Sklar propone un'analisi dei linguaggi del nostro tempo, dell'importanza del lutto, dell'ascolto delle differenze e della conoscenza per contrastare i sistemi di controllo, inganno e violenza propugnati dai regimi totalitari. Si dedica poi a un'interpretazione psicosomatica delle brutalità subite dalla popolazione yazida per mano dell'ISIS, e al rapporto fra la crudeltà dell'ambiente infantile e l'odio dell'altro nella società. Se oggi la tendenza di tutti noi fruitori distratti della cascata di informazioni è quella di restare in superficie per non avere la sensazione di affogare, "Tempi oscuri" vuole essere una porta di accesso all'inconscio collettivo, attraverso cui trovare, o ritrovare, la libertà di pensare e creare nuove prospettive, con la consapevolezza che solo un lavoro profondo sul lutto, tanto personale quanto collettivo, può evitare il ritorno del rimosso.
16,00

La psichiatria con MacDonald. Una riflessione critica sugli sviluppi della teoria e della pratica clinica

La psichiatria con MacDonald. Una riflessione critica sugli sviluppi della teoria e della pratica clinica

Carlo Faravelli

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2022

pagine: 326

L'autore ha attraversato nella sua lunga attività clinica, di ricerca e di didattica un periodo di repentine trasformazioni dei concetti e delle pratiche psichiatriche che ha configurato un'autentica rivoluzione di tutti i parametri clinici e teorici della disciplina. È stato uno degli ultimi psichiatri a essersi formato sulla psichiatria precedente il DSM-III, ha potuto lavorare fianco a fianco con colleghi più? anziani che avevano vissuto in prima persona l'ingresso degli psicofarmaci nei manicomi e osservato i mutamenti che ne erano derivati, ha conosciuto il lavoro nei manicomi prima della legge 180, ha interagito in prima persona con gli esponenti più? rappresentativi della psichiatria mondiale, ed è stato professionalmente presente e attivo in tutti i sostanziali cambiamenti della disciplina degli ultimi cinquant'anni. Proprio nell'attività dell'insegnamento per la specializzazione ha constatato con sorpresa che i giovani colleghi di recentissima formazione sembravano vivere una psichiatria dell'oggi senza alcun riferimento allo ieri, una destoricizzazione totale, in cui le nozioni e le convenzioni odierne venivano accettate senza alcun tentativo di approfondimento critico, o almeno di inquadramento storico. Ha avvertito dunque la necessità di tramandare un po' della sua esperienza per non lasciar cadere il divenire della materia psichiatrica nell'oblio totale, e per far sì che i giovani psichiatri non perdano le radici della professione e le usino per riflettere in misura più critica sulla loro pratica. Il fulcro di questa complessa storia evolutiva della psichiatria è il passaggio epocale da una tradizione di medici-filosofi finissimi osservatori e narratori, ma lontani dall'uniformità clinica e diagnostica, a una psichiatria fatta di crocette sui questionari, ben stabilita, riproducibile, facilmente accessibile e comprensibile, ma straordinariamente povera di costrutti epistemologici, oltre che di profondità psicopatologica. Nel mezzo, come elemento unificante, vero artefice di entrambi i cambiamenti, l'ingresso sempre più massiccio del mercato, dell'interesse economico, teso ad allargare quanto più possibile il plateau dei fruitori di qualsiasi prodotto commercializzabile. Questa la traccia di una narrazione tanto avvincente quanto precisa, tanto vissuta personalmente quanto rigorosamente oggettiva. E Macdonald? (o, forse, McDonald?) Il lettore lo scoprirà ben presto, sin dalle prime pagine.
28,00

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