Carocci: Biblioteca di testi e studi
Logiche istituzionali e forme organizzative
Berni, Cicellin
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 136
Il concetto di logiche istituzionali ha avuto una larga diffusione nell’ambito degli studi organizzativi: è un tema attraente e interessante, ma anche complesso da definire e talvolta da applicare. Le logiche istituzionali condizionano il comportamento degli attori economici, e sociali in generale, in differenti contesti (singole organizzazioni, network interorganizzativi, comunità geografiche, industrie, campi organizzativi). Il volume offre un contributo interessante al dibattito sulle logiche istituzionali, ponendo l’accento, appunto, sulla loro capacità e forza di condizionare il comportamento. Le autrici forniscono spunti di riflessione nuovi all’interno del panorama italiano su questi temi, analizzando e approfondendo il concetto di logiche istituzionali nell’ampia letteratura organizzativa, anche attraverso l’analisi empirica di tre campi organizzativi italiani: i call center, le partnership pubblicoprivato in sanità, le agenzie per il lavoro.
Esperienze di insegnamento della filosofia
De Leo
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 152
Il compito didattico, quale “oggetto formativo”, è al centro dell’indagine fenomenologica condotta nel progetto di ricerca Costruire uno spazio ermeneutico – Educare al pensiero. Gli elaborati pratici delle attività svolte nel progetto sono riportate nel presente volume e costituiscono il terreno sperimentale sul quale è stata elaborata la tesi argomentativa: rinvenire nello stesso contenuto didattico tanto una dimensione strutturale quanto una dimensione di significato, sistema aperto che favorisca un varco nei sensi già acquisiti e la solidificazione di competenze entro una struttura data. Tale contenuto deve esercitare un’influenza sul discente che non è quella della visione, bensì quella del significato, ossia di un più alto ordine di relazioni che permettano di ridescrivere il contenuto stesso, aprendo sue inedite dimensioni. Deve contenere come costrutto/figura entro il campo d’esperienza quei segni che mettono in grado il soggetto di esercitare finalisticamente i processi di significazione, orientando al contempo l’attività inferenziale interpretativa della mente. Solo se il contenuto disciplinare raggiunge questo declivio ontologico partecipa della costruzione semantica del sistema di attività dell’educando che si traduce nella generazione di opportunità di senso, in nuove costruzioni di campi da pensare.